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RIARDO. Arsenico nelle acque minerali, la Ferrarelle risulta una delle più ricche di arsenico. Peggio fanno solo Acqua Egeria e Acqua Isola Antica

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RIARDO – Arsenico nelle acque minerali che ogni giorno arrivano sulle nostre tavole: la Ferrarelle, secondo uno studio  pubblicato da un sito specializzato –  news.klikkapromo.it –  è quella che contiene il valore più alto di questa sostanza ritenuta molto pericolosa per la salute, se ingerita in valori superiori al consensito. Peggio di Ferrarelle solo il dato relativo all’Acqua Egeria.

Sono state numerose le marche di acque minerali analizzate (clicca qui per vedere il rapporto completo), in alcuni casi il risultato è sorprendente.

Quello dell’Arsenico nelle acque potabili italiane è stato un tema molto caldo, a causa anche degli sforamenti dei limiti in molte città italiane. L’Unione Europea ha imposto un limite di 10 microgrammi per litro (valido sia per le acque minerali che per quelle destinate al consumo umano) sotto il quale l’acqua può considerarsi sicura sia per adulti che per neonati. L’Arsenico è classificato dall’Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro come elemento cancerogeno certo di classe 1, e posto in diretta correlazione con molte patologie oncologiche, e in particolare con il tumore del polmone, della vescica, del rene e della cute. L’assunzione cronica di arsenico, soprattutto attraverso acqua contaminata, è indicata, da una rilevante documentazione scientifica, anche quale responsabile di patologie cardiovascolari, neurologiche, diabete, lesioni cutanee, disturbi respiratori, disturbi della sfera riproduttiva e malattie ematologiche. Una indagine realizzata nell’ambito del progetto Atlante Europeo dell’EuroGeoSurveys Geochemistry Expert Group (pubblicata nel maggio 2010 dalla rivista ‘Le Scienze’) ha permesso di conoscere tutti i dati relativi alla composizione delle acque minerali europee. Nel caso di quelle italiane è stato quindi possibile conoscere tra gli altri, anche il valore per litro del tanto discusso Arsenico. Ecco l’elenco delle principali acque minerali e loro contenuto in Arsenico (ricordando che per tutte le acque minerali italiane prese in esame, in nessuna è stato riscontrato un valore superiore ai 10 microgrammi per litro).

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CLICCA QUI PER VEDERE LA TABELLA COMPLETA CON TUTTI VALORI

 

LA PRECISAZIONE DI FERRARELLE:

In merito ad alcuni dei temi affrontati nell’articolo oggetto di questo articolo, Ferrarelle desidera offrire a tutti i lettori alcune importanti considerazioni. In particolare, in un’acqua minerale l’arsenico, come molti altri elementi naturali presenti in tracce, non ha origine da inquinamento, ma fa parte della facies mineralogica di formazione dell’acqua nel sottosuolo e ne costituisce valore nutrizionale e benefico alla salute, ovviamente se contenuto in quantità appropriate.
Anche l’arsenico, come cromo, manganese, cobalto, per fare esempio di metalli, tossici se ingeriti in quantità esagerata, è un elemento essenziale per la vita, cioè deve essere presente nella dieta. Per questo motivo, questi elementi vengono limitati negli alimenti per non incorrere in assunzioni sproporzionate e quindi pericolose per la salute.
Nelle acque, i tossicologi, considerando le conoscenze mediche di letteratura scientifica e il consumo quotidiano, applicando un fattore di riduzione del rischio di diecimila se non centomila volte, sono giunti a determinare un limite di ampia sicurezza di 10 microgrammi (dieci milionesimi di grammo) per litro di acqua ingerita. Questo limite è stato poi considerato cogente dalle normative mondiali, tra cui quella italiana.
La premessa precedente è per affermare che in acque con arsenico sotto i limiti di legge non sussiste alcun problema per la salute.
Dai controlli effettuati quotidianamente dai laboratori interni (615 al giorno) e periodicamente dagli enti ufficiali, il valore dell’arsenico contenuto nell’acqua Ferrarelle è sempre inferiore sia ai limiti normativi europei di riferimento sulle acque minerali sia al valore raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (10 microgrammi/L), e lo stesso si evince dall’articolo in questione. Questa piccola quantità presente in Ferrarelle è dunque acquisita, come tutte le acque minerali di origine vulcanica, durante il suo percorso sotterraneo di formazione attraverso le rocce vulcaniche e non costituisce quindi indicatore di inquinamento o pericolo, essendo dovuta ad un fenomeno assolutamente naturale.
E’ scientificamente errato e fuorviante pensare che, facendo una comparazione tra varie acque e andando a raffrontare valori al di sotto della limitazione di legge, si abbia una relazione di maggiore sicurezza alimentare.
Tutte le acque minerali, Ferrarelle compresa, sono controllate giornalmente dalle aziende produttrici e assiduamente da ASL, NAS e sottoposte a verifiche ed autorizzazioni del Ministero della Salute, organi autorevoli e massimi a protezione del consumatore che applicano, in questa funzione, normative riconosciute a livello mondiale. Ferrarelle è impegnata ogni giorno per offrire ai propri consumatori la massima trasparenza e l’indiscussa unicità che caratterizza il marchio da 120 anni.

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13 commenti

  1. Andrea De Luca

    Come c’è scritto nell’articolo, l’Unione Europea ha imposto un limite di 10 microgrammi di arsenico per litro sotto il quale l’acqua può considerarsi sicura. La Ferrarelle risulta una delle acque più ricche di arsenico, ma non è stato riscontrato un valore superiore ai 10 microgrammi per litro

  2. Su queste indagini non bisogna mettere in secondo ordine il sospetto su organizzate guerre commerciali e concorrenziali. La Ferrarelle è già stata vittima di queste operazioni quando fu acquisita dai francesi e la rivendettero dopo avergli distrutto tutto il mercato europeo. L’arsenico poi è un elemento chimico naturale presente nelle rocce e nelle montagne. Monte Maggiore, probabilmente, ne è fornito in modo superiore, considerato che alla stessa conclusione giunsero gi americani del consolato di Napoli, analizzando le acque dell’acquedotto napoletano che in buona quantità provengono dai pozzi a sud di Monte Maggiore, Pontelatone-Ruviano, poco distanti dalle sorgenti di Bellona,diga sul Volturno sud.

  3. DALLA REDAZIONE – Doverosa precisazione per De Luca: Come spesso accade nella comunicazione vengono travisati anche concetti basilari. La precisazione di De Luca è del tutto inutile perchè, appare evidente, che i valori di arsenico nelle acque analizzate non potevano superare i limiti imposti dalla legge. Altrimenti erano fuori legge. Così’ come risulta scontata la difesa “dell’acquaiuolo” il quale assicura che la sua acqua “è la più fresca di tutte”- E’ logico che ognuno difende il proprio prodotto. Il nostro servizio di informazione vuole solo consentire ai lettori di capire cosa beve e così di poter scegliere, ad esempio, se portare sulla propria tavola un’acqua con valore di arsernico vicino al massimo consentito dalla legge, oppure un’altra acqua con un valore bassissimo. Tutto qui. Questa si chiama, semplicemente, informazione. Non diffamazione.
    ————————–
    Ecco cosa dice una ricerca dell’Inail sull’Arsenico:
    “Ingerire alte quantità di arsenico può causare la cosiddetta arsenicosi, una malattia che genera disturbi della pelle e cancro ai reni ed alla vescica. La tossicità dell’arsenico dipende dalla sua forma chimica:
    quella organica è potenzialmente meno dannosa di quella inorganica che può causare lo sviluppo di patologie cancerogene. L’arsenico nell’uomo può causare una serie di patologie che includono
    lesioni cutanee (iperpigmentazione, melanosi, cheratosi), problemi all’apparato respiratorio (tosse cronica, respiro corto, bronchite), effetti sul sistema nervoso (neuropatie, disordini neurocomportamentali,
    perdita di memoria, basso quoziente intellettivo, disturbo dell’attenzione, cancro in numerosi organi (pelle, polmone, vescica) ed effetti sul sistema riproduttivo (complicazioni durante la gravidanza,
    anomalie fetali, parto prematuro, basso peso alla nascita), oltre a patologie cardiovascolari e diabete”.

  4. Andrea De Luca

    Caro Giancarlo, io ho solo detto che la Ferrarelle risulta una delle acque più ricche di arsenico, ma non è stato riscontrato un valore superiore ai 10 microgrammi per litro

  5. una classifica su parametri che rientrano abbondantemente nei limiti imposti dalle severe normative previste per le acque minerali, non si vede che scopo possa avere se non quello di creare allarme ingiustificati. E questo riguarda chi queste classifiche le fa. Poi c’è chi queste classifiche le riporta, e magari scrive anche ” di peggio c’è solo l’acqua tal dei tali ” , così da completare l’opera. Ma da una Testata Valdostana che ti vuoi aspettare ??

  6. PER PEPPINO: I parametri sono paramenti e quindi non si discutono. E’ chiaro che tutte le acque confrontate rientrano nei limiti fissati dalla legge, altrimenti non erano sul mercato. Un articolo del genere, quindi, serve soltanto ad informare il lettore, in modo che ognuno possa scegliere l’acqua che portare sulla propria tavola, in tutta libertà

  7. Gaetano Amoruso

    Avete fatto un titolone basandovi su una tabella (del 2009 tra l’altro) pubblicata in maniera incompleta da un sito che promuove determinate marche di acqua.
    Basta vedere la voce sotto che dice: ”scopri le acque minerali attualmente in offerta”. Clicca e……sorpresa!!!!
    Complimenti al vostro giornalismo di inchiesta!!!

  8. Dalla redazione per AMORUSO: Ci preme spiegarle, in merito all’articolo, alcune cose:
    – non è vero che la tabella è incompleta tanto che all’interno del nostro articolo abbiamo inserito il link al quale leggere tutta la documentazione.
    – l’articolo riporta dati ufficiali tanto che la stessa azienda non ha smentito
    – Quindi non ha nessuna importanza se l’indagine è del 2009 o del 2014, perchè questi sono i dati ufficiali, nulla è cambiato
    – Infine, l’articolo non vuole favorire nè daggiare nessuno, vuole solo informare.
    Per questa ragione, riteniamo le sue critiche del tutto immeritate, anche se rispettiamo la sua opinione. Giudicare il lavoro altrui, specialmente quando non si è esperti del settore, è sempre una cosa molto azzardata. In ogni caso, grazie per l’attenzione che ci dedica

  9. Gaetano Amoruso

    La mia critica consisteva nel fatto che si è pubblicato un articolo prendendo come fonte un sito che per promuovere determinate acque, usa uno studio datato in maniera a dir poco tendenziosa.

  10. Raffaele Di Nuzzo

    Senza voler creare nessuna polemica ritengo che ciò più che informare crea solo disorientamento che in questo momento così delicato per le aziende può metterle in ginocchio . Se è vero ,e le date non mentono, allora perché si pubblicano queste “NOVITÀ” con cinque anni di ritardo, è giusto e augurabile che ci sia sempre un informazione libera come la Vostra ma deve oggettivamente valutare la notizia prima di sbattere il mostro in prima pagina. Ringraziandovi per l’attenzione. Buon lavoro

  11. Nicola Pacelli

    C’è da dire che se consumiamo un’acqua al limite consentito per legge d’arsenico (o d’altro minerale) e poi mangiamo cibo preparato e/o irrigato da acque ricche di tale minerale, sommando l’insieme ingerito si può facilmente superare quel limite che può portare il nostro organismo ad ammalarsi. Per cui, in un’epoca di tanto inquinamento e soprattutto nelle nostre zone (terre dei fuochi…), cercare di eliminare sostanze, minerali che possono accumularsi ingerendo altre sostanze, cibi, ecc. è cosa da tenere in seria considerazione.

  12. Noi a casa usiamo acqua Prata o Sant’agata

    quanto arsenico c’è in queste bottiglie?

    e mi consigliate di far comprare a mio padre l’Acqua Uliveto visto che ne presenta solo 0.088?

    qualche volta usiamo anche acqua lete come adesso ma è raro

  13. Si tratta di un’informazione basata su dati scientifici, pubblicati a seguito di esami condotti con criterio scientifico, per l’appunto, e non opinabili. Non mi pare di leggere nessun messaggio promozionale o diffamatorio per questa o quella marca. Per cui ringrazio chi pubblica questi dati che creano un po’ ci consapevole trasparenza. Piuttosto, a parer mio, gli esami delle acque così come di altri alimenti confezionati in plastica, dovrebbero essere eseguiti su campioni prelevati dagli scaffali dei supermercati e non soltanto alla fonte o sorgente. Nessuno ci pensa mai, ma la bottiglia di plastica che contiene l’acqua viene gonfiata a caldo poco prima di essere riempita e, quindi, l’acqua contenuta al suo interno contiene tutti i gas che queste bottiglie liberano.