ROCCAROMANA – Borgo di Statigliano, ecco tutti gli errori. Parola di Rinnovamento Libero

ROCCAROMANA – “Questa in sintesi la cronistoria della tormentata procedura di gara relativa ai  Lavori di recupero del borgo rurale di Statigliano: Lavori di recupero del borgo rurale: “questa la gestione”.

a.Con delibera di Giunta Comunale del 27.09.2012 veniva approvato il progetto esecutivo dei “Lavori di recupero del borgo rurale di Statigliano” che prevedeva una spesa complessiva di € 2.114.849,98, di cui € 1.482.897,90 per intervento pubblico e € 631.952,08 per interventi privati. Con la stessa delibera veniva nominato anche quale Responsabile Unico del Procedimento (R.U.P.) il geom. Fortini.
Con bando del 30.12.2013 veniva indetta formale gara di appalto.

b. Di seguito veniva nominata la Commissione giudicatrice, composta da 3 membri, il cui Presidente era sempre il R.U.P. geom. Fortini;

c. dopo diverse riunioni, nella seduta del 31.03.2014, la Commissione disponeva l’aggiudicazione provvisoria della gara in favore della società I.C.I. S.r.L. di Venafro e seconda classificata risultava l’Associazione Temporanea di Imprese composta dall’impresa Geom. Verazzo e Raggio S.r.L. da Capua;

d. detta Commissione non approvava all’unanimità, bensì a maggioranza di due terzi poiché il Presidente della Commissione (geom. Fortini) poneva delle “perplessità” sul programma dei lavori da realizzare (cronoprogramma) proposto dalla ditta I.C.I. di Venafro; gli altri due membri della Commissione (come si legge nei verbali di gara) invece confermavano le loro valutazioni;

e. dopo l’aggiudicazione provvisoria effettuata dalla Commissione, il R.U.P. doveva provvedere semplicemente all’aggiudicazione definitiva. In effetti prima della aggiudicazione definitiva il R.U.P. deve effettuare “solo” un controllo della legittimità della procedura di gara. In assenza di vizi non può che approvarla. Il R.U.P. NON PUO’ sostituirsi alla commissione di gara nella valutazione delle offerte.

f. Invece, con determina n. 20 del 11.04.2014 il R.U.P. conferiva incarico legale per avere PARERE LEGALE su 4 quesiti (tra cui):
1) il ruolo del R.U.P. e della Commissione in sede di verifica degli atti di gara;
2) il potere dell’Amministrazione di intervenire in autotutela nell’ambito di una gara di appalto da aggiudicare con il criterio della “Offerta economicamente più vantaggiosa”;

g. a seguito di detto parere legale, acquisito agli atti dell’Ente in data 14.04.2014, il R.U.P. (il giorno stesso) convocava per il 17.04.2014 nuovamente la Commissione di gara al fine di riesaminare il programma dei lavori da realizzare presentato dalla ditta I.C.I. srl di Venafro; La Commissione sempre a maggioranza RIBADIVA le sue valutazioni e confermava la aggiudicazione (provvisoria) della ICI s.r.l. di Venafro;

h. Il R.U.P. (acquisito il PARERE TECNICO dell’ing. Tartaglione) emetteva una determina del 15.05.2014 (n. 24) con la quale decideva di non approvare gli atti di gara e dichiarava l’offerta della società I.C.I. srl di Venafro inappropriata ed incongrua. Inoltre RITIRAVA il bando di gara.

i.con deliberazione n. 34 del 15 maggio 2014 la Giunta Comunale approvava l’operato del R.U.P. prendendone formalmente atto.

j. Con determinazione del RUP n. 40 del 26 giugno 2014, veniva indetta una nuova gara di appalto, con ulteriori oneri economici a carico dell’Ente!!

EBBENE
Entrambe le imprese (I.C.I. S.r.L. di Venafro e l’ATI Geom. Verazzo e Raggio S.r.L. da Capua) proponevano separati ricorsi al T.A.R. Campania, denunciando l’illegittimità della gestione della gara. Venivano emesse due sentenze (la n. 5844/2014 e la n. 5965/2014) che ritenevano legittimo l’operato della Commissione (anche sul programma dei lavori da realizzare) ed illegittimi gli atti relativi alla mancata approvazione definitiva ed il ritiro del bando di gara da parte del R.U.P.; nonché ritenevano illegittima la stessa Delibera di presa d’atto della Giunta Comunale

RILEVATO
L’enorme dispendio di risorse economiche attraverso il PARERE LEGALE ed il PARERE TECNICO richiesti, nonché le spese legali per la difesa dell’Ente davanti al TAR oltre le ulteriori spese accessorie!!
Che il parere legale non solo era inutile ma la richiesta era ANCHE illegittima!!!
Ciò perché gli organi comunali avrebbero dovuto avvalersi della consulenza del segretario comunale, al quale spetta il compito di assistenza giuridica all’Ente locale.
In altri termini prima di richiedere il parere a un consulente legale esterno va richiesto parere legale al Segretario Comunale e solo se la questione è ritenuta complessa e straordinaria ci si può avvalere del consulente esterno. Non risulta una formale richiesta al Segretario Comunale né che lo stesso abbia espresso parere formale in risposta ai quesiti formulati.

CONSIDERATO
Inoltre che il PARERE TECNICO era del tutto inutile, visto l’impossibilità del R.U.P a sostituirsi alla Commissione e quindi sindacare l’operato della stessa; nonché il
cronoprogramma dei lavori della società ICI da Venafro era legittimo come più volte ribadito dagli altri due membri della Commissione e come confermato anche dal T.A.R.
EVIDENZIATO
che tali atti illegittimi hanno causato al Comune ed ai cittadini contribuenti spreco di danaro pubblico,
CHIEDIAMO
pertanto, al Sindaco:
• quali siano le ragioni dell’emissione della delibera n. 34/2014 di presa d’atto della Giunta Comunale, travolta da entrambe le sentenze del T.A.R.?
• quali le contromisure intraprese a tutela dell’Ente Comunale per tali atti illegittimi?
• di contabilizzare e rendere pubbliche tutte le spese sostenute per la gestione di detta gara di appalto!
Tra i tanti auguri del 2015, ci auguriamo che ciò non accada più !!!
Roccaromana, 06.01.2014
I Consiglieri di opposizione di Rinnovamento Libero per Roccaromana
Il Gruppo di Rinnovamento Libero per Roccaromana