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TORA E PICCILLI – Percorso naturalistico e valorizzazione del territorio, Fracasso: ecco le ragioni

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TORA E PICCILLI – Certo, sarebbe stato di minor difficoltà , progettare un percorso escursionistico, che unisse le due loc.”Foresta” (Comune di Tora e Piccilli) e “Ameglio” (Comune di marzano Appio: “Segnaletica direzione, tabelle segnavia (vedi CAI), pannelli didattico –educativo, rilievo del sentiero Gps con waypoint, quadro economico, punti di interesse, ecc,”.
Ma sarebbe stato sterile…!!!; quante persone l’avrebbero percorso, quanto tempo sarebbe durato prima di finire nel dimenticatoio…?? e abbandonato.. , come quasi tutta la rete sentieristica progettata e messa in piedi dalla comunità Montana e poi abbandonata a sé stessa e nn più percorribile, salvo pochi casi..!! (costata una cifra tra l’altro…). Un percorso deve suscitare emozioni, rievocare ricordi, fornire spunti didattici, educare al contatto con la natura, o quantomeno sentirlo come parte di tè stesso, come patrimonio culturale e/o risorsa turistica. Ripristinare un sentiero può anche essere utile per riprendere percorsi dell’antica “viabilità rurale”, quindi adattarlo anche per renderlo percorribile a piccoli mezzi agricoliu.Ma soprattutto il camminare all’aria aperta e in mezzo alla natura è la migliore medicina per il corpo e per la mente. Solo grazie all’escursionismo, oggi tanti sentieri sono di nuovo percorribili. Il vulnus è rappresentato dagli abitanti e Amministratori delle piccole comunità , che hanno perso il contatto con la natura, e che nn vedono e credono al la possibilità di uno sviluppo turistico legato alla valorizzazione delle loro risorse. Il Parco Naturale Regionale “Roccamonfina-foce garigliano”, poteva fornire un’utile strumento; ma ritardi nell’erogazioni di fondi da parte della Regione Campania, impediscono la formazione della Comunità del Parco e del direttore, veri organi decisionali e innovativi..
Il territorio è ricco di preesistenze storiche, artistiche ,ambientali , paesaggistiche, appartenenti al vulcano spento di Roccamonfina, antichissima area eruttiva, e basterebbe davvero poco avviare un progetto turistico legato alle nostre risorse. per far questo occorre coinvolgere cittadini e amministratori, con un progetto partecipato, dal basso, alla costruzione di un’idea. Il progetto pilota del sentiero “Ciampate del Diavolo, mulino di Ameglio e Castello di Marzano Appio”, vuole appunto far emergere gli aspetti più significativi , , attraverso un processo di interpretazione, farli conoscere salvaguardare e valorizzare sia alle popolazioni locali , sia al fine di una fruizione turistica eco-compatibile. Questo processo di interpretazione si attuerà sia mediante la tabellazione, vera e propria del percorso, come da tabelle segnavia ,tipo CAI, in modo da uniformarle con le norme europee e anche con gli altri sentieri già esistenti del Parco; sia attraverso la redazione di uno strumento cartaceo, oltre che di un catasto del sentiero . Successivamente si dovrà definire un’idea, contente un progetto di “marketing turistico”, da “vendere”, sul mercato.
Questo interessante progetto è stato promosso dalla LIPU Caserta (dott. Agronomo Matteo Palmisani), ed il gruppo di progettazione di Ass. Inea; che il prossimo weekende si recheranno nel territorio del Parco Nat. Regionale “Roccamonfina – Foce garigliano”, per visitare i luoghi e raccolta dati per elaborare il progetto. Un grazie a quanti hanno creduto in questo progetto: in primis i Sindaci dei due Comuni ; Natasha Valentino e Eugenio Ferruci, rispettivamente Comuni di Tora e Piccilli e Marzano Appio, e alle Cons. delegate alla cultura e Ambiente : Simona Fracasso e Barbara Valente, e ass. alla cultura Rossana Carcieri del comune di Marzano Appio. (comunicato stampa – Simona Fracasso)

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