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PIETRAMELARA / CAIANELLO – LA POSTA LUMACA SEMPRE PIU’ LENTA E CARENTE

PIETRAMELARA / CAIANELLO –  Mentre le Poste continuano a chiudere Uffici, ridurre Sportelli ed a consegnare in ritardo solo la parte strettamente necessaria della corrispondenza creando così non pochi danni e disagi agli utenti, specie se anziani e pensionati, i vantaggi per le casse delle Poste continuano ad aumentare.  Nella sua relazione sul rilancio per il 2015, il Presidente di Poste Italiane, Caio, ha previsto un rilevante incremento economico per le casse postali e la contestuale chiusura di circa altri 500 Uffici o Sportelli a scapito della consegna della corrispondenza, il cui costo, comunque, aumenterà come anche i tempi di consegna della corrispondenza, che – come il ritiro dalle cassette – non avviene più ogni giorno, ma solo saltuariamente. Il tutto senza che l’apposito Ministro intervenga doverosamente in materia.  Non a caso – come da segnalazione e lamentele pervenute alla Cisas da parte di cittadini – non vi è più alcun controllo effettivo sul ritiro delle lettere dalle cassette postali, tanto meno che nella consegna. Pur essendo fortemente diminuita la corrispondenza scritta, in virtù della informatizzazione e di internet, è divenuta ormai problematica la consegna della posta raccomandata. Nulla si sa di quella che non viene consegnata o che deve essere ritirata addirittura presso gli uffici smistamento, come già avvenuto per cittadini presso gli Uffici di Caserta, Capua e Sessa Aurunca.  Nonostante le continue lamentele dei sindaci dei piccoli e grandi Comuni, di varie Istituzioni e dei cittadini, continuano a verificarsi le chiusure di Uffici e la riduzione di Sportelli, come nel caso dei Comuni di Caianiello, Capua, Sessa Aurunca, Dragoni, Pietramelara, Caiazzo, Piedimonte Matese. Il costo dei servizi postali aumenta ancora, ma – contrariamente alle promesse – la posta prioritaria continua a non arrivare nel tempo stabilito, mentre quella ordinaria viene consegnata al massimo un paio di volte al mese, quando si è fortunati.  La Confederazione Cisas fa presente che – oltre ai criteri della distanza e della quantità di popolazione, adottati dall’Ente Poste – non è consentito chiudere gli Uffici Postali nei piccoli centri in quanto bisogna tener conto anche il disagio arrecato agli utenti. Non a caso, il Consiglio di Stato, con Sentenza n. 1262 di pochi giorni fa, ha ritenuto che la scelta delle Poste, nel chiudere gli Uffici Postali nei piccoli centri, deve essere adeguatamente motivata in relazione anche ai disagi che arreca ai cittadini. Il problema non è solo – secondo la Cisas – quello delle chiusure di Uffici, cosa che comunque arreca disagi rilevanti a tutti i cittadini, specie anziani ed ammalati, ma è soprattutto quello della effettiva consegna della corrispondenza, che spesso sparisce.  Fortunatamente, rileva la Cisas, vi sono Uffici ove la sensibilità e la professionalità degli addetti postali serve ad alleviare i non pochi disagi subiti dai cittadini. Ormai, come accade regolarmente, anche le raccomandate non vengono di norma consegnate, pur essendo gli utenti interessati regolarmente in casa. Gli avvisi sono lasciati in cassetta, come avvenuto – quasi contemporaneamente lo stesso giorno ed ora a Caserta – a ben 4 utenti diversi, senza nemmeno essere citofonati pur essendo in casa.  La Segreteria della Cisas, ancora una volta, sollecita la corretta consegna della corrispondenza per evitare danni e disagi enormi ai cittadini.

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un commento

  1. almeno a pietramelara bisognerebbe cambiare il direttore ..lo vedo poco affidabile e anche qualche dipendente …per non parlare dei portalettere ….