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MIGNANO MONTELUNGO – Ricettazione di auto, 5 arrestati e 22 indagati: 3 sono casertani

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MIGNANO MONTELUNGO – Ricettazione di auto, 5 persone arrestate (tutte della provincia di Frosinone) e 22 indagati a piede libero. Fra gli indagati 3 sono della provincia di Caserta. In particolare, un indagato sarebbe un commerciante d’auto di Mignano Montelungo, mentre gli altri due sarebbero di Caserta città. Secondo l’accusa contribuivano a ripulire le auto che poi venivano poste in vendita da un’organizzazione specializzata che esportava le vetture in Bulgaria, Lettonia ed Ungheria. Gli arresti sono scattati questa mattina (08/01/2015) nell’ambito di una articolata e complessa indagine diretta dal Sostituto Procuratore della Repubblica dr. Francesco Cerullo, coordinata dal Procuratore della Repubblica dr. Mario Mercone, personale della Sezione di P.G. — Carabinieri di questa Procura e del Commissariato di P.S. di Cassino ha dato esecuzione a 5 provvedimenti cautelari (n. 2 ordinanze di custodia cautelare, n. 3 ordinanze di arresti domiciliari) emessi dal GIP presso il Tribunale di Cassino — dott.ssa Donatella Perna, nei confronti di altrettante persone gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata alla consumazione di numerosi reati truffa, ricettazione, riciclaggio e falsi relativi alle autovetture, molte delle quali venivano esportate all’estero dando vita ad un traffico internazionale di autovetture, trasferite in Lettonia, Bulgaria ed Ungheria. Il provvedimento cautelare ha per oggetto un gran numero di delitti perpetrati da un congeniale sodalizio criminale che, ben radicato nel territorio cassinate, ha esteso le proprie attività delittuose ai danni di alcuni imprenditori nel settore del commercio di autoveicoli della Campania, tra le quali anche quelle aree dell’Alto Casertano e dell’Agro Aversano, per poi indirizzarsi nei confronti dei privati grazie all’utilizzo di siti internet dedicati alla compravendita di autovetture. Sviluppatesi nell’arco di due anni, le indagini hanno svelato un complesso dispositivo operativo strutturato a “regola d’arte” con ruoli ben distinti per ognuno dei soggetti indagati che consentiva di acquistare con meccanismo truffaldino le vetture, bonificarle rapidamente attraverso nuova documentazione falsa, cedere le stesse a terzi acquirenti di buona fede anche all’estero. L’intensa attività investigativa, caratterizzata da intercettazioni telefoniche ed adeguati riscontri, ha consentito di ricostruire una lunga sequela di crimini riconducibili al suddetto sodalizio e di accertare un considerevole giro di truffe con ingente danno economico nei confronti delle persone offese, pagate dai truffatori con titoli di credito privi della copertura finanziaria e quindi protestati. Fondamentale in particolare il coinvolgimento nella struttura, in qualità di apporto tecnico-logistico, del titolare di una agenzia operante nel settore pratiche auto, grazie alla, cui necessaria partecipazione veniva resa-possibile la “bonifica” delle autovetture compendio dei delitti, veicoli immediatamente rivenduti a terzi ignari della loro provenienza criminosa ed in molti casi esportati all’estero tramite intermediari di fiducia operativi nella maggior parte nei paesi dell’Est. Il professionista in argomento mettendo a disposizione le sue conoscenze del settore e la propria agenzia, ha agito con il precipuo scopo di sottrarre i beni venuti illegittimamente in possesso del sodalizio e degli affiliati, alle ricerche degli inquirenti sollecitati dalle richieste di giustizia delle parti offese. Tra le persone arrestate assurge a ruolo di primo piano, per la natura dell’incarico ricoperto presso un comune dell’hinterland cassinate, un pubblico funzionario addetto alle autenticazioni, il cui ruolo è risultato determinante per realizzare falsi passaggi di proprietà delle autovetture. In particolare, secondo le ipotesi accusatorie, lo stesso soggetto è intervenuto in prima persona nel reperire documenti di circolazione in bianco, tutti. di -provenienza furtiva, il cui utilizzo favoriva il sodalizio per conseguire il possesso delle auto e la loro successiva rivendita. Durante la fase delle intercettazioni telefoniche è apparsa sin da subito la-particolare dimestichezza del soggetto in questione nel reperire la documentazione occorrente tramite contatti con un ricettatore operativo nel napoletano. Gli illeciti posti in essere dall’associazione e quelli realizzati con il contributo degli altri 22 indagati, estranei al sodalizio, hanno danneggiato ben 10 persone offese diverse, hanno coinvolto oltre 200 autovetture, per un giro di affari illecito stimato all’incirca per quasi un milione di euro. Le indagini, che hanno comportato anche attività tecnicamente complesse tra le quali alcune rogatorie in campo internazionale, sono state delegate alla Sezione di P.G. — Carabinieri di questa Procura e al locale Commissariato di P.S. che hanno operato con encomiabile professionalità, esemplare sinergia ed acume investigativo, riuscendo a fondere le migliori risorse umane e tecniche investigative, frutto della eccellente direzione della Magistratura Inquirente.

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