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Vincenzo Castrillo, dirigente scolastico

SANT’ANGELO D’ALIFE – Scuola chiusa senza avviso: genitori infuriati

SANT’ANGELO D’ALIFE – Il sindaco Folco ordina la chiusura delle scuole e il dirigente scolastico dimentica di mettere l’avviso: alcuni genitori, accompagnando i loro figli, trovano il cancello chiuso. La dirigenza, messa sotto accusa, risponde ad una mamma dicendo che il sindaco aveva garantito che si sarebbe impegnato a far mettere un avviso. Il solito scarica barile all’italiana maniera, in pratica. Sul punto interviene la signora Giovanna De Cristofano, mamma dell’alunna disabile sulla cui vicenda i giudici del Tar con un’ordinanza di sospensiva prima e con una sentenza di condanna poi imponevano alla dirigenza di ripristinare – per la tutela del diritto allo studio della minore – il monte ore di sostegno che con atto monocratico – violativo di una decisione collegiale – la stessa dirigenza aveva dimezzato senza una apparente logica. Una sentenza verso la quale la dirigenza è stata così a lungo inottemperante tanto che la donna qualche tempo fa ha deciso di denunciare penalmente il dirigente Castrillo.

Queste le parole della signora De Cristofano:

Volevo di nuovo congratularmi con la dirigenza per la perfetta organizzazione che ormai contraddistingue la scuola del nostro paese. Mi compiaccio anche per l’omertà e l’indifferenza più assoluta che regna sovrana. Vengono sollevate polemiche per il posto che i nostri figli occupano in aula, vicino a chi siedono, per il voto non meritato rispetto ad un altro alunno. E ci si perde in chiacchiere inutili solo per il gusto di impegnare parte del tempo fuori al cancello della scuola. Mentre si perde di vista il vero tema importante che è il diritto allo studio che, di certo, non racchiude dal punto di vista semantico tutte queste baggianate inutili. Lo scorso 10 febbraio, accompagnando mia figlia a scuola, alle ore 9,00, non erano ancora arrivate le insegnanti. I collaboratori scolastici non sapevano darmi una spiegazione. Ho subito telefonato alla direzione di Piedimonte Matese, ma neanche loro hanno saputo darmi una risposta. Mi chiedo, costava così tanto affiggere un avviso sul cancello della scuola? Il preside ha poi risposto dicendo che il sindaco aveva promesso di interessarsi facendo affiggere un avviso. Intanto il preside aspetta il sindaco, il sindaco aspetta il preside mentre tutto prosegue nella più totale normalità. Ma è possibile che nessuno abbia consapevolezza del fatto che ci sono genitori che lavorano e il disagio arrecato in questa circostanza ha comportato per qualcuno di loro una giornata di riposo non retribuita?Per non parolare poi – cosa ancora più grave – del tempo prezioso che continua a perdere mia figlia  e che mai recupererà a causa di persone così poco sensibili. Facile approfittarsi di bambini cui si fa avvertire già in tenera età il peso dell’esclusione dalla società. Bell’esempio che diamo ai nostri figli presentando ai loro occhi l’immagine di una società nella quale cattiveria, arrivismo, ritorsioni e soprusi minano giorno dopo giorno le fondamenta più autentiche sulle quali una vera società dovrebbe reggersi. Quella società che dovrebbe essere invece espressione di valori diametralmente opposti come il rispetto verso gli altri e il senso del dovere. Purtroppo, ancora una volta, si preferisce lasciarsi schiacciare una delle poche cose che ancora ci resta: la dignità“.

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