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VAIRANO PATENORA – Politica al servizio della famiglia, Robbio smaschera gli “affarucci” di Picozzi

VAIRANO PATENORA –  La politica e l’amministrazione di un comune si trasformano, troppo spesso, in uno strumento per gestire affarucci familiari o allargati, al massimo, ai parenti. Il sindaco di Vairano Patenora, Giovanni Robbio, ha avuto, l’altra sera, durante il consiglio comunale, il coraggio di portare alla luce certi attegiamenti e certi “costumi”. Robbio – con un colpo solo – ha messo a nudo una serie di debolezze di certi personaggi che quando non trovano più terreno fertile sul quale far crescere i propri affari, allora incominciano a parlare di “interesse del paese”, di legalità, trasparenza e tante altre belle parole. Durante l’ultimo consiglio comunale, nel quale Robbio ha sventato l’attacco delle minoranza, il primo cittadino ha fatto denunce forti che hanno messo in luce la pochezza politica di tanti, nuovi e vecchi. Particolarmente duro, il sindaco, contro l’ex assessore Pasquale Picozzi che – precisa il sindaco – è stato al suo posto fin quando gli affari di famiglia sono andati bene. “Mi aspettavo un documento di sfiducia che si basasse su questioni politi-che, reali e serie; un documento che spiegasse ai cittadini perché a pochi mesi dalle elezioni per “il loro bene” fosse necessario far amministrare il paese ad un commissario prefettizio, nonostante i suoi costi sia in termini economici che po-litici.  Invece mi sono trovato davanti solamente una delirante lettera, offensiva e qualunquistica, che ha come presupposti affermazioni gratuite. Nessun ri-ferimento a scelte politiche e/o amministrative non condivise, ma solo ed esclusivamente astio personale. Tale documento mi ha profondamente offeso come uomo, come profes-sionista e come amministratore; per anni ho dedicato a questo paese tempo che ho sottratto alla mia famiglia e al mio lavoro, mi sono assunto responsabili-tà nell’interesse dei cittadini, ho amministrato secondo principi morali radicati nella mia fede cristiana, ho gestito i soldi dei cittadini con responsabilità; ed ora mi si fa passare come un “cenciaro” qualsiasi che si appaga col sedere su queste poltrone.  La maggioranza amministrativa rappresentata dalla lista “LeAli” non ha più i numeri perché ha avuto delle defezioni, le cause delle quali forse non sono state mai state spiegate con onestà e trasparenza; è pertanto “etica-mente” corretto che se ne parli in questa occasione in modo che i cittadini sappiano. Forse i consiglieri del neonato gruppo del PDL speravano che già allora il consigliere Picozzi si associasse a loro, ma non è stato così, perché hanno sbagliato la tempistica. Infatti all’epoca lui era fedele a questa Amministrazione perchè la moglie faceva il vigile urbano, perchè il progetto per Sant’Agostino era stato affidato al fratello del datore di lavoro della moglie (al consorzio di bonifica) e perché c’era l’appalto da espletare per quei lavori. E’ passato poi sull’altra sponda solo in un secondo momento, come lui stesso ha dichiarato in un precedente consiglio, perché aveva molto a cuore l’appalto e i lavori per Sant’Agostino; e per la verità anche la gara per la gestione del cimitero. Ecco perché siamo arrivati a questo punto, ecco perché la maggioranza non ha più i numeri. E’ evidente agli occhi di tutti che oggi non stiamo parlando di una crisi politica o programmatica, ma stiamo parlando solo ed esclusiva-mente di una crisi di uomini, i quali si permettono di accusare il sindaco di egoi-smo, di opportunismo, di delirio di onnipotenza, ecc. senza avere  il coraggio di guardarsi allo specchio per chiedersi se sono nelle condizioni di scagliare la prima pietra”. Tutto scritto nel documento che il sindaco ha allegato agli atti dell’ultimo consiglio comunale.

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un commento

  1. Vairanese preoccupato

    Siamo arrivati proprio alla frutta il “prete” Robbio che vuole fare la morale agli altri ma pensi per se. Per Picozzi lo si conosce bene quindi niente di nuovo ma è strano perchè a me risulta che sia uscito dalla maggioranza quando i vigilini erano già stati rimossi da diversi mesi – a sentire qualcuno per aver leso la maestà del sindaco e del vice sindaco appioppandogli delle multe o provandoci- ma perchè non riportate che alle accuse ha risposto dichiarandosi pronto a riferire il nome di colui che il “prete” aveva inviato a casa dei candidati al concorso per vigilini la sera prima della prova scritta.
    E il “prete” perchè non ha detto che interessi ha lui e la sua maggioranza sul PUC che rappresenta solo un sacco edilizio senza alcuna prospettiva per i vairanesi se non per i pochi che hanno terreni che ricadono in zona edificabile, nelle imprese edili che hanno appoggiato il sindaco alle provinciali e che si preparano a costruire altri mostri edilizi, e per i tecnici vicini all’amministrazione ? o della insistenza e caparbietà nel concedere allo scempio la Cava ai Praticiello, sfumata solo per il fallimento della società di questi? o della concessione in sanatoria allo zio del suo assessore prediletto Zanfagna, dove sono stati fittati i locali per gli uffici dell’ex ospedaletto e dove è stato messo un laboratorio privato, sempre in fitto – ma non doveva essere una sanatoria parziale necessaria solo per la ASL , mah-? o dica tutto quello che è stato fatto negli oramai cinque anni di amministrazione?
    E’ proprio la storia che si ripete del bue che chiama cornuto l’asino.