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ROCCAROMANA – Iva sulla Tarsu, Lombardo ‘inchioda’ il sindaco De Simone

ROCCAROMANA – Continua la dura battaglia intrapresa da due anni dal gruppo di minoranza del Comune di Roccaromana circa l’illegittima applicazione dell’IVA sulla Tassa Rifiuti Solidi Urbani contro la posizione della maggioranza che  fa pagare ai cittadini-utenti l’IVA fatturata dalla Ditta che svolge il servizio N.U. Molti i cittadini che hanno avanzato richiesta di rimborso ritenendo illegittimo e penalizzante pagare un costo non dovuto ma imposto dalla giunta De Simone.  Per seguire da vicino l’evolversi della problematica abbiamo rivolto alcune domande a Maria Rosa Lombardo, capogruppo di minoranza, che sostiene la propria tesi, convinta che si stia perpetrando un vero e proprio abuso ai danni dei cittadini. Consigliere, sappiamo che una nota del Sindaco comunica che     è stata respinta la richiesta di rimborso IVA sulla TARSU. Battaglia Persa?
Tutt’altro. Piuttosto rinvigorita. La nota non aggiunge nulla di nuovo anzi , pervicacemente, continua a penalizzare i cittadini computando a loro carico l’IVA fatturata dalla ditta che svolge il servizio N.U.
Ma non deve essere così?
No. A parte quanto ribadito dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 238/2009 circa la natura tributaria della TARSU, esiste una specifica legge che permette ai Comuni di chiedere al M. I. il rimborso dell’IVA pagata sui servizi non commerciali affidati a soggetti esterni all’amministrazione e per i quali è prevista una tariffa a carico degli utenti. Appunto la N.U. Ma soprattutto va chiarito che tale rimborso è volto esclusivamente al contenimento delle tariffe. A Roccaromana succede invece che l’amministrazione comunale fa pagare l’IVA ai cittadini ma poi certifica al Ministero di averne sostenuto il costo e percepisce il rimborso! Tutto ciò non è né moralmente, né contabilmente né politicamente corretto.
Se ho capito bene il Comune certifica al Ministero una spesa che non sostiene ed incassa il   rimborso? Ma come è possibile?
E’ talmente possibile che avviene,  spregiudicatamente! L’averlo reso pubblico ha provocato un manifesto del Sindaco, nel quale  rende noto anche la denuncia a mio carico all’Autorità Giudiziaria. Le mie non sono né congetture né opinioni. Quanto affermo scaturisce da semplice lettura degli atti contabili del Comune. Con il mio gruppo siamo fortemente convinti, che almeno dal 2009 non si è seguito il giusto procedimento, generando, di anno in anno, varie casistiche anche in contrasto tra loro. Si va ad esempio dalla mancata copertura  al 100% del costo del servizio del 2009,  ad uno strano accertamento delle superfici su tutto il territorio comunale. Accertamento usato come un elastico.
Noi chiediamo semplicemente di pagare il dovuto, il giusto e perché ciò possa avvenire abbiamo chiesto più volte, anche in sedute Consiliari, di rivedere serenamente e senza presupposti mentali, l’intero procedimento di calcolo dei costi e conseguente determinazione della tassa. Purtroppo fino ad oggi senza risultato.

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