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ALIFE – Biodigestore, il Movimento 5 Stelle interroga il Ministro. Mossa politica per racimolare voti alle regionali?

ALIFe – Biodigestore, il Movimento 5 Stelle interroga il Ministro. Mossa politica per racimolare qualche voto alle regionali? Una delle tante ipotesi che circolano in zona, anche alla luce della semplice considerazione che diversi mesi fa, lo stesso movimento di Grillo, presentò una interrogazione parlamentare sul caso dei lavori alla scuola di Marzano Appio. Una interrogazione che sembra essere scomparsa nelle sabbie mobili della politica, almeno finora.

Ecco l’interrogazione  parlamentare (Pubblicato il 23 aprile 2015, nella seduta n. 436), a firma MORONESE , PUGLIA , AIROLA , BERTOROTTA , BLUNDO , CASTALDI , CIAMPOLILLO , CIOFFI , DONNO , FATTORI , GIROTTO , LUCIDI , MANGILI , MARTELLI , MORRA , NUGNES , PAGLINI; indirizzata ai Ministri dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e della salute.

Premesso che:

in un comunicato stampa del 27 gennaio 2014, reperibile presso il sito web della medesima società, la General Construction SpA ha presentato il progetto del biodigestore anaerobico, da realizzarsi nell’area ASI (Area sviluppo industriale) del comune di Alife (Caserta), come una risorsa che valorizzerebbe il territorio annunciando, inoltre, che intenderebbe incontrare i cittadini “per un progetto partecipato”;

a quanto risulta agli interroganti, la General Construction 6 mesi prima del suddetto comunicato aveva già avviato i contratti e le opzioni di acquisto con i proprietari dei fondi in cui realizzare l’impianto senza rivelare loro la reale destinazione d’uso (trattamento di 75.000 tonnellate di rifiuti organici all’anno con produzione di biogas ed energia elettrica);

stando a quanto segnalato da alcuni cittadini residenti nelle zone interessate, si tratta di un impianto, di livello regionale e spropositato per la zona, destinato a valorizzare l’umido mediante compostaggio industriale insieme allo smaltimento di stralci di verde, organico da agro-industria e fanghi di depurazione;

secondo i calcoli e le valutazioni di alcuni comitati territoriali, poiché il territorio interessato produce solo il 3,7 per cento del quantitativo previsto, i rifiuti per arrivare al biodigestore dovrebbero percorrere oltre 60 chilometri, con un impiego di 70 camion giornalieri (come confermato nei dati di progetto); i gas di scarico di questi ultimi si aggiungerebbero a quelli dei 2 motori a scoppio da 12 cilindri ognuno, progettati per l’impianto, e che verrebbero alimentati dal biogas;

tali motori azionano i generatori la cui uscita andrebbe in rete ENEL. La potenza elettrica sarebbe di un megawatt, mentre i 2 terzi del calore prodotto, che verrebbe irradiato all’esterno, contribuirebbe non poco al riscaldamento globale. Inoltre, una torre/torcia da 12 metri dovrebbe bruciare il biogas in eccesso andando ulteriormente ad immettere gas nocivi in atmosfera;

considerato che:

in riferimento alle produzioni ed alle vendite di prodotti agricoli si applica, ormai, in moltissime realtà italiane il “chilometro zero”. Tale principio dovrebbe essere esteso anche, e soprattutto, ai rifiuti. Trasportare la frazione umida per chilometri comporta una serie di danni, dai costi che diventano più elevati, ai rischi di contaminazione del territorio dovuti alla dispersione di liquidi che si formano all’interno dei sacchetti durante il naturale processo di decomposizione dell’umido. Ne consegue che si produrrebbero più rifiuti di quelli in entrata, mentre, se gestiti bene, essi possono essere una vera e propria risorsa;

occorre altresì considerare che la città di Alife, cinta dalle sue mura romane ancora intatte, si trova ad un solo chilometro dalla zona in cui dovrebbe sorgere il biodigestore. Se l’impianto dovesse realizzarsi, tutto il centro abitato sarebbe invaso dai cattivi odori che risulterebbero particolarmente intolleranti d’estate, verso il tardo pomeriggio, poiché intorno alle ore 17 si verifica il fenomeno dell’inversione termica da sud a nord. La qualità della vita, sotto tutti i punti di vista, sarebbe irrimediabilmente deteriorata;

l’area in cui si dovrebbe realizzare l’impianto, denominata “ASI Matese” e ubicata nel comune di Alife, è uno degli agglomerati che fanno parte del consorzio ASI di Caserta. Tale zona, situata ai piedi del Matese, massiccio dalle cui cime è possibile vedere contemporaneamente due mari (Tirreno e Adriatico), rappresenta un patrimonio naturale da proteggere e valorizzare, anche in considerazione del fatto che una parte del comune di Alife ricade nel parco regionale del Matese;

inoltre, data la presenza di 2 siti di interesse comunitario (SIC), l’intero Comune è sottoposto alle norme del piano paesistico dell’ambito del massiccio del Matese. In particolare uno dei 2 SIC, quello denominato IT8010027, “fiumi Volturno-Calore Beneventano”, si trova a circa 1,4 chilometri dall’area in cui dovrebbe essere costruito il biodigestore;

peraltro, il territorio alifano è prevalentemente agricolo, inclusa la zona ASI in cui la presenza di opifici industriali è scarsa e continuano ad essere assenti le infrastrutture necessarie. In tale area, invece, vi sono produzioni agricole di qualità;

secondo quanto sollevato da alcuni comitati territoriali, le relazioni geologiche a corredo del progetto non sembrano tenere conto di una serie di fattori estremamente rilevanti tra cui: il rischio sismico (la faglia del Matese è una delle più pericolose d’Europa, tanto che a dicembre del 2013 il sisma di magnitudo 4,9 ha interessato in maniera significativa molti comuni sia dell’alto casertano, compreso Alife, che del beneventano); la contaminazione ambientale, dal momento che nella zona di destinazione del biodigestore ci sono falde acquifere diffuse e affioranti che, in caso di disastro durante il trattamento di acque del processo produttivo, potrebbero essere inquinate interessando zone molto estese e non delimitate;

considerato inoltre che:

a parere degli interroganti risulta difficile condividere l’affermazione, che si può leggere nella relazione della valutazione di impatto ambientale presentata dalla General Construction SpA, secondo cui l’area sia “a forte connotazione e vocazione industriale di entrambi i livelli di pianificazione PRGRU, dal PRGRS e dal PGRCE”;

risulta agli interroganti che attualmente è in corso la procedura di valutazione impatto ambientale presso la Regione Campania, presentata in data 4 novembre 2014 e che 6 Consigli comunali della zona sui 19 totali, oltre al Comune di Alife, hanno deliberato all’unanimità contro la costruzione dell’impianto, così come avrebbero fatto anche la comunità montana e l’ente parco,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza dei fatti esposti e quale sia la loro opinione in merito;

se non ritengano, per quanto di competenza, di dover intervenire al fine di valutare la reale compatibilità ambientale del progetto, avviando una riflessione che coinvolga non solo virtualmente le comunità locali;

se non ritengano che la realizzazione del biodigestore in questi termini possa compromettere la qualità dell’aria, incidendo negativamente sulla salute delle popolazioni del territorio coinvolto.

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2 commenti

  1. PER IL BIODIGESTORE SI FA L’NTERROGAZIONE PARLAMENTARE EH!
    BEN FATTO MA ANALOGAMANTE ANDAVA FATTO DAI POLITICI CHE RAPPRESENTANO IL TERRITORIO
    INTERROGAZIONI PARLAMENTARI ANCHE :
    – PER LA SOPPRESSIONE DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE DI PIEDIMONTE MATESE (UNICO PROVVEDIMENTO IN PROV. DI CASERTA) ;
    -SOPPRESSIONE UFFICIO EQUITALIA DI PIEDIMNTE MATESE (UNICO PROVVEDIMENTO IN PROV. DI CASERTA) ;
    -PER L’OSPEDALE CITTADINO CHE FUNZIONA CON POCHISSIMI MEDICI ;
    -PER IL COMPLETAMENTO DELL’AMMODERNAMENTO DELLA FERROVIA ALIFANA , DENARO SPERECATO PER L’ELETTRIFICAZIONE E MAI ATTIVATA, FUNZIONANTE CON LOCOMOTIVE OBSOLETE ;
    -CHISURA DEL TRIBUNALE DI PIEDIMONTE MATESE ;
    -FORESTALI DELLA COMUNITA’ MONTANA SENZA STIPENDIO DA MESI ;
    -E …….. ALTRE VICENDE DI CUI ANCHE GIUDIZIARIE CHE NESSUNO INTERROGA.
    BRAVI SIGNORI POLITICI, I CITTADINI DEL MATESE VI BASTONERANNO CON IL NON ANDARE A VOTARVI.

  2. E LA VOSTRA CANDITA DEL SESTO DI PIETRAVAIRANO PERCHE TACE? ASPETTA CHE I VOTI GLI PIOVANO ADDOSSO SOLO PERCHE’ E’ DEI CINQUESTELLE? STA FRESCA LA SIGNORINA!