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MARCIANISE – Camorra, duro colpo al clan Belforte: sequestro per circa 2milioni di euro

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MARCIANISE – A seguito dell’operazione portata a termine in data 21.07.2014, con l’esecuzione di ordinanze di custodia cautelare, confermate dal Tribunale del Riesame, e sequestro emesse dal GIP, e di complesse indagini coordinate dai magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Napoli, nei confronti di appartenenti al clan BELFORTE, tra i quali titolari di attività imprenditoriali, indagati per associazione per delinquere di stampo camorristico, riciclaggio e reimpiego di capitali di provenienza illecita, reati tutti aggravati dalla finalità dell’agevolazione mafiosa, la Guardia di Finanza della Compagnia di Marcianise, in data 19.12.2014, ha dato esecuzione al provvedimento di sequestro preventivo emesso dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia – dello stesso Tribunale, nei confronti degli indagati SEVERINO Ulisse, LOMBARDO Carmine e DI FUCCIA Luca. Le indagini, nell’ambito delle quali risultano indagate altre 20 persone, hanno permesso di acquisire gravi indizi di reato nei confronti dei predetti indagati. Gli stessi, in un arco temporale dal 1995 al 2010, si sono resi responsabili, a vario titolo, di abusivismo edilizio, riciclaggio, reimpiego di ingentissime somme di denaro tutti aggravati dalla  finalità dell’agevolazione del gruppo camorristico BELFORTE o MAZZACANE. A seguito delle prime indagini veniva individuato e sottoposto a sequestro un imponente complesso residenziale, denominato CENTRO DIREZIONALE VANVITELLI, ubicato in Marcianise (CÉ),  località Macello, quale cespite direttamente riconducibile a soggetti contigui al clan BELFORTE. Il massiccio utilizzo dei proventi del clan è stato accertato anche attraverso il monitoraggio di decine di conti correnti intestati sia alle persone fisiche che alle società che hanno preso parte alla realizzazione dei lavori. Queste ultime tutte riconducibili a soggetti contigui al clan BELFORTE.  Comunque i soggetti in indagine, tutti sottoposti a meticolosi accertamenti patrimoniali e finanziari  hanno dimostrato la loro incapienza reddituale in relazione agli investimenti effettuati,  In particolare, l’odierna operazione di servizio che ha portato al sequestro di ulteriori beni e somme  di denaro, non ancora sottoposti alla misura reale, rinvenuti nella disponibilità di SEVERINO  Ulisse, LOMBARDO Pasquale e DI FUCCIA Luca, ha come presupposto giuridico gli articoli 648 ter c.p. (reimpiego di capitali), 12 quinquies della legge 356/92 (intestazione fittizia) tutti aggravati dall’art. 7 della Legge 203/91 (agevolazione clan mafioso) e dell’art. 12 sexies della legge 356/92 che prevede, appunto il sequestro preventivo, finalizzato alla ed. confisca per sproporzione dei beni  risultati nella disponibilità degli indagati, dei loro familiari e conviventi degli ultimi 5 anni. Peri suddetti indagati il Gip del Tribunale di Napoli, a seguito di richiesta della Procura della Repubblica di Napoli-Direzione Distrettuale Antimafia, a seguito degli ulteriori accertamenti svolti dal personale della Guardia di Finanza di Marcianise, ha disposto il provvedimento cautelare reale, ritenendoli responsabili dei reati soprarichiamati, aggravati dalla circostanza di avere agevolato l’associazione camorristica facente capo ai fratelli Domenico e Salvatore BELFORTE.

In particolare sono stati posti sotto sequestro i sottonotati beni:
Nr. 18 unità immobiliari per un valore di euro 349.930,00;
Nr. 18 terreni agricoli per un valore stimato pari ad euro 96.170,00;
Nr. 06 terreni edifìcabili per un valore stimato pari ad euro 1.169.700,00;
Nr. 11 auto e moto veicoli per un valore stimato pari ad euro 32.600,00;
Nr. 02 quote societarie per un valore stimato pari ad euro 42.500,00;
Numerosi rapporti finanziari in corso di quantificazione.

Per un valore complessivo pari ad euro                       1.690.900,00.

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