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VAIRANO PATENORA – Castello e borgo antico, notificato il ricorso. Ottanta le firme, diversi ex amministratori. Durissime le motivazioni

VAIRANO PATENORA – Castello e borgo antico, notificato il ricorso. Ottante le firme, fra loro tanti ex amministratori. Durissime le motivazioni che hanno spinto i firmatari a ricorrere al Tar per annullare l’intera procedura messe in piedi dall’amministrazione guidata dal sindaco Bartolomeo Cantelmo. Il primo firmatario del ricorso al Tar è il consigliere provinciale Giovanni Robbio – ex sindaco di Vairano Patenora, proprio prima dell’avvento dell’attuale fascia tricolore. Ci sono, inoltre, l’ex assessore Alberto Torpa; l’ex consigliere comunale Aldo Di Muccio; l’ex assessore Ferdinando Zanfagna; il presidente provinciale del CNA, Francesco Geremia. Sono solo alcuni dei tanti firmatari del ricorso al TAR Napoli avverso gli atti amministrativi adottati dal Comune di Vairano Patenora che hanno concesso il diritto di superficie (ossia hanno ceduto la proprietà) del Castello e del Borgo Medievale di Vairano. Il ricorso è anche contro la società Borghi E Castelli Project Srl di Castel Campagnano; Il Ministero Dei Beni, Delle Attività Culturali E Del Turismo; La Direzione Regionale Per I Beni Culturali E Paesaggistici Della Campania; La Soprintendenza Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici Ed Etnoantropologici Per Le Province Di Caserta E Benevento; Il Ministero Dell’economia E Delle Finanze; L’agenzia Del Demanio, Direzione Regionale Della Campania.
I ricorrenti sono tutti cittadini residenti del Comune di Vairano Patenora alcuni dei quali sono anche proprietari/ possessori da tempo immemorabile di immobili adibiti a civile abitazione ubicati nella cinta medievale dello stesso. A seguito del clamore anche mediatico creatosi intorno alla vicenda dell’approvazione dello schema di convenzione-contratto che ha concesso in diritto di superficie alla BORGHI E CASTELLI PROJECT SRL “per un periodo non superiore a 89 anni” il Castello ed il complesso immobiliare denominato Borgo Medievale di Vairano, i cittadini firmatari si sono spontaneamente costituiti in comitato civico a difesa della demanialità di quello che è un patrimonio storico del paese e attraverso l’anzidetta convenzione hanno potuto ricostruire l’intero iter che ha portato all’adozione della stessa che rappresenta l’atto conclusivo di una sequenza di illegittimi atti amministrativi adottati in carenza dell’indefettibile tutela dell’interesse pubblico che dovrebbe costantemente sottendere l’azione amministrativa.
E’ loro intenzione dimostrare che la locale amministrazione comunale non solo ha adottato atti non conformi a legge e viziati da eccesso di potere, ma ha posto in essere una vera e propria svendita nonché espropriato la comunità vairanese attraverso, la cessione del diritto di superficie per quasi un secolo, il che significa dismissione – di un bene che rappresenta un patrimonio culturale di inestimabile valore e vincolato.  Veniva effettuata la scelta di un operatore economico privato senza alcuna comprovata qualificazione nel settore della valorizzazione dei beni culturali, dell’ambiente e della riqualificazione dei centri storici, essendo stata la ditta costituita appena dieci giorni prima della scadenza del termine per la presentazione delle domande, con un capitale sociale di appena l0mila euro, di cui solo 2.500 effettivamente versati, per cui non offriva nessuna garanzia economica, pur dovendo attuare il recupero del borgo medievale con capitale privato.
Nell’azione amministrativa dell’amministrazione Cantelmo, secondo i ricorrenti, è venuto meno l’interesse pubblico tutelato, anzitutto per aver posto in essere atti amministrativi in carenza di potere ed, in secondo luogo, per essere venuti meno di tutti i dichiarati presupposti per l’affidamento a terzi del piano di restauro, risanamento e manutenzione, con capitale privato, del Castello e del Borgo Medievale attraverso un contratto di comodato d’uso, essendo ora possibile per il Comune la fruizione di finanziamenti comunitari. Se, dunque, così stanno le cose, non è dato comprendere il perché della concessione a terzi per 90 anni del diritto di superficie di un bene storico-architettonico valutato oltre cento milioni di euro, senza nessuna garanzia e con una procedura ad evidenza pubblica palesemente illegittima. Tutto ciò è manifestamente illogico ed irragionevole ben potendo l’amministrazione assumersi direttamente l’onere di gestire, sotto il controllo dei propri organi e uffici, l’attuazione del piano di recupero di un bene storico culturale di notevole valore.  I cittadini firmatari del ricorso al Tar hanno affidato i loro interessi agli avvocati Raffaele Moreno e Ida Angela Geremia.

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20 commenti

  1. Avvocato Moreno

    Affinché tutti possano cogliere la motivazione che sta alla base del ricorso al TAR avverso gli atti amministrativi riguardanti il Castello e il Borgo Medievale di Vairano e che ha spinto 80 cittadini di ogni estrazione politica e sociale a sottoscriverlo in assoluta libertà e consapevolezza piena proverò a fare una schematizzazione:

    1) il Borgo Medievale è stato sottoposto a vincolo storico-paesaggistico dalla Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Campania ed è, quindi, divenuto “demanio pubblico” per cui non può essere oggetto di cessione di alcun diritto in favore di terzi e men che meno di un diritto reale qual è il diritto di superficie per 89 anni;

    2) la Soprintendenza BAPSAE non è il ramo dell’amministrazione dello Stato competente ad attribuire la proprietà di beni immobili che non sono in proprietà di alcuno e che, pertanto, spettano di diritto al patrimonio dello Stato;

    3) il ramo dell’amministrazione dello Stato competente a gestire beni immobili che sono res nullius e, quindi, di proprietà statale, ai sensi dell’art. 827 cod. civ., è il Ministero dell’Economia e Finanze e, per esso, l’Agenzia del Demanio;

    4) inoltre il procedimento per l’acquisizione del Borgo Medievale non è il D.L.112/2008, come ha fatto il Comune per volturarsi beni immobili senza neanche informare alcuni proprietari, ma il D.Lgs. 85/2010 (c.d. Decreto del federalismo demaniale), il cui art. 5, comma 5, stabilisce il corretto procedimento per attuare gli “accordi di valorizzazioni” di beni immobili sottoposti a tutela storico-culturale;

    5) il Comune di Vairano, dunque, con il concorso di qualche “gancio” all’interno della soprintendenza BAPSAE ha illegittimamente acquisito il complesso immobiliare in parola grazie ad una nota, espropriando senza alcun titolo i legittimi proprietari/possessori di abitazioni che si sono visti spossessati dei loro beni dalla sera alla mattina, applicando con modalità procedurale deviata una legge per giunta non pertinente (D.L. 112/08);

    6) la procedura concorsuale per aggiudicare il piano di recupero e, successivamente, cedere il diritto di superficie di tutta l’area medievale di Vairano alla Borghi e Castelli Project è falsata perché ha violato la legge (il codice degli appalti) ed è stata prescelta una società costituita appena 10 giorni prima il termine finale di presentazione delle domande, senza iscrizione nel Registro delle imprese presso la Camera di Commercio, e, quindi, senza alcuna qualificazione pregressa nel settore del recupero di centri storici, senza alcuna solidità economica;

    7) altra gravissima violazione di legge di rilevanza penale è stata l’aver modificato la procedura ad evidenza pubblica dopo l’aggiudicazione alla Borghi e Castelli Project, per cui il comodato d’uso si è trasformato in cessione del diritto di superficie, la disponibilità di capitale privato è sparita, con ciò violando i principi di buon andamento, dell’imparzialità e della trasparenza che devono sempre informare le gare pubbliche e di queste modifiche apportate dall’amministrazione ad aggiudicazione avvenuta sarà presentato esposto-denuncia alla competente A.G.;

    8) con l’apposizione del vincolo storico-paesaggistico si sono liberati automaticamente i finanziamenti comunitari, per cui non si vede perché il progetto di recupero non debba portarlo a compimento direttamente il Comune che già disponeva di elaborati tecnici redatti, a suo tempo, dall’arch. Patrizia Zanfagna ai quali sembrerebbero molto somiglianti gli elaborati tecnici presentati dalla Borghi e Castelli Project, ed anche per questo aspetto sarà presentato esposto-denuncia affinché l’A.G. accerti se vi sia stato plagio;

    9) l’attuazione del piano di recupero da parte del Comune darebbe molte più garanzie di controllo diretto da parte della cittadinanza e non farebbe venir meno la possibilità di lavoro a tanti giovani locali, senza che questo mercato venga gestito in modo del tutto discrezionale ed arbitrario da una società di cui non si conosce chi sia veramente dietro o, forse, si sa molto bene dal momento che si parla insistentemente del solito famigerato studio tecnico che da 40 anni fa a Vairano il bello e cattivo tempo.

    P.S. Un’ultima annotazioni vorrei indirizzarla a quella nube “tossica” che ogni tanto cala in qualche commento visto che la madre degli imbecilli (in mala fede) non manca mai, è sempre incinta.
    Mi riferisco a quell’oscar de la merdier che ha fatto riferimento ad una mia disavventura giudiziaria di oltre un decennio fa, ricordandogli che la stessa si è risolta ormai da diversi anni con il riconoscimento della mia piena estraneità ai fatti che mi erano stati addebitati per cui posso camminare a testa alta.
    Cosa che probabilmente non potrà fare lui visto che si è dovuto pensionare in anticipo dalla pubblica amministrazione per aver arrecato alla stessa un cospicuo danno erariale, senza dire che come amministratore ha lasciato “tanti buoni ricordi di onestà e trasparenza”.
    Inoltre, capisco anche il suo rosicare perché che se il TAR dovesse annullare tutti gli atti della procedura qualche appalto già promesso a stretti congiunti andrebbe a sfallo, ma caro “oscar” la tua lunga esperienza ti avrà insegnato che il diavolo fa le pentole e non anche i coperchi …
    Infine, a proposito del numero “esiguo” dei ricorrenti faccio un’altra precisazione.
    Il numero conta poco, anche se ha la sua importanza. Però se il ricorso è fondato o 80 o 50 o 10 il Giudice amministrativo annulla gli atti. Al contrario se il ricorso è infondato potrebbero firmare anche tutti i 6.000 abitanti di Vairano il G.A. lo rigetta.
    Per cui la partita non si gioca sul numero ma sul contenuto dei motivi di ricorso.
    E su quelli, state tranquilli, il ricorso è più che fondato.

  2. Non entro nel merito del ricorso, perché se è fondato hanno fatto bene, se non lo è comunque non mi sembra arrechi danno alla procedura; ugualmente, a prescindere, la procedura attuata dall’amministrazione Cantelmo mi lascia basito, ma d’altronde da questa amministrazione e dai tecnici che la sostengono non ci si poteva attendere di meglio. Ma quello che mi lascia a b da aperta e’ che a firmare il ricorso siano gli ex amministratori che per Vairano ed in particolare la per la riqualificazione del castello quando potevano non hanno fatto ed ora firmano, senza nemmeno il coraggio di ricorrere in proprio ma, accodandosi a un’azione predisposta da altri. Dov’erano questi signori quando è stata fatta la gara, quando è stata aggiudicata alla società e sopratutto dove erano quando hanno amministrato e non hanno fatto nulla. Perché non Ricorrono per quella vergogna. Eh si ripete tutte le domeniche su via Patenara; perché non ricorrono contro le strade e i lavori fatti in mod pedestre( strade, scuole, etc…); perché non hanno fatto ricorso contro il Puc….

  3. Mi preme ribadire un concetto, io come tanti altri, sono giubilante al solo pensiero che il borgo venga restaurato e dirò di più, sono convinto che la cooperazione privata in questo sia auspicabile.
    Riconosco anche che ad oggi le chiacchiere di innumerevoli amministratori sulla questione sono state tante, trite e oserei dire ataviche.
    Ma nella fattispecie di questa sceneggiatura Tarantiniana è possibile che dal cilindro del prestigiatore sia venuto fuori il DIRITTO DI SUPERFICIE???
    Io vorrei chiedere a qualcuno di questa setta di adepti se loro avessero ragionato allo stesso modo nel caso in cui il DIRITTO DI SUPERFICIE riguardasse un proprio bene immobile. Siate sinceri, non mi pare che ci siano immobili di proprietà di nessuno dei fautori di questa farsa…………un po come dire “ma a chi interessa di quei 4 ruderi fatiscenti?”……..e beh pare ci voglia un po di rispetto per i beni altrui che, oltretutto sono dell’intera comunità. Se avete questa spasmodica voglia di elargire DIRITTI DI SUPERFICIE a chicchessia, fatelo con i vostri beni che in alcuni casi sono spropositati e di illecita provenienza, abbiate il coraggio di intervenire con quest’autorità spregiudicata sostituendovi al proprietario nei vari scempi presenti sul nostro territorio………e lasciate in pace il borgo e il castello che sono lì da immemorabile tempo e ci resteranno, spero, fino a quando una soluzione seria, legale, comunitaria e soprattutto trasparente, possa ridare fasto e splendore a quello che è la storia di ogni vairanese.

  4. Gesù cristo ieva spensanno i matti pe i paisi arrivette a vairano e gli si straccette gliu sacco
    Questo di oggi e’il risultato?

  5. Per boris: a me sembra che sul borgo il sindaco abbia una casa di proprietà…….. Quindi non dire baggianate!

  6. Caro “Tizio” forse non sai che la casa del sindaco non rientra nel diritto di superficie o forse ometti di saperlo chi doveva sistemare le cose lo ha fatto per tempo……le cazzate te le dicono a te….

  7. Caro Boris allora non vi rientra nessuna casa??? moreno non sa come abbattere il sindaco e ora ci prova con la scusa dell’interesse cittadino… Ma fatemi il piacere…
    A questo punto spero che il castello cada a pezzi! Poi tutti a dire che non si è fatto nulla!

  8. Il ricorso lo sanno anche gli studenti del primo anno di giurisprudenza è e sarà dichiarato INAMMISSIBILE. Accetto scommesse.

  9. Cara “capa tosta” per fare certe affermazioni sarai certamente un avvocato e allora come ha fatto moreno svelati, facci sapere chi sei in modo che possiamo puntare e fare scommesse altrimenti come ha detto Giovanni veramente a Vairano a Gesù Cristo gli si straccette gliu sacco e scarrecaje tutti i matti e tu sei tra questi.

  10. il paladino di me stesso

    Mi rincresce venire a conoscenza di ciò! Il nostro castello è un bene storico di infinito valore e questo non è ben capito, da chi evidentemente ha degli interessi esclusivamente privati sul borgo. A noi cittadini non interessano le “vostre” case ottenute per passamani illegali e/o attraverso occupazioni illecite, a noi interessa soltanto salvaguardare un bene comune, che nel caso specifico di Vairano Patenora è un bene immenso (forse l’unico vero orgoglio del nostro piccolo centro). Un’azienda privata che si occupa del nostro castello vuol dire posti di lavoro, rivalutazione del borgo (ormai in rovina) ed una vetrina turistica non indifferente per il nostro piccolo Paese. Insomma ci andrebbero a guadagnare tutti, i commercianti in primis, ma tutto questo non è possibile, perché bisogna tutelare persone che hanno abitazioni senza un regolare contratto? n.b. Evito, poi, di parlare delle “lotte” personali che tutti conosciamo tra l’avvocato Moreno e il Sindaco Cantelmo. Anche di questo fatto a noi cittadini “ce ne po’ fregà de meno!”

  11. Qui e nuce nuculeum esse volt, frangit nucem.

  12. Tizio cosiddetto tu o ci fai o ci sei, e adesso ti spiego il perché.
    Prima dell’attribuzione da parte della soprintendenza dell’elenco delle particelle del foglio 27 al comune, il sindaco ha sistemato la sua proprietà che non è risultata priva di proprietario per cui non è rientrata nella voltura del complessa immobiliare a favore del comune. Nel frattempo il contratto di comodato d’uso gratuito è stato convertito in diritto di superficie con possibilità per la Borghi e Castelli di costruire e ristrutturare i beni immobili con fondi comunitari. Ovviamente in tal modo la proprietà Cantelmo non rientrerà nel diritto di superficie nel senso che su quel bene l’aggiudicataria non potrà mettere le mani perché il proprietario (Cantelmo) ha fatto in modo che risultasse avere un proprietario ben guardandosi dunque dal devolvere il bene in favore altrui.
    Bello così vero? Fare il frocio con il culo degli altri è una gran furbata che fatta fa un sindaco benefattore assume il massimo della rilevanza e dell’altruismo.

  13. spero che il ricorso venga rigettato e a lavori iniziati non venga assunto neanche uno di vairano! Non si meritano nulla!

  14. Ma che bravo che sei Alpha Dog, sei proprio un esempio di rispetto della legge e di solidarietà verso i tuoi concittadini (sempre che tu sia vairanese). Complimenti veramente.

  15. Ma queste persone che hanno fatto il ricorso, hanno qualche proposta migliorativa , oppure è soltanto un pretesto pre-elettorale ? considerato che tra questi ci sono volti non vergini e non immuni allo stato attuale del Castello. Di sicuro la convenzione non è tra le migliori , ma di fatto essa sarà l’unica cosa al momento disponibile per far recuperare al nostro Castello la dignità di cui merita. Poi se Gianni Robbio come primo firmatario è la stessa persona che ha amministrato Vairano tenendo il Castello al buio, vendendosi anche una sua abitazione che aveva sul borgo , e non ha mai presentato un progetto per il recupero del Castello e del borgo ” fate ridere “.

  16. Ma lo volete capire che ve ne dovete andare con i vostri intrallazzi, le vostre basse ed indegne speculazioni affaristico-edilizie ed i vostri sporchi affari, messi a punto nel solito studio tecnico, causa e origine di ogni nefandezza e di tutti i mali di questo paese e che avete anche la spudoratezza e la sfacciataggine di far passare come un vantaggio per la collettività.
    Tutti vogliamo il borgo ed il castello restaurato e recuperato all’antica splendore, come è avvenuto a Riardo, ma senza darlo in regalo ad una società senza arte ne parte, con soci oscuri che sono solo dei prestanome, creata per l’occasione a vostro uso e consumo e con soli 2.500 euro di capitale. I soldi se arriveranno dall’Unione Europea potranno essere utilizzati direttamente dal Comune seguendo le direttive architettoniche della soprintendenza che ha apposto il vincolo storico-architettonico sul Borgo e sotto il controllo della cittadinanza, dei proprietari di quelli che oggi sono ruderi ma che domani non dovranno essere strutture turistiche per far fare altri soldi a chi già ne ha fatti tanti alle spalle dei vairanesi.
    Se i precedenti amministratori non hanno portato avanti il progetto, questo non significa che debbano portarlo avanti un clan di spregiudicati che ne vogliono trarre solo un vantaggio economico e i cittadini debbano subire e tacere.
    VE NE DOVETE ANDARE E LASCIARE POSTO A PERSONE ONESTE E TRASPARENTI CHE FACCIANO REALMENTE GLI INTERESSI DEI VAIRANESI CONSERVANDO IL CASTELLO ED IL BORGO ALLA LORO NATURALE DESTINAZIONE DI LUOGO DI STORIA E CULTURA.

  17. Vi siete già mangiata tutta Vairano e da insaziabili e voraci squali quali siete, mancava solo il Castello e il Borgo per soddisfare i vostri animaleschi e bestiali appetiti. Il colpo di mano stava per andare in porto, si è frapposto un inatteso ricorso all’immediato raggiungimento del vostro obiettivo. Dovrete avere un po’ di pazienza e affrontare il giudizio del tar. Se il tar vi darà ragione, accomodatevi e fate gli asso pigliatutto come siete abituati a fare, spartitevi appalti, posti di lavoro e le attività turistiche e commerciali.
    Vuol dire che non ci resterà che la rassegnazione, però abbiate la cortesia di attendere il via libera della giustizia senza lamentarvi di chi ha esercitato un sacrosanto diritto.

  18. Certo che vedere ex amministratori di più che fallimentare attività politica e amministrativa spacciarsi per paladini del castello dopo averlo lasciato diventare un rudere non lascia ben sperare per la fondatezza del ricorso. Mi sa che se sarà infondato scaricheranno tutte le colpe sulla gente e sull’avv. in caso contrario si metteranno a gridare al successo della loro linea d’opposizione. A prescindere dal merito cerchiamo di non resuscitare zombie e cadaveri politici. Vairano NON ne ha bisogno

  19. Da quello che ho sentito in giro la maggior parte dei firmatari del ricorso sono buona parte dei commedianti teatrali di vairano con l’aggiunta di vari bastoni
    stammo missi proprio buoni??????????

  20. Ma quanti crucci per un ricorso proposto da commedianti e bastoni [vero giovà?(nome di fantasia…)] e che non sarà nemmeno discusso (giusto capa tosta?)…mettiamola così in 80 più o meno hanno sentito puzza di merda e hanno fatto ricorso, in 7 o 8 hanno sentito la stessa puzza ma, per loro, per vie che, solo qualcuno degli affabili commentatori di cui sopra non conosce, è stato più forte l’odore dei soldi e quindi giù con la castelli e studi tecnici associated…ma veramente pensate di farla ancora franca??? P. S. Complimenti agli 80 che hanno fatto quello che 6000 dovevano sperando…e meglio certi zombie che il nuovo che AVANZA..sciò sciò..non sono capaci di aggiustarsi nemmeno le buche sotto casa loro..ma di che vogliamo parlare, chisti so stati capaci di far rimpiangere tutte le amministrazioni succedutesi da picozzi in poi…altro che 6000…