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PIEDIMONTE MATESE – LEGALITA’, IL GIUDICE SIRIGNANO: “STATE IN GUARDIA PERCHE’ NELLE ZONE TRANQUILLE PROLIFERA LA CAMORRA”.

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PIEDIMONTE MATESE – (di Giovanna Arco) – “State attenti che nelle zone tranquille la camorra trova terreno fertile e prolifera”. Sono queste le parole che hanno fatto sussultare l’auditorium comunale di Piedimonte Matese, stracolmo di persone, fr acui tanti politici e amministratori. La voce era quella del giudice Sirignano, da sempr eimpeganto nelal lotta contro la criminalità organizzata e che,. quindi, ben conosce certi meccanismi che si inenscano nella gestione della cosa pubblica, tali da permettere ad imprese colluse di curare i propri interessi.
Si è svolto infatti il convegno “Contrasto alla criminalità organizzata, economica e ambientale”, organizzato dall’Istituto Comprensivo “Giovanni Falcone” di Piedimonte Matese. La kermesse ha visto la presenza di numerose Autorità militari e civili: dal Generale di Divisione della Guardia di Finanza Fabrizio Lisi al Questore di Caserta Giuseppe Gualtieri; dal Giudice Antimafia Cesare Sirignano al vice Comandante Provinciale del Corpo Forestale dello Stato Scudieri. Prima dell’ apertura dei lavori sono stati proiettati dei filmati sulla legalità realizzati dagli scolari. Durante la convention sono stati ricordati tutti i risultati di servizio e   colpi assestati alla criminalità. Tra i convenuti è stato il Questore Gualtieri ad aprire i lavori che ha ampiamente ‘estrinsecato’ il significato della parola legalità soffermandosi sui crimini e rivolgendosi al pubblico in Sala ha ribadito più volte di collaborare perchè solo così la mafia e la camorra possono essere sconfitte. Un ottima palestra di legalità per gli alunni e studenti presenti. La parola poi è passata al Giudice Sirignano che, dopo aver largamente dettagliato sulla legalità, rivolgendosi alle docenti, ha precisato che gli studenti si devono impegnare ma le insegnati hanno il dovere di guidarli perché loro saranno la società del domani. Il Matese è una zona tranquilla- ha proseguito Sirignano- ma non bisogna abbassare la guardia poiché la camorra mette le radici proprio nelle zone tranquille. La chiusura è stata affidata al Generale Lisi che, come nel suo stile, ha ringraziato la cittadinanza di Piedimonte per l’accoglienza fatta. Rivolgendosi agli studenti ha parlato di contraffazione e di evasione fiscale. “Cosi come va denunciato il vicino di casa che fa degli schiamazzi cosi deve essere denunciato anche l’evasore fiscale”. Ha raccomandato ai giovani di perseguire la strada dello studio e quindi della cultura, unica a poter garantire, insieme alla Costituzione, un lavoro ed un futuro.
L’intervento del Generale poi si è incentrato sul rispetto delle regole: ” Le regole ci sono e vanno rispettate e, ove manchino, i cittadini hanno il diritto-dovere di pretenderle per evitare un impoverimento generale. La lotta alla criminalità organizzata si fa con i fatti se si vuole rendere la società sempre più pulita e presentabile.” Lisi ha anche affermato come “legalità significa anche rispettare l’altra persona. Se prevale la criminalità – ha ribadito – vuol dire che la parte sana soccombe, per cui è necessario conoscere i limiti che non bisogna superare e lottare ogni giorno per la legalità.” Ricordando l’esperienza all’Interpol è anche intervenuto sulla percezione sociale del reato di riciclaggio. Su questo reato ha spaziato molto:
“Come è noto il reato di riciclaggio è stato introdotto nel nostro ordinamento nel 1978 come “risposta” all’allarme sociale generato da reati quali “rapina aggravata, estorsione aggravata o sequestro di persona a scopo di estorsione”. Nel 1990 si estendevano i reati presupposti di riciclaggio ai “delitti concernenti la produzione o il traffico di sostanze stupefacenti o psicotrope”. Infine nel 1993 con la ratifica da parte dell’Italia della “Convenzione sul riciclaggio” veniva ampliato il numero dei “reati presupposti” a cui si applica il reato di riciclaggio (e ricettazione) a tutti i delitti non colposi. Tutto ciò ha portato alla percezione sociale che il riciclaggio fosse un reato collegato esclusivamente a fenomeni criminale e mafiosi mentre questo- ha sottolineato Lisi- è vero fino a un certo punto. Infatti le indagini rivelano che spesso il riciclaggio è un classico “white collar crime cioè un reato commesso non da criminali ma da “colletti bianchi” -ha concluso l’Ufficiale delle fiamme gialle.
In Sala erano presenti il Sindaco di Sant’Angelo d’Alife Vittorio Folco, l’Assessore Marcellino Iannotta, il Consigliere Daniele Ferrucci, il Consigliere del Consorzio di Bonifica Sannio Alifano Raffaele Ferraiuolo, il Maresciallo Michele Patriarca per i Carabinieri, il Capitano Silvia Sonzogni per la Guardia di Finanza ed il luogotenente Vincenzo De Luca accompagnato dal Maresciallo Funaro, il Maresciallo Nicola Passarella per il Corpo Forestale, l’Ispettore Munno per la Polizia Stradale di Caianello, il Capo servizio dei Vigili del Fuoco Iannotta.   L’introduzione alla convetion è stata stilata e curata dal Preside prof. Giuseppe Castrillo, affiancato dalla docente Giovanna Del Vecchio, dal Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco Falbo, dalla funzionaria Guarino del Provvidorato agli Studi di Caserta e dal Preside Ginocchio. Non ha fatto mancare i suoi saluti il Sindaco di Piedimonte Vincenzo Cappello: “Sono onorato della presenza del Generale Lisi e di tutte le autorità presenti. Un grazie anche agli organizzatori dell’evento che portano in alto il nome di Piedimonte Matese”.

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5 commenti

  1. Orlando Furioso

    Ero presente! Veramente una riuscitissima manifestazione. Complimente agli organizzatori e collaboratori

  2. Grazie dell’avviso e’ una notizi che si conosce da tato tempo.Adesso che si siamo capi e’ collo ci dobbiamo stare accorti.

  3. Ci possono essere infiltrazioni mafiose? Noooo…..davverooooo? Veramente l’ing. Macchione, assunto da chi ha portato i saluti su base fisuciaria ci aveva già pensato ad avvisarci molto bene, con una condanna a 4 anni e 2 mesi per fiancheggiamento alla camorra. Ci hanno avvisati bene anche le rivelazioni di Antonio Iovine, che dice di aver incontrato il Macchione e suo cugino Ing. Terreri, attuale ingegnere capo presso l’ufficio tecnco del comune di Piedimonte proprio mentre lo stesso Iovine si trovava nello stato di latitanza.
    Comune grazie, Dott. Sirignano, un avviso in più non fa mai male, soprattutto se viene da un grande servitore dello Stato, anche se qualche arresto e qualche annetto di galera farebbero meglio e darebbero una bella calmata ai veri artefici dell’illegalità. Ma questa forse è solo un’utopia, visto non riesce a cacciare nemmeno i condannati conclamati dagli uffici a rischio corruzione che pur ci sono.

  4. Retttifca. non era riferita al Dott. Sirignano l’ultimo passaggio, che correttamente doveva essere il seguente: “…visto che SI riesce a cacciare…..”. E chiedo scusa.

  5. Strano, da quando hanno messo sotto la lente d’ingrandimento ll’ufficio tecnico, sull’alboonline del comune di piedimonte non compaiono più determine di liquidazione per l’allegra combriccola dell’Ing. Terreri riguardanti R.U.P. e assistenti (badanti) del RUP.
    Ai cittadini di Piedimonte: prendete la buona abitudine di leggere l’albo. Basta scrivere su google “nuovo albo online piedimonte matese). Li si possono leggere i compensi e i relativi beneficiari (sempre gli stessi) e state certi che sono quelli più “amati” dell’endourage del sindaco e dello stesso Terreri. Ci sono nomi, cognomi (inclusi condannati in via definitiva) e relative somme percepite, e se ci vedete trovate qualcosa di storto rivolgetevi alla Guardia di Finanza e contestualmente pubblicatelo come commento sui media locali. Fategli sapere che esistete e che non siete gli stronzi che credono loro. Più gli farete sentire la vostra presenza e più si sveglieranno la notte piangendo come neonati.

    Baci e abbracci alla maggioranza e all’ufficio Tecnico, con tutto l’amore che ho.