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A sinistra Maria Cristina Napoletano; a destra Pasqualina Sica, barbaramente uccisa oggi pomeriggio

CAPODRISE / MIGNANO MONTELUNGO – Insegnante assassinata a martellate, il ricordo della sua amica Maria Cristina: la città perde un pezzo della sua bellezza

Tommaso Sanzio, accusato dell'omicidio di Pasqualina Sica
Tommaso Sanzio, accusato dell’omicidio di Pasqualina Sica

CAPODRISE / MIGNANO MONTELUNGO – Insegnante assassinata a martellate, il ricordo della sua amica Maria Cristina: la città perde un pezzo della sua bellezza. Le modalità dell’omicidio rendono la tragedia ancor più atroce. Una carissima amica della vittima, Maria Cristina Napolitano, scrive una lettera d’addio:
“Pasqualina Sica era ‘alta’ perchè svettava per levatura morale e culturale. Sempre altruista ed impegnata nel sociale, impregnava di buoni valori ogni aspetto della sua vita, vissuta caleidoscopicamente nel privato e pubblicamente combattendo con spirito sempre forte e costruttivo per affermare un ideale di società rinnovata nella fede e nell’altruismo. Era fortemente religiosa e dalla religione traeva spunti da applicare nell’ambito e politico (è stata assessore al comune di Capodrise) e antropologico: correttezza, generosità e acutezza intellettuale la contraddistinguevano, rendendola una donna e un’insegnante ben voluta e profondamente stimata da tutti. Le lotte per il bene del suo proprio territorio, tanto amato, la vedevano spesso coinvolta in convegni per la salvaguardia dell’ambiente, per l’affermazione dei diritti delle donne, e per la tutela della salute. Lascia la cara mamma, alla quale è sempre stata al fianco con affetto e dolcezza, la famiglia tutta, gli alunni, gli amici, i colleghi e i conoscenti che hanno avuto la fortuna di conoscere il suo sorriso gentile. Ritrova l’adorato nipote sempre da lei ricordato, anch’egli scomparso prematuramente. Con questa tragica scomparsa Capodrise perde un pezzo della sua bellezza”.
La professoressa Pasqualina Sica oggi era stata a lavoro all’istituto Lener di Marcianise fin dalla mattina ed era rientrata a casa solo nel primo pomeriggio, al termine del consiglio dei docenti. Una volta entrata nel portone al civico 80 di via Rao a Capodrise, la professoressa ha incocciato Tommaso Sanzio, 51 anni, suo vicino di casa. Tra i due pare che i rapporti non fossero buoni da tempo. Al termine di un furibondo litigio, Sanzio prende un martello e colpisce la professoressa. Uno, due, tre colpi. E poi ancora. La donna perde i sensi dopo pochi secondi. Quando scatta l’allarme, ormai, è troppo tardi. Quando arrivano i paramedici per Pasqualina Sica, una vita da protagonista a scuola ed anche in politica, non c’è più nulla da fare. Sul posto arrivano anche gli uomini del commissariato di polizia di Marcianise che fermano immediatamente l’assassino.

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