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DRAGONI / CASAGIOVE – Bancarotta, Pezzella rischia 5 anni di carcere. Presto la sentenza

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DRAGONI / CASAGIOVE – Bancarotta fraudolenta, Pezzella rischia cinque anni di carcere. Questa la richiesta avanzata dal pubblico ministero nell’udienza di oggi. Entro pochi giorni al sentenza del giudice. Il difensore di Luigi Pezzella, l’avvocato Michele Mozzi, ha chiesto l’assoluzione per il proprio assistito.  Nell’udienza di qualche mese fa,  Pezzella, di Dragoni,  – assistito dall’avvocato Michele Mozzi, legale di fiducia – ha spiegato ai giudici che in realtà tutto l’affare era gestito dall’avvocato Mariano Baldini di Casagiove – già condannato dal tribunale di Milano ad una pena di nove anni. Pezzella ha precisato che si limitava a firmare documenti e a “fingersi” amministratore delle società “destinate” al “macello”. Il meccanismo era semplicissimo: l’avvocato individuava società sull’orlo del collasso e prospettava ai proprietari soluzioni immediate e positive. Il passo successivo era quello di collocare Pezzella come amministratore. Poi veniva prosciugato il capitale sociale, i conti bancari e veniva monetizzato tutto ciò che era monetizzabile. A questo punto l’impresa era “libera” di fallire. Il sistema è venuto alla luce grazie all’inchiesta della Guardia di Finanza di Milano che, nel 2012, arrestò Mariano Baldini, originario di Casagiove, con altre 9.

L’inchiesta del 2012
Baldini, un avvocato di Milano, con studio a Roma e Londra, è ritenuto il capo di un’associazione a delinquere che attraverso un sistema di trust avrebbe protetto il patrimonio di alcuni pregiudicati legati alla camorra, soprattutto al clan dei Casalesi. Le accuse vanno dalla bancarotta fraudolenta, al riciclaggio, al trasferimento fraudolento di valori ed alla sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. In carcere sono finiti anche quattro imprenditori del casertano: Luigi Sagliano, Luigi Pezzella, Rosa Struffolino, Simmaco Zarrillo; Stefano Brusati, di Milano, Paolo Lisi e Andrea Giorgio Bensi, di Lodi. Sono considerati “teste di legno” in mano all’avvocato Baldini. Agli arresti domiciliari, invece, sono finite Gabriella Amati e Valentina Pagella, di Alessandria. L’avvocato Baldini, secondo l’accusa, attraverso il suo studio di consulenza legale “Baldini & Partners” avrebbe pagato persone in difficoltà economiche, affinché risultassero amministratori di società “decotte”per frodare i creditori, trasferendo poi il patrimonio delle società utilizzando un sistema di trust costituiti all’estero. In particolare, sarebbero stati schermati i beni di due pregiudicati, tra cui Salvatore Izzo, sottoposti a misure preventive. Le Fiamme Gialle, durante l’operazione soprannominata “Payback” hanno posto sotto sequestro 88 immobili, società e automobile vetture per un valore di 22 milioni di euro circa. Tra i beni sequestrati ci sono appartamenti di pregio nel centro di Milano e un complesso immobiliare di ville ed appartamenti nel pavese. Sono state eseguite anche numerose perquisizioni presso società, studi professionali ed abitazioni private. Gli immobili sequestrati sono 88, nelle provincie di Milano, Lodi, Pavia, Varese, Novara, Benevento, Latina, Chieti, Caserta, e Sassari

 

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