CASTEL VOLTURNO – Nella prima mattinata, la Squadra Mobile di Caserta e la Sezione distaccata di Casal di Principe, ad epilogo di una attività investigativa coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, Procuratore Aggiunto Giuseppe Borrelli e Sostituto Procuratore Alessandro D’Alessio, hanno eseguito un provvedimento di fermo nei confronti di tre affiliati al clan dei Casalesi, fazione Bidognetti, egemone a Castel Volturno e sul litorale domitio. I tre arrestati sono gravemente indiziati di tentata estorsione, tentato danneggiamento, detenzione e porto illegale di materiale esplosivo, delitti aggravati dalla metodologia mafiosa e dal fine di agevolare il clan dei Casalesi. Il provvedimento restrittivo è frutto di incalzanti indagini, anche tecniche, che in poche settimane hanno permesso di neutralizzare un pericoloso gruppo criminale responsabile di un tentativo di estorsione posto in essere nei confronti del titolare di un cantiere per il rimessaggio di imbarcazioni di Castel Volturno, vittima, il 20 luglio scorso, di un attentato realizzato con il lancio di materiale esplosivo, tramite un rudimentale mortaio, contro la struttura dallo stesso gestita. L’adozione della misura pre-cautelare d’urgenza del fermo da parte del Sostituto Procuratore D’Alessio è stata imposta dalla spiccata pericolosità manifestata dagli indagati, evidentemente coinvolti in capillari attività estorsive sul territorio, per conto dell’organizzazione camorrista di appartenenza, attesa la coincidenza con la canonica scadenza di ferragosto, periodo in cui tradizionalmente gli emissari dei clan esigono il pagamento del “pizzo”.
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