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Sessa Aurunca – Regionali, Grella: ecco perchè ho accettato la sfida

Sessa Aurunca (di Tommasina Casale) – Regionali, l’assessore Grella spiega il motivo della su candidatura: “Parto con scarsi mezzi e grande entusiasmo. Ma se Sessa mi dà una mano, posso sperare…”. È entusiasta l’assessore Mariella Grella della sua candidatura alle regionali con la lista di Fratelli D’Italia. Assessore Grella, com’è nata l’idea della sua candidatura alle elezioni regionali? È nata come tutte le sfide: un mix tra calcolo e lucida “follia”. È chiaro che parto buon’ultima avendo io deciso proprio nell’imminenza della presentazione delle liste. Ma spesso chi parte ultimo arriva primo. Così almeno mi auguro nel mio caso.
Ma chi glielo ha proposto? Da un anno sono assessore della giunta Tommasino. È fin troppo evidente che non mi sarebbe mai venuto in mente di candidarmi se tale proposta non mi fosse arrivata dalle persone con cui collaboro quotidianamente, in primo luogo i miei colleghi amministratori con in testa il sindaco.
Ma non pensa che se lei fallisce, anche l’Amministrazione comunale ne potrà risultare compromessa? Non accadrà. A Sessa Aurunca si avvertiva l’esigenza di una candidatura alternativa a quella di Gennaro Oliviero. La stessa vittoria del sindaco Tommasino alle ultime elezioni amministrative si spiega con il desiderio di un profondo cambiamento. E penso che il buon governo di cui la nostra Amministrazione ha dato prova in questi anni abbia ancor più accresciuto questa esigenza. Diciamo che la mia candidatura rappresenta la seconda tappa della partita cominciata con la vittoria di Gino Tommasino.
Perché FdI-An? Ammiro molto Giorgia Meloni e la determinazione con cui porta avanti le sue battaglie. Il resto del centrodestra appare appassito e stanco. Noi, al contrario, siamo una forza piccola ma attiva. Un voto a FdI-An significa investire su un partito che non fa inciuci ne accordicchi. E poi c’è un ulteriore tema che comincia a toccarci molto da vicino che mi ha dato la spinta decisiva a candidarmi…
Quale? L’immigrazione selvaggia e incontrollata, i cui effetti cominciano a sentirsi anche qui, come dimostra il fatto che molte di queste persone verranno ospitate a Baia Domizia. Nessuno può restare insensibile rispetto ad un dramma epocale come questo, ma è altrettanto vero che l’Italia non può essere lasciata sola come, invece, è proprio quello che sta accadendo perché così vuole l’Europa in accordo con chi, in Italia, sugli immigrati ci mangia e ci beve. Ma noi non possiamo condannare il nostro territorio a non poter neppure più coltivare l’idea del rilancio turistico. Un vero delitto se si pensa alla bellezza del nostro litorale ed alle potenzialità di una città d’arte come Sessa Aurunca.

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