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SANT’ANGELO D’ALIFE – Campo sportivo, la beneficenza del Comune

SANT’ANGELO D’ALIFE. Se la Regione Campania pubblicasse
un bando sulla beneficenza, il “progetto” dell’amministrazione comunale di
Sant’Angelo d’Alife, relativo al campo sportivo, meriterebbe sicuramente di
essere approvato. Il fiore all’occhiello sarebbe rappresentato dalle tante
spese – relativamente al consumo di energia elettrica e di acqua – sostenute
dal Comune per gli allenamenti infrasettimanali delle tre squadre di calcio locali.
Anche se definirle tutte locali è improprio. Non bastasse la pur comprensibile generosità
nei confronti dell’unica vera compagine santangiolese – quella che milita in
seconda categoria sotto la presidenza del vicesindaco Michele Caporaso -, l’esecutivo
potrebbe tranquillamente far leva anche sulla bontà d’animo in ordine al
permesso rilasciato ad un team pedemontano – militante in Eccellenza, con
annessa Under 18,  i cui organi societari
e i vari calciatori non sono santangiolesi – di utilizzare l’impianto sportivo
per sostenere allenamenti e gare. In tempi di crisi, bisogna essere generosi e in
maggioranza devono averlo compreso bene. In particolar modo, poi, quando si
tratta di rendere felice qualche mancato consigliere, presentatosi nella lista
capeggiata dall’attuale sindaco Crescenzo Di Tommaso, e vicepresidente – guarda
caso – del team di Piedimonte Matese, ospitato con rigorosa galanteria dalla
maggioranza. Risultato finale: campo frequentemente illuminato con ben quattro
fari accesi e sprechi senza fine. D’altra parte, l’eventuale decisione di
illuminare solo metà del terreno di gioco non sarebbe in linea con i requisiti
dell’ipotetico e fantasioso bando. Dopotutto, l’ospitalità è pur sempre sacra. La
generosità degli amministratori, insomma, sembra non avere fine. Unica nota
stonata: senza il parere favorevole di Pantalone, il “progetto” verrebbe subito
respinto al mittente. Senza alcuna possibilità di recupero. Francesco Mantovani