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MARZANO APPIO – Scuola elementare: il “giallo” del progetti “fotocopia”. La commissione non vede. Però “aggiudica”.

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MARZANO APPIO – Scuola elementare: sembra esserci il “giallo” dei progetti fotocopia, chiaramente potrebbe essere un “ingenuo dettaglio” che la commissione di gara – l’ottima ed efficientissima commissione di gara – non ha nemmeno visto. Così come non lo hanno notato le tre ditte che sono cadute nella stessa “trappola”. Eppure non sembra essere una cosa da niente. Si tratta di sicurezza. Infatti, se si guarda il cronoprogramma presentato dalle prime tre ditte classificate (Nej Donadio da Pratella; Feroce Emilio da Caianello; Europa2002 da Presenzano) nella cristallina gara per l’aggiudicazione dei lavori, si nota subito che la voce sicurezza si interrompe quasi a metà, non coprendo tutto il periodo dell’intervento. I progetti delle prime tre ditte manifestano tutte lo stesso identico errore: la linea della sicurezza si interrompe a metà. Ma la cosa più “simpatica” è che lo stesso identico errore è presente anche nel progetto originale esposto dal comune per la gara. Quindi, ricapitolando, il progetto del comune di Marzano Appio – guidato dal sindaco Eugenio Ferrucci – e quello delle prime tre ditte classificate portano lo stesso identico errore. Quasi un carattere distintivo, un segno particolare. Pare quasi che tutti abbiano attinto dalla stessa “fonte”. Come se una “mano santa” avesse “donato” a tutti lo stesso progetto. Incredibile!
Ma come avrà fatto la meravigliosa commissione di gara (composta dal magico trio Avella, Carlone e Morrone) a non rendersi conto di una cosa del genere? Un errore simile (omettere la sicurezza per buona parte dei lavori) non dovrebbe essere un motivo di esclusione dalla gara? O comunque non dovrebbe determinare una grave penalità per la ditta che lo commette?
Insomma tutto potrebbe spingere a concludere (ma è solo una ipotesi suggerita dai soliti maligni) che quel progetto non sarebbe stato guardato con la dovuta attenzione, né dalle prime tre ditte partecipanti, né dalla stessa commissione di gara. Quasi a dimnostrare che i “giochi” erano in ogni caso già fatti a prescindere da quello che effittavamente contenevasno gli atti prodotti dalle imprese. Certamente questa “singolare” coincidenza non sfuggirà all’attenzione della Procura che ha già acquisito gli atti della gara in questione.

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2 commenti

  1. Fiducia nell’operato della guardia di finanza che da anni opera controlli sistematici sulle gare d’appalto e sulle procedure di gara. La speranza dei tanti tecnici e delle tante imprese danneggiate é che si possa mettere la parola fine all’eccentreismo di potere delle commissioni giudicatrici,nella maggior parte “indirizzate, e al monopolismo di pochi. Questo sara’ sicuramente difficile perche’ dove girano tanti soldi ci sono grandi interessi soprattutto politici. Ogni gara venduta dev’essere un totale fallimento non solo per la politica locale ma soprattutto per i cittadini i quali,per plurimi motivi,non si vedrebbero realizzare in toto le opere . L’Europa i finanziamenti li manda ma non puo’ di certo rimandare due volte il finanziamento per una singola opera! Con questo la speranza é che che ci siano maggior controlli,che vengano affidati incarichi ed appalti che a chi davvero meritevole e che gli enti,commissioni,aziende,politici e tecnici danneggiatori ne paghino le conseguenze.

  2. Ma per caso la fonte del progetto fac-simile sarebbe sempre il famigerato ing.Conte?e se cosi fosse che collegamenti avrebbe questo con i progettisti delle imprese?