PIGNATARO MAGGIORE – Rifiuti, il comune paga gli stipendi ai dipendenti della municipalizzata

PIGNATARO MAGGIORE – Si è conclusa positivamente la riunione tra l’Amministrazione di Pignataro Maggiore, i rappresentanti sindacali di categoria e i lavoratori della Pignataro Patrimonio per la risoluzione inerente i pagamenti delle maestranze della municipalizzata. Gli stipendi saranno versati in queste ore, grazie alla mediazione degli amministratori del Comune e alla partecipazione fattiva delle parti coinvolte.Dopo l’appello lanciato dai vertici sindacali provinciali, il sindaco Cuccaro e il capogruppo di maggioranza, l’avvocato Pier Nicola Palumbo, hanno tempestivamente convocato un tavolo di concertazione che ha sbloccato i pagamenti reclamati dai lavoratori della Patrimonio. A garanzia dei lavoratori , gli stipendi saranno pagati direttamente dal Comune. “Con una nota inviata a tutti i funzionari, ho chiesto la massima tempestività ogni volta che deve essere liquidato lo stipendio alle maestranze, secondo le modalità di legge – ha precisato il sindaco Raimondo Cuccaro – a tutela massima dei livelli occupazionali, e nel solco della solidarietà con i lavoratori, abbiamo risolto in pochi minuti la vertenza, soprattutto per la piena collaborazione degli operai e delle sigle sindacali presenti. Se ci sono e ci saranno delle criticità nel servizio, credo che tutti sanno essere frutto della precedente gestione politica che ha lasciato enormi esposizioni debitorie”.E proprio in tal senso ha chiuso la riunione la dichiarazione di Raffaele Maietta, segretario provinciale Funzione Pubblica CGIL. “Tempestività davvero sorprendente quella dell’ Amministrazione Cuccaro – ha voluto evidenziare Maietta – la nostra agitazione era soltanto un modo per mettere in piedi il tavolo e spronare l’Amministrazione. Per fortuna il sindaco e i suoi amministratori hanno dimostrato ancora una volta di avere a cuore tutte le problematiche della Patrimonio e soprattutto di dare sempre la precedenza ai lavoratori e al loro diritto ad essere tutelati”.