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ALIFE – Caso Don Ovidio, la “retromarcia” di Zoccolillo: pranza con i “ribelli” di Totari e poi li rinnega

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ALIFE – Prima pranza con i “ribelli” di Totari, poi rinnega Don Ovidio per non perdere alcuni piccoli “privilegi”. Potrebbe essere questa la chiave di lettura per capire meglio il repentino “pentimento” della rappresentante del Movimento e Centro per la vita “Santa Gianna Beretta Molla”.
Il caso Don Ovidio incomincia a mostrare, anche, il vero volto delle persone e l’attitudine a schierarsi sempre con il vincitore, magari tappandosi il naso. Capita così che Angela Zoccolillo, presidente dell’associazione, il giorno dopo la partenza per la Colombia di Don Ovidio, faccia diramare – da Clarus, organo di comunicazione dello stesso vescovo – un comunicato con il quale prende le distanze da tutti coloro che stanno polemizzando sulla vicenda legata alla “cacciata” del parroco colombiano.
Eppure, assicurano ai Totari, Zoccolillo ha pranzato con loro lo scorso primo novembre e avrebbe anche condiviso l’azione dei “rivoltosi” contro il vescovo Di Cerbo, assicurando che la cacciata del parroco era ingiusta.
Cosa sarà accaduto in così poche ore da far cambiare posizione alla Zoccolillo? Ci saranno state “pressioni divine”? Sarà stata la paura di perdere qualche pezzetto di potere terreno? Sarà stato un “sacro ricatto”?
Non è la prima volta, nella storia del cristianesimo che qualcuno viene rinnegato prima del canto del gallo. E considerato il fatto che il cristianesimo è praticato da uomini, non sarà nemmeno l’ultima.

 

 

 

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un commento

  1. Il vescovo in questione farebbe bene ad indossare i panni della povertà, come Cristo e invece di pontificare e godere dei tanti privilegi di casta, andasse a dare aiuto ai poveracci.