PaeseNews quotidiano di Terra di Lavoro online Le notizie alto casertano cronaca politica attualità cultura sport economia
ALIFE – Elezioni regionali, Maddalena Di Muccio è ultima nella sua lista, quella del Partito Democratico. Il dato non è ancora definitivo perché rappresenta solo 82 comuni su 104 dell’intera provincia di Caserta.
OLIVIERO GENNARO SESSA AURUNCA, 02 Maggio 1959 10.078
ESPOSITO LUCIA CASERTA, 03 Novembre 1970 9.550
GRAZIANO STEFANO AVERSA, 13 Settembre 1971 8.736
ABBATE DARIO CASERTA, 09 Aprile 1966 3.798
LIGUORI FRANCESCO DETTO FRANCO AVERSA, 18 Giugno 1967 3.132
DI BIASIO GIUSEPPINA DETTA GIUSI CARINOLA, 22 Giugno 1981 2.898
DE MICHELE FRANCESCO DETTO FRANCO CASAGIOVE, 07 Gennaio 1964 2.163
DI MUCCIO MADDALENA CASERTA, 03 Novembre 1967 1.713
Sicuramente Di Muccio ipotizzava qualcosa in più soprattutto nella sua Alife dove raccoglie poco più di 500 preferenze. Un autentico disastro, insomma.
Ahahahahah…ma che si aspettava sta trasformista? Il mio cane al suo posto ne avrebbe presi molti di più. Che vada a stirare.
Era portata da Sindaco Cappello e questo spiega perchè ha fatto questa brutta figura.
Cara signora io non ho nulla contro di lei ma non sempre i cambi di casacca pagano e questa ne è la prova.
Di Muccio, purtroppo hai pagato lo scotto per essere esponente della malapolitica. Ora di qua, ora di là e sempre qualche fesso pronto ad accoglierti amorevolmente tra le sue braccia come il “figliuol prodigo”. L’elettorato è disgustato dai trasformisti e tu sei la conseguenza. Poi sei anche un caratterino un po “border line”, poco incollata alla realtà e troppo piena di te. Abbiamo brindato per la tua figuraccia e di conseguenza del Cetto Laqualunque che ti ha tirato la volata, che di batoste non ha mai abbastanza.
Ora goditi la favolosa scalata al potere del M5STELLE e STAI SERENA.
Parole Sante Filippo 64 congratulazioni per le tue ottime osservazioni e suggerimenti!
Ma vuoi vedere che tra poco la di muccio diventa anche grillina. D’altronde come tanti che prima ridevano di grillo e compagni e oggi li votano, solo per non rimanere senza padroni. Purtroppo questi sono gli italiani ed è chiaro che sono peggiori, molto peggiori di quelli che hanno sempre eletto in cambio di un favore, un venti euro o per una ricarica telefonica. Anzi l’astensione sarebbe stata molto più alta se non ci fossero stati questi accattoni.