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CANCELLO ED ARNONE – Comune, dipendenti senza stipendio: mancano 4 mensilità

Cancello ed Arnone, Municipio

CANCELLO ED ARNONE – A pochi giorni dal Natale, i dipendenti del Comune di Cancello ed Arnone, oltre a fare i conti con la stringente crisi economica che dei dipendenti pubblici ne ha fatto i “nuovi poveri”, devono purtroppo continuare ad impegnare fervidamente la loro immaginazione, nel tentativo di intuire un percorso risolutivo per il mancato pagamento delle spettanze stipendiali di Ottobre, Novembre e a breve anche di Dicembre e Tredicesima mensilità.
I problemi economici dovuti al mancato pagamento degli stipendi, accompagnati da un senso di esasperazione, sono vissuti da quasi tutti i dipendenti. C’è chi deve pagare le rate mutuo, le bollette, le spese di prima necessità, onorare gli impegni, ma soprattutto sopravvivere! Dove sono gli amministratori?
Dov’è l’assessore con delega alle finanze? Si suppone che per mera deontologia professionale, i nostri amministratori sappiano bene che privare gli onesti lavoratori del compenso mensile è eticamente scorretto giacché si va a ledere la dignità non solo lavorativa ma altresì umana! Ancora più grottesco è il fatto che a tutt’oggi è pressappoco impossibile discorrere di codesto increscioso problema con l’ufficio preposto, visto che a quei pochi impiegati che hanno il coraggio di chiedere delucidazioni in merito viene taciuto il diritto a ricevere chiarimenti circa l’insolita defezione. Ecco che sulla faccenda cala non un sipario, bensì una greve cortina pervasa da un misto di oscura ed ineffabile consapevolezza. La soluzione potrebbe essere a portata di mano: basterebbe infatti esaminare la struttura organizzativa dell’Ente. L’organico comunale mostra una sfacciata permanenza di uno Staff da Primo Ministro della prima repubblica, formato da dipendenti comunali (ai quali viene corrisposto oltre allo stipendio un’altra indennità pari ad € 650,00 mensili) pagati quasi due volte, nonché doppioni di figure professionali (si annoverano ben due Comandanti dei VV.UU e due settori tecnici con due responsabili) e – rigorosamente fuori organico – ragionieri dei quali si disconosce il titolo amministrativo legittimante la loro prestazione lavorativa, centralinisti ed altre figure. In questa frenetica ridda di figure in cerchio, chi trae svantaggio sono soprattutto quei dipendenti che, legittimati a tali ruoli, sono posti giocoforza in ozio forzato. Ma la Corte dei Conti non ha da poco censurato lo sforamento del limite della spesa del personale??
È bastevole per porre rimedio ai rilievi della Corte, l’unico intervento sinora posto in essere dal Comune relativo all’autista, presente dal 2013 presso il Comune di Cancello ed Arnone e ritornato presso la Provincia di Napoli, ente di provenienza? Si aggiunga che l’ente non è dotato di autovettura istituzionale ed il Sindaco pare abbia sostenuto che tale prestazione fosse avvenuta a costo zero per il Comune, ma questa è tutta un’altra storia, visto che il Comune è tenuto a rimborsare alla provincia le relative spettanze stipendiali. Se poi per il mancato pagamento degli stipendi si è magnanimamente disposto per la “tessera del pane” ci si chiede cosa si disporrà per il mancato pagamento di ben due anni di contributi previdenziali ? E va detto che i mancati versamenti attengono non solo le quote a carico dell’ente ma anche quelle puntualmente trattenute in busta paga ai dipendenti. Che fine hanno fatto le somme trattenute a tale titolo? Cosa ci attende? Come sarà il natale per le famiglie dei dipendenti comunali? E soprattutto, quali scenari si preparano per il nuovo anno? È appena il caso di ricordare che tutte le articolazioni della vita politica e democratica sono solamente sovrastrutture necessarie con un unico scopo: “governare”, “gestire” la cosa pubblica con un unico obiettivo: l’interesse comune, il bene di ogni cittadino, di tutti i cittadini.
Egregi Amministratori, nulla di personale, ma da CITTADINO DEMOCRATICO sono sempre più arrabbiato e stufo di pagare gli errori di chi invece avrebbe l’obbligo, assunto liberamente, di rendermi la vita più vivibile, in tutti i sensi! (La RSU CISL –  Enzo De Chiara)

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