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CASERTA – Le elezioni per il rinnovo del consiglio regionale “risvegliano” anche “gli invisibili” della politica. Così, in vista della sfida prevista per la prossima primavera anche importanti figure politiche, per anni rimaste lontane dal territorio e attente solo alle “dinamiche romane”, si ripresentano puntuali per “ricordare” a tutti: ci sono anche io. Carlo Sarro, fresco commissario provinciale, potrebbe essere un ottimo esempio.
Ma l’onorevole Sarro potrebbe anche finire nei libri di storia per aver centrato un record difficilmente eguagliabile: riuscire a non essere eletto nella sua Piedimonte Matese, nonostante il sostegno di Nicola Cosentino, alla carica di sindaco e centrare, invece l’elezione al Senato. Cose che possono accadere solo quando si toglie potere di “selezione” al popolo utilizzando il famoso sistema elettorale, giustamente, soprannominato Porcellum. Forse per questa ragione, più volte, lo stesso Sarro ad alcuni amici che lo invitavano ad essere più presente sul territorio avrebbe confidato: tanto io vengo eletto a Roma.
Nei giorni scorsi, proprio su iniziativa di Sarro è nata la consulta dei Sindaci di Forza Italia in Terra di Lavoro. Hanno partecipato all’incontro i sindaci Del Gaudio, Antropoli, De Lucia, De Angelis, Castellano, Santoro, Piscitelli, Di Costanzo, Perrone, Delli Paoli, Lavornia, Carusone, Imperadore, Di Salvo, Maccarelli, Diana, Galluccio, Cusano, Cusano, Pascarella, Raccio, Montoro e Prato, che parteciperanno d’ora in poi alla Consulta di cui è responsabile il sindaco di Caserta Del Gaudio, quale fascia tricolore della città capoluogo della provincia.
La Consulta avrà compiti consultivi e su alcuni punti decisionali ridando responsabilità di vertice e di guida politica alla leadership naturale che verrà decisa dal basso, e nella prossima fase elettorale di rinnovo del consiglio e del governo regionale. Dovrà individuare temi con effetti e ricadute sui cittadini in una stagione di massima distanza loro rispetto alla politica, chiedendo a tutti i sindaci un contributo concreto e fattivo.
Agricoltura, ambiente e terra dei fuochi con conseguenze negative sul tessuto produttivo agricolo a livello provinciale. Partito deve tornare a parlare di questi temi e riallacciare dialogo con la gente orientatasi verso altre proposte politiche che, però, anche se demagogicamente, hanno avuto la capacità di parlare di problematiche che hanno un’aderenza con il comune sentire dei cittadini.
Insomma, come spesso accade in politica, le intenzioni sono bellissime e gli obiettivi nobili. I fatti poi, quasi sempre, non riescono a centrare gli obiettivi proclamati. Serve solo tempo per capire il destino dell’iniziativa di Sarro.
