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PIEIDMONTE MATESE – Regionali e comunali, le strategie di Cappello. Per “eliminare” Leuci

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PIEDIMONTE  MATESE (di Ettore Fieramosca) –   Tempo di Regionali, fioccano i rimpasti e l “strategie” per la futura fascia tricolore. Come la storia ci insegna “ci vonno li voti”,  frase detta da un grande politico della Dc casertana – Dante Cappello –  e senza i “contentini” vari i voti non fioccano. Ebbene il Sindaco Vincenzo Cappello avrebbe  deciso bene di fare un rimpasto in giunta, giustificandosi agli occhi del suo rivale Costantino Leuci: “bisogna ruotare”. Una rotazione che non piace tanto ai veterani della giunta. Con questa mossa Cappello farebbe ritornare alla luce Pinuccio Simonetti che sembra esser finito  nel dimenticatoio della politica locale dopo le sue dimissioni e Alfredo De Rosa anche lui, da qualche tempo, “smarrito”.  La seconda mossa sarebbe quella di affossare qualche pretendenti alla carica di sindaco. Accontentandoli per qualche annetto non potranno richiedere più la candidatura come eredi di Cappello, ma solo di  un posticino  in lista, se ci sarà spazio ovviamente. Una vecchia tattica della politica democristiana di Piedimonte Matse,  quest’ultima. Sembra proprio  che non corra buon sangue tra Cappello e Leuci poiché il sindaco starebbe facendo di tutto per isolarlo. Evidentemente Cappello ha già in mente il nome del suo successore che potrebbe  non ssere Leuci, a questo punto.

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5 commenti

  1. Non faccio parte del comitato san marcellino e me ne vanto

    Ferrante e Pepe hanno i loro problemucci con il Tribunale di S.M.C.V. e quindi sono un tantino limitati nei movimenti. Costarella zappa il suo orticello di autosublimazione cambiando nomi di strade, dedidicandone altre e facendo gravi danni ai cittadini con notifiche che rischiano di essere inficiate, cartelle esattoriali che vanno in mora e aggiornamenti sulle patenti. Per lui è una forma di autoerotismo, ma per i cittadini un’altra sottile forma di tortura dovuta ad incapacità manifesta. Pisani, assessore alle finanze e ha preferito anche lui di diventare invisibile, lasciando l’onterim della delega ad uno che capisce di finanze come cicciolina di castità: il sindaco. Alfredo De Rosa e Pinuccio Simonetti si sono allontanati da gran signori, in dissenso contro le manie accentratrici del primo cittadino, speriamo che non ritornano attirati da una delega o una carica incartata come un cioccolattino avvelenato solo per portare voti al Sindaco per la regione perchè farebbero un bel danno alla loro dignità. Iannotta scalpita come aspirante a sindaco e Leuci, il vero deux ex machina, trend union tra ditte appaltatrici e amministrazione, ora si vede pure lui in bilico. Ma c’era da spettarselo, perchè è nella natura del sindaco colpire a freddo facendo l’esatto contrario di quello per cui si impegna o che convine ai cittadini. Insomma, pensa solo a fare il zuzzerellone credendo di essere Carlo Sarro. Ma se va via anche Leuci, non solo perde uno dei migliori, se non il migliore, ma rimarrà solo in compagnia del suo badante, con il risultato che la regione la vedrà solo con il microscopio per l’atomo, anche perchè i piedimontesi lo stanno aspettando al varco e avoglia a farsi scrivere articoli falsi e compiacenti su testate e blog “amici” sove il dissenso non è ammesso. E non si tratta certo di P. News, o Casertace.

  2. Un vicino che lo conosce da quando era bambino e bambino è rimasto

    Leuci non mi è simpatico, ma per lealtà devo dire che è l’unico li in mezzo che sa usare la lingua italiana. E spero che non si faccia fare le scarpe, perchè sennò si spegne la luce e buonanotte. E’ l’unico che può fare degnamente l’assessore e il sindaco. Gli altri al massimo possono solo alzare la mano.

  3. Leuci è sodale con Cappello, con Sarro e tutta la banda…! Il gioco continua a discapito dei creduloni!

  4. Sento rumore ci catenelle……..

  5. con le unghie e con i denti vi tengo

    E qui ci vuole un brindisi, anzi due brindisi, tre, quattro….cinqueseisetteottonovedieci. Poi quando la testa comincia a sfarlallare, encomi solenni, targhetelle e pergamene in quantità per tutti. Ai servi invece soldi, sempre molto graditi.