PIANA DI MONTE VERNA – La Regina dei campi torna nel suo eremo

PIANA DI MONTE VERNA (di Nunzia Cecere) – Un clima di fede e di gioia si è respirato eri mattina a Piana di Monte Verna.  Come già preannunciato, alle ore 10,00, partendo dalla chiesa principale, la statua di S. Maria a Marciano è stata riaccompagnata nella sua chiesa-eremo dopo aver “soggiornato” in paese per la festività dell’ 8 settembre. In questa occasione la Vergine è stata posta su di un carro appositamente allestito dagli agricoltori pianesi, circondata da nastri e fiori; un corteo di trattori ha scortato la Madonna lungo tutto il tragitto rallegrato anche dalla presenza di palloncini fatti poi volare dai bambini al momento dell’ingresso della statua in chiesa. Per darLe poi un ulteriore benvenuto, la CIA( Confederazione Italiana Agricoltori) ha posto anche uno striscione di benvenuto. La Messa solenne, officiata dal parroco Don Giulio Farina è stata accompagnata dai canti di ben 4 cori presenti sul territorio pianese: “I piccoli cantori dell’Immacolata”, la Corale “Spirito Santo”, la Schola Cantorum e la neonata corale tutta al femminile. Durante l’omelia il parroco ha ringraziato anzitutto i tanti fedeli presenti, i cantori, la Congrega dell’Immacolata, gli accollatori e gli agricoltori pianesi; ha voluto poi sottolineare il legame millenario tra la S. Maria a Marciano e la comunità pianese e soprattutto tra la Vergine ed il mondo dell’agricoltura: Essa infatti è ritenuta la Regina dei Campi, la “Massaia” . A Lei da secoli ricorrono gli agricoltori pianesi per invocare pioggia in caso di siccità e placare la forza della natura in caso contrario. Dalle cronache riportate da scrupolosi parroci nei Registri Parrocchiali di Piana (tra i più antichi dell’intera Diocesi Alife-Caiazzo) si apprende infatti che la Statua della Madonna era portata in processione penitenziale non solo l’8 Settembre ma anche in caso di eccessiva siccità che rischiava di distruggere i raccolti ed i seminati. Puntualmente le invocazioni erano ascoltate ed esaudite. Oggi dunque un altro giorno di festa per la comunità pianese che festeggia la sua Regina al suo rientro nella stupenda chiesa trecentesca.