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ALIFE – Diocesi, Di Cerbo non ha dubbi: a Totari ci sono “Barbari” da evangelizzare

ALIFE – Totari: arrivano i monaci per convertire i “Barbari”. Dopo le epurazioni di sacerdoti e coriste, ora arrivano anche le missioni di evangelizzazione per purificare le “anime impure” e convertire alla vera fede i “ribelli” di Totari. La Diocesi Alife – Caiazzo, capitanata dal vescovo Valentino Di Cerbo, è ufficialmente entrata in una nuova era: una sorta di Medioevo 2.0. Ormai ciò che sta accadendo da qualche mese nella Diocesi Alife Caiazzo rasenta il ridicolo. Ma guai a dirlo a voce  troppo alta. Si corre il rischio di urtare la sensibilità di quei fedeli che incarnano alla perfezione (non solo simbolicamente) la figura della classica pecorella allineata che non osa per nessuna ragione belare fuori dal coro per via di quella inclinazione così marcatamente medioevale alla riverenza e all’obbedienza verso il Vescovo e le sue regole. E se c’è qualcuno che osa “ribellarsi” – tra l’altro con tutte le ragioni e con carte alla mano – viene trattato come il più grande peccatore nella vigna del Signore dove è in comunione con Dio soltanto chi china il capo e obbedisce o semplicemente si approccia al Pastore con quella proverbiale aria tipica di quei curiosi mammiferi che fin dall’infanzia dimostrano attitudini così spiccatamente leccauliche da diventare ben presto “cocchi” del maestro. In questo scenario del terzo millennio ma pur sempre a forti tinte medioevali, ecco che non c’è posto alcuno per i “miscredenti”. O meglio, se sei riverente, va bene, ma se osi muovere una critica al capo spirituale locale allora ecco che ti becchi i frati cui il Pastore ha da poco affidato una delicata missione di evangelizzazione. Proprio come accadeva nel Medioevo quando i frati predicatori servirono la Santa Sede aiutandola a ricondurre all’ortodossia le anime fuorviate e quelle ancora immerse nelle tenebre del paganesimo. Così, tornando ai giorni d’oggi, cioè al Medioevo 2.0, il Vescovo Di Cerbo ha inviato a Totari i monaci del convento di Monte Muto affidando loro l'”arduo” compito di convertire i “rivoltosi” alla vera fede. Quella delle pecore allineate, per intenderci.  Il Vescovo, così come il grande pontefice san Gregorio Magno (Dio ci perdoni per il paragone) diede il via al metodo della evangelizzazione dei popoli barbarici, ha inviato un “battaglione” di frati per evangelizzare alcuni cittadini di Totari. Così, una volta individuate le abitazioni “infestate dai demoni” dove vivono alcuni “pericolosi” rivoltosi della frazione, una schiera di monaci si è subito sparsa all’interno di quella tribù “germanica ancora pagana”. L’operazione Totari era ufficialmente partita. Sotto la guida dei monaci, questi pericolosi “rivoluzionari”, tra un bicchiere di vino, taralli e salsiccia secca, pare che stiano imparando pian piano a prosciugare quelle paludi morali ove si annidano i loro aneliti di rivolta, avvicinandosi alla vera fede. Ma il cammino è ancora lungo. Per una missione dal quoziente di difficoltà così alto, chissà se basteranno una decina di giorni perchè la piena evangelizzazione arrivi a compimento. Al momento non è dato saperlo. Tutto naturalmente è sottoposto al giudizio del tempo. Per capire se quei “pericolosi rivoluzionari” di Totari, armati fino ai denti di tarallucci e vino rosso, possano essere ritenuti realmente degni di vivere in comunione col Signore basta che alla prossima “cacciata” del Vescovo rispondano semplicemente “Signorsì!”.

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8 commenti

  1. La religione è l’oppio dei popoli !!!

  2. Ok, chiamate il dipartimento di salute mentale e cittadini dei totari lo querelassero per offese alla dignità umana. Questo è andato.

    Solidarietà ai cittadini di Totari.

  3. Superpeccatore

    Sua Eccellenza si calmi, tra un po arriva il 2 giugno (san marcellino) e si potrò fre un’altra strfogata a casa Iannotta con tutti i politici amici suoi. Ma a chi c…o crede di impressionare? Crede di essere a capo della Santa Inquisizione? Ma si vergogni!

  4. mi sa che siete davvero barbari. a voi non serve il vangelo, ma prima di tutto la cultura! sapete cosa sono le missioni popolari in parrocchia? e pensare che si fanno in molte parrocchie, senza questo “fetente” clamore.
    pensavo che sui questi siti scrivessero giornalisti con un pò di cultura.
    Per la cronaca…nella mia parrocchia di Piedimonte si è fatta 2 anni fà e sono venute alcune suore dal nord.

  5. I veri barbari sono quelli che hanno rovinato le vite di centinaia di migliaia di bambini dietro le sacrestie in tutto il mondo.

  6. pessimo articolo … offensivo verso i totaresi e verso i frati e nn parlare verso sua Eccellenza , come si fàa a permettere di scrivere tali cose .

  7. Senza offesa al giornalista, ma nell’articolo non sono riportati fatti, soltanto opinioni e personali punti di vista.
    Sinceramente, non sono riuscito a farmi un’idea di cosa è successo

  8. …”la domanda nasce spontanea”, ma per scrivere su questo giornale c’è bisogno di laurea con relativa iscrizione all’albo o solo tanto “buon gusto”? Mi spiego, sembra che certi articoli non abbiano poi un contenuto, solo tanta evanescenza…o disturbi del pensiero! Mah!