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PIEDIMONTE MATESE / PRATELLA – L’ombra della camorra sulla gestione del bar dell’ospedale, l’Asl è parte civile contro Cacciola e Sorrentino

PRATELLA – La camorra gestiva i bar di alcuni ospedali della provincia, rischia il processo anche il sindaco di Pratella, Romualdo Cacciola. L’asl di Caserta si è costituita parte civile contro gli indagati, quindi anche contro Cacciola e Gerardo Sorrentino di Piedimonte Matese. Il pubblico ministero ha chiesto, durante la propria arringa, il processo per tutti gli indagati. Nella prossima udienza saranno ascoltate le difese degli indagati, poi il giudice deciderà se rinviare a giudizio oppure no le persone coinvolte nei fatti.
L’indagine, che nell’ottobre scorso portò all’arresto di Antonio Petruolo e dei figli Giuseppe e Salvatore, tutti di Marcianise (e considerati vicini al clan Belforte), vede indagati a piede liberi altre dieci persone: Maria Argenziano, 53 anni di Capodrise; Vincenzo Appollonio, 57 anni di Campobasso; Francesco Alfonso Bottino, 72 anni di Caserta, ex direttore generale Asl e Ospedale; Romualdo Cacciola, 60 anni di Pratella; Antonio Della Valle, 58 anni di Maddaloni; Giuseppe Floriano, 56 anni di San Felice a Cancello; Alessandro Glorioso, 39 anni di Marcianise; Lorenzo Rivetti, 62 anni di Maddaloni; Vincenzo Senneca, 59 anni di Maddaloni; Gerardo Sorrentino, 44 anni di Piedimonte Matese. L’indagine ha permesso di acclarare come i locali ristoro degli ospedali di Marcianise, Maddaloni e Piedimonte siano stati gestiti per anni da privati che non avevano alcun titolo per occupare gli immobili. Nello specifico è risultato che il Cral ha affidato il servizio i locali ai privati in assenza di alcun contratto con l’ente ospedaliero che, peraltro, per l’affidamento ai privati avrebbe dovuto espletare una gara pubblica. La situazione di totale illegittimità è perdurata per svariati anni per l’assenza di controlli da parte dei vertici delle aziende ospedaliere sui contratti di locazione tra Asl e Cral, sull’effettiva gestione dei locali da parte del Cral, sul regolare versamento dei canoni di locazione all’Asl e sulle spese relative al consumo di acqua e luce, che risultano a carica dell’Asl.

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