PIEDIMONTE MATESE – Comunali, nessun consigliere di minoranza sarà contro Cappello

PIEDIMONTE MATESE – Comunali, il gioco sembra farsi sempre più duro. Mentre il sindaco uscente, Vincenzo Cappello, prosegue dritto per la propria strada nella formazione della lista con la quale tenterà di “dinfendre il titolo”, le opposizioni mostrano sempre più difficoltà.

Nessun consigliere uscente
Quello che appare già certo è che nessuno degli attuali consiglieri comunali di opposizione si ripresenteranno nella prossima competizione elettorale, in liste contrapposte a quella che guiderà Cappello.
Dopo l’uscita progressiva dalla scena politica di Gianni Ferrante, trasferitosi lontano dal Matese per motivi di lavoro, il resto del gruppo è rimasto orfano di una vera guida finendo così “facile preda” dell’azione intelligente e mirata di Cappello.

Il senatore fantasma
Carlo Sarro, che doveva essere il vero faro del centroo destra piedimontese è stato il vero fantasma dellascena politica locale. Difficilmente si ripresenterà alle prossime elezioni comunali. Il pericolo di una nuova sconfitta apapre troppo forte.

L’azione del centro destra
il centro destra punterebbe tutto su Daniele Ferucci, il medico già nominato dalla regione nella deputazione del Consorzio di Bonifica Sannio Alifano e già consulente dell’Asl. Ferrucci è anche il cognato di Emilio Filetti, da pochi mesi, dirigenti del distretto sanitario di Piedimonte Matese. Tuttavia la candidatgura di Ferrucci, al momento, non appare tale da “spaventare” Vincenzo Cappello. Per questa ragione il partito starebbe facendo pressioni sul senatore Carlo Sarro affinchè guidi una lista di cetnro destra. Il senatore, tuttavia, non sembra particolarmente entuasiasta di tale richiesta.  Nella probabile lista che guiderà Ferrucci entrerebbero anche Antonio De Rosa, Domenico Santopadre, Liberato Scarpato, Ivan Langelotti, Pasquale Florio, Josef Campopiano e Francesco Ferrucci (marito della preside Clotilde Riccitelli), Antonio Crispino, Antonio Consola (già assessore nell’epoca Sarro).  Intanto il PdL ha trasferito la propria sede  da Piazza Roma “unificandosi” con i promotori della Libertà in piazza Cappello.