PIEDIMONTE MATESE -Dehors, scatta il sequesto per le strututre che erano “scampate” alla prima “tempesta” giudiziaria che portò al sequestro delle “pedane” dei bar nel centro del paese. L’azione è stata attuata poche ore fa dai carabinieri della compagnia del Matese, su delega della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Inoltre i carabinieri hanno consegnato avvisi di garanzia per il sindaco Vincenzo Cappello, il responsabile dell’ufficio tecnico, Pietro Terreri e il comandante dei vigili urbani, Anna Maria Ferraro, Ferraiuolo Domenico (ex assessore), Maschi Ornella Donatella (funzionaria comunale). Poi ci sono undici commercianti: Filippo Flagiello, Carmine Matera, Giacomo Mozzone, Ferdinando De Felice, Antonio Rubino Canzanella, Rossella Ferrazza, Patrizia Bologna, Oriana Vinciguerra, Domenico Cerchia, Lina Cepparulo, Alessandro Pignoli. Tutto si innesta nel Proc. Pen 6879/11 affidato al o P.M. dott. Guarriello. Caso Dehors, l’inchiesta della Procura continuerebbe per fare piena luce sulla vicenda e l’attenzione degli investigatori sembra concentrarsi su quelle strutture che non sono state inserite nella prima fase dell’inchiesta. Sono circa cinque le pedane che non sono sotto sigilli. Tutte rilasciate con lo stesso regolamento che la Procura ha ritenuto non conforme al punto tale da spingere a sequestrare molte dei Dehors. Nei guai sarebbero finiti anche i titolari e i gestori delle attività commerciali che avrebbero realizzato le pedane su suolo pubblico. L’accusa sembra essere quella di aver violato la normativa edilizia che regola la materia.
Politicanti che stravolgono le Leggi per avere consensi.
Sono contento per quella di piazza Roma, perchè è tamarra e una vera offesa al buon gusto. Ora è il caso che la paghino i signorini che hanno concesso le autorizzazioni: comandante dei vigili, dirigente ufficio tecnino e chi più ne ha più ne metta. Sennò il solo sequestro sarebbe solo una barzelletta. E poi che senso ha togliere la tendina e lasciare tavolini e sedie in modo permanente? Cosa cambia?
Il Sindaco che c’entra? Sono i dirigenti che firmano le autorizzazione e loro la devono hanno le responsabilità di quello che formano. L’unica colpa che ha il sindaco è che non li prende a calci nel c…o e non li sbatte fuori una volta assodato che sono incapaci.
Ma dove l’hanno presa sta comandante, su postal market?
E ora di dire basta a questi quattro prepotenti che a furia di leccate e prepotenze si appropriano della cosa pubblica come se fosse loro. Chi piazza tavolini senza autorizzazioni, chi asfalta strade pubbliche senza permesso e chi fa cose con permessi che lasciano a desiderare. BASTA! Avete capito “basta”? Di voi Piedimonte ne ha le p….e piene.
Per Lucio cara amico i dirigenti fanno quello che gli dice il tuo caro sindaco.
Come in molti altri casi con minacce da vecchia politica nei confronti dei dipendenti.
X “La verità” (chiamiamola cosi). Tu evidentemente sai cose che io non posso conoscere. Parli di minacce a danno di dipendenti, e allora dovresti andare dalla forza pubblica e denunciare “provando” quanto sostieni, prima di dare fiato alla fogna nel tentativo di screditare una delle migliori persone della città come Vincenzo Cappello. La verità è che là sopra fanno tutto quel che c….o gli pare senza che il sindaco nememno sappia niente e non solo i dirigenti, ma soprattutto le quarte file complessate che per soddisfare le loro miserabili esistenze usano il buon nome del sindaco per ergersi a moralisti della min…ia. Perciò, prima di sparlare del Sindaco dandogli del mandante di reati e rasentando a tua volta tu quello di diffamazione, ti consiglio di rivolgere i tuoi interessi soprattutto verso quelli che sul comune non fanno un c…o dalla mattina alla sera protetti dai sindacati.
Lucio per l’ultima parte del tuo commento posso essere d’accordo ma sulla prima ho i mie dubbi
Ti ripeto: se sai qualcosa di losco riferiscila ai carabinieri o se preferisci direttamente in Procura. Non si può additare il sindaco come uno che minaccia i dipendenti per fargli fare quello che vuole lui. Per farlo ci vogliono le prove, altrimenti è DIFFAMAZIONE a mezzo stampa. Io ti consiglierei di scusarti usando una nobile scusa, tipo che ti sei sbagliata/o.
Se fossi al posto del Sindaco avrei già proposto una querela per le tue parole “avventurose”. Piuttosto fai un giro per gli uffici e vedi quanta gente fa i c….i suoi indisturbata, che viola ogni due secondi la legge sulla privacy, che maltratta gli utenti etc etc. Ecco, quello dovresti guardare invece di fare dietrologia spiccia.
L’hai sparata grossa, scusati e amen.
Il fatto che hai dei dubbi è già qualcosa. Un’altro passettino e vedrai che ammetterai che hai offeso una persona perbene gratuitamente.
dovrebbero far togliere anche sedie e tavolini da piazza roma, visto che si rischia l’incolumità dei bambini con quello spazio occupato, macchine in doppia fila e di vigili nemmeno l’ombra.