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CASERTA – Automatismi giuridici, la legalizzazione di Usura e Inquinamento. Eccoci giunti alla quinta puntata di “Avidi & Impavidi”. Si parla di automatismi legislativi ingannevoli che legittimano fenomeni come Usura e Inquinamento. Piuttosto che sanzionare il comportamento illecito e predisporre dinamiche correttive il legislatore apre varchi di impunità sufficientemente ampi da ospitare attività irregolari regolarizzandole opportunamente nello spazio e nel tempo. In questo modo si “legalizza” l’inquinamento a monte, senza approfondire prospettive di bonifica e, soprattutto, senza porre veti rigorosi. Tra Renzi e Monti è emerso solo sconsideratezza alla massima potenza. Monti ha scaricato la responsabilità della gestione dei terreni contaminati alle Regioni; Renzi, col decreto Ambiente ha definitivamente abolito l’onere del risanamento e ha legittimato in qualche modo gli sversamenti territoriali e marittimi con strumentali innalzamenti di soglie tollerate. Grazie agli automatismi legali, ovvero attivazioni giuridiche di soglie di riferimento a partire dalle quali una condotta illecita può effettivamente ritenersi tale, vengono innalzati continuamente i livelli tollerati di contaminazione del territorio e di tassi di interesse sullo scoperto di conto corrente bancario. Con questo giochino perverso e diabolico il sistema riconosce il tasso di usura come quello medio più una certa percentuale. Cosicchè man mano che le banche alzano i tassi medi, quello di usura viene spostato sempre più in alto. Questa pratica è una delle tante dimostrazioni dell’attendibilità della “Teoria dei Giochi” di John Nash, perchè dimostra che tra Finanza, Politica e Legislatori esiste un accordo di base in seguito al quale si procede alla parcellizzazione degli interessi economici di varia natura. E’ legittimo quindi ritenere che il dettame dell’articolo 41 della Costituzione Italiana venga prevalentemente disatteso, diversamente da quanto ritenuto dal professor Benincasa (diritto Finanziario Giurisprudenza- SUN); preso atto di queste marchiane realtà, che senso ha puntare il dito sugli evasori fiscali? Essi sarebbero solo individui riluttanti a finanziare l’attività statale protesa a simili deformazioni e niente altro. Perchè finanziare con tasse e imposte uno Stato che legalizza l’Usura? Diceva bene Leonardo Sciascia quando scriveva “Né con lo Stato, né con le Brigate Rosse”. Difficile stabilire tra i due cosa sia realmente peggiore.