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PIETRAVAIRANO – Azienda Rascato, nuovo sequestro disposto dal giudice

PIETRAVAIRANO – Il giudice per le indagini preliminari emette un nuovo ordine di seuqestro contro l’azienda agricola Rascato. Preso potrebbe esserci nuovi importanti sviluppi. Nei prossimi giorni scatteranno ulteriori indagini da parte dei carabinieri della stazione di Pietramelara.  Lo scempio venuto alla luce nell’azienda agricola Rascato pone pesanti interrogativi  su una serie di aspetti che ruotano intorno al mondo dell’agricoltura e più specificatamente dell’allevamento in genere. Purtroppo il cimitero scoperto dai carabinieri della stazione di Pietramelara  non è un caso isolato. Per produrre reddito le imprese agricole hanno bisogno di grandi numeri che spesso non riescono a garantire adeguato guadagno alle imprese e ai agli addetti. Così si rompe quel rapporto di rispetto e di amore fra l’uomo e la natura; così finisce che quello stesso terreno fertile che dovrebbe essere la risorsa più importante per qualsiasi azienda agricola, viene trasformato in una discarica. Con assoluta facilità e indifferenza.  Così, senza esitazione, vengono frantumate e sepolte nel terreno lastre di pericolose eternit, lasciate cisterne piene di acido gocciolare sulla nuda terra, vengono abbandonati vecchi penumatici nei campi e, tutt’intorno prosperano cumuli di rifiuti. Gli animali dai quali l’azienda trae i profitti diventano simili a scatole o a qualsiasi altro attrezzo. Del resto il degrado e l’abbandono che circondano, molto spesso, le strututre produttive agricole, rendono ben chiara l’idea  del distacco che si è creato fra uomo e terra, quella stessa terra che dovrebbe garantirgli reddito. Nell’occhio del ciclone finisce una delle aziende più importanti dell’intera regione: la Rascato che produce latte di alta qualità. In azione, per l’intera giornata di ieri i carabinieri al comando del maresciallo Pasquale Mariano, in collaborazione con gli specialisti del Noe e le guardia zoofile dell’Empa.  Sotto squestro sono finiti 3milioni di metri quadrati di terreno (circa 390 ettari). Dovranno essere tutti scavati per capire l’entità della discarica realizzata all’interno della struttura produttiva. Le forze dell’ordine, ieri, hanno scavato per l’intera giornata realizzando delle biche campione su un’area vasta 200mila metri quadrati di terreno (circa 20 ettari

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