Domenico Ferraiuolo

PIEDIMONTE MATESE – Camorra e sanità, tutti in attesa Cassazione

PIEDIMONTE MATESE – Camorra e sanità, tutti in attesa delle ragioni con cui i giudici della Cassazione hanno annullato l’ordinanza di arresto contro Ferraiuolo. Motivazioni che potrebbero rivelarsi importanti anche per gli altri indagati, soprattutto per i soci dello steso Ferraiuolo. Sono quasi scaduti i termini (30 giorni) entro i quali la Cassazione dovrebbe depositare le ragioni della propria scelta. Quindi, la prossima settimana potrebbe essere quella decisiva per la scarcerazione di molte figure coinvolte nell’inchiesta dell’Antimafia.
I giudici hanno deciso che non esistono più ragioni per tenere in carcere l’imprenditore, principalmente in merito ai due principali capi di imputazione. Per questa ragione hanno rimesso gli atti ai giudici del Riesame di Napoli che ora dovranno analizzare nuovamente la vicenda. Quanto deciso dalla Cassazione rappresenta sicuramente una importante vittoria della strategia difensiva dell’indagata, condotta dall’avvocato Ercole Di Baia.

Secondo l’inchiesta della Procura che all’alba dello scorso 21 gennaio ha portato gli uomini della Dia all’interno dell’Azienda ospedaliera «Sant’Anna e San Sebastiano» di Caserta, gli appalti e servizi finivano nelle mani di imprese nell’orbita della fazione Zagaria del clan dei Casalesi. Per l’inchiesta dei magistrati antimafia, i lavori – specie quelli di somma urgenza – finivano quasi esclusivamente nelle mani di imprese controllate da imprenditori prestanome del clan dei Casalesi.

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un commento

  1. Il PD non ha speso una parola per il segretario cittadino, a parte una frasetta di circostanza detta dopo mesi dall’arresto, più per mettere distanza che per sostegno morale e per di più a firma din un “FANTOMATICO” direttivo che non ha avuto nemmeno il coraggio di qualificarsi (solite truppe cammellate senza cervello di cui abbonda il contesto). L’unica cosa che hanno fatto è stato chiudere la porta della sezione e applicarvi un lucchetto nuovo, per poi riaprirla per accogliere in pompa magna le cumparsate pacchiane dei candidati regionali come tanti scendiletto. E poi hanno incominciato una lunga solfa sulla surroga del direttivo proponendo nomi che, a parte la sola Danila Perri persona speciale ed intelligente, sembrano usciti freschi freschi dal mondo dei cartoon e che ancora oggi non trova sbocchi. Ma tutto riconduce al “DEUS EX MACHINA da garbatella, che dice e si rimangia; che ti liscia con una mano e con l’altra ti graffia; che ti scarta e poi ti riprende (e viceversa); che doveva farci dimenticare Carlo Sarro e invece ce lo ha fatto rimpiangere; che parla-a vanvera-di piccola Svizzera e ci fa ritrovare in un grande dormitorio da dove tutti, soprattutto i giovani scappa. Avanti cosi, caro DEUS, fino all’abisso del ridicolo.

    Che ricordo lontano gli spari, la sfilata, seimila voti presi (e buttati nel c….o). Ma per fortuna è già tutto un lontano passato. Solo i servi restano, ma quelli, si sa, sopravvivono al tempo e alle maggioranze dando il meglio di loro: IL C….O!

    Auguri a Mimmo e buon lavoro a chi deve decidere per la sua sorte, di cuore.