Stefano Giaquinto

CAIAZZO / CASERTA – Omissioni in atti d’ufficio, Giaquinto chiarisce: mai ricevuto quell’atto

CAIAZZO / CASERTA – Caso Giaquinto, l’assessore provinciale si difende: quell’atto mai giunto sulla mia scrivania. Non avrei mai potuto firmarlo, spiega l’ex sindaco di Caiazzo, perché non mi è stato mai sottoposto. Queste, in sostanza, le ragioni di Stefano Giaquinto sulla vicenda che lo vede a giudizio, con prima udienza fissata per il prossimo luglio.
“La vicenda risale al 2013 e riguarda una famiglia che abita in zona Marcianofreddo del comune di Caiazzo. Più precisamente i fatti si sviluppano nel periodo pre elettorale del 2013, quando si era in pieno fermento; probabilmente il responsabile del procedimento impegnato in altre attività politiche con il fratello assessore all’ambiente – tra l’altro non più ricandidato – dimenticò di sottoporre a me l’ordinanza. Tanto e vero che tutte le altre ordinanze uguali a quella, sono state tutte da me firmate”.
Queste le parole di Stefano Giaquinto con cui ha inteso spiegare la propria posizione nella vicenda. Una linea difensiva chiara che dovrebbe condurre ad una veloce soluzione del processo a carico dell’assessore provinciale.

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un commento

  1. Natura Cinica e Disumana

    Giaquinto le cose le vada a spiegare nelle sedi appropriate (tribunale) e non sui media, di cui, il nostro piccolo cesare, in questi venti annidi m….a, nani e ballerine ha fatto un uso smodato e fuori luogo, fatto di presenza ossessiva da ballerina di prima fila e proclami strombazzati solo a scopo autolecelebrativo, tutti senza conseguenza fattiva. Ma almeno stavolta non lo leggiamo mentre presenzia alla liberazione degli uccelli, proclama filiere boschive,di benzina agricola,a ossequiare Sua Altezza Carlo III in visita nell’alto casertano con la sua bella fascetta azzurra d’ordinanza (l’azzurro è il colore dei Savoia), a tagliare nastri, a stappare bottiglie e a celebrare convegni del nulla e, cosa ancor più bella, stavolta le sue disavventure vengono affidata anche un media libero come P.N. e non solo a “quel blog” che solitamente censura i commenti che sono avversi a lui e a chiunque in quel momento rappresenta il padrone di turno. W Papa Francesco!
    Perciò Giaquinto le sue spiegazioni le desse ai giudici e sperasse che siano convincenti e il fatto di dire che: “altre come quelle di ordinanze le ho firmate tutte” non è una scusante, ma un aggravio. E poi ogni ordinanza ha una storia a se, come dicono i calciatori. Ma in sintesi: quella di Giaquinto è una parabola discendente che segue tutta la curvatura del mondo prima di schiantarsi.