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TORA E PICCILLI – Cave a ambiente, le due facce del Psi: Valentino “rinnega” Oliviero e “resuscita” la cava di Taverna San Felice

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TORA E PICCILLI – Il primo atto del neo sindaco, in quota PSI, Natascia Valentino è un macigno che seppelisce in un attimo anni di politica, portati avanti dal partito socialista, in favore dell’ambiente e della salute. Cave e ambiente, le due facce del PSI: Gennaro Oliviero, consigliere regionale Psi, si danna l’anima per sostenere la legge Regionale che vuole la chiusura di tutte le attività estrattive sull’intero territorio provinciale; Natascia Valentino, invece, come primo atto della sua amministrazione approva un progetto che consentirà, in sostanza, di continuare l’attività estrattiva per i prossimi cinque anni nella cava di calcare esistente in località Taverna San Felice. In paese poi, i soliti “maligni” giurano che l’approvazione del progetto “cava” da parte di Valentino potrebbe rappresentare il “pagamento” di un “debito elettorale” nei confronti di qualche figura politica locale molto interessata proprio alla questione cava di Taverna San Felice e forse verso lo stesso imprenditore che ha sostenuto la formazione guidata da Valentino. Sta di fatto che Valentino approvando durante il suo primo consiglio comunale l’ulteriore estrazione quinquennale nella cava di Taverna San Felice sembra aver  tradito le linee guida del suo stesso partito che, invece, mirano da sempre alla tutela e alla salvaguardia dell’ambiente.  Amministratori che si fanno eleggere sbandierando appartenenza politica e presenze istituzionali importanti come il vice-ministro Nencini, segretario nazionale del PSI ( che ha ricevuto richieste ufficiali da Valentino) ma subito messi da parte il giorno dopo le elezioni.  In paese non si parla d’altro all’indomani dell’approvazione del progetto cava. Tutto chiaramente a discapito del territorio, dell’ambiente e della salute dei cittadini di Tora e Piccilli. Inascoltata, sulla vicenda, la protesta del mancato sindaco Mammoli che chiedeva un rinvio dell’argomento durante il primo consiglio comunale, ma Valentino sull’argomento “Cava” ha preferito andare avanti fino all’approvazione, obbedendo probabilmente a logiche lontane da un’azione amministrativa fatta per la salvaguardia dell’ambiente e della salute dei suoi abitanti, e opposte alle linee guida del PSI di cui è sindaco. Saranno interessati dall’estrazione approvata dalla nuova amministrazione Valentino ulteriori cinque ettari di territorio (praticamente cinque campi di calcio messi insieme) per una superficie di 50mila metri quadrati. Saranno, probabilmente, milioni, i metri cubi di materiale cavato e utilizzato dall’impresa che se ne occuperà. Il tutto avverrà a pochi metri dalla clinica Villa Giovanna, finora fiore all’occhiello dell’intero territorio. Insomma, sembra ripetersi il caso drammatico del policlinico di Caserta che sta nascendo circondato da cave, fra polveri sottili e altri agenti inquinanti. Solo che nel caso di Tora e Piccilli a farne le spese seppure solo in termini di immagine sarebbe la Clinica Villa Giovanna. Numeri impressionanti che “passano” però attraverso un progetto di risanamento ambientale di cui si è fatto carico un imprenditore privato che è talmente buono da accollarsi anche la bonifica della cava comunale attigua al proprio sito. E poi si dice che i benefattori non esistono più! Non ha voluto perdere “l’occasione” Natascia Valentino che durante il consiglio comunale di pochi giorni fa, il primo della sua amministrazione, ha firmato senza pensarci due volte il nulla osta al piano di risanamento ambientale del sito di proprietà dell’impresa Di Gasparro.  Un progetto di recupero ambientale che si estende anche sulla cava di proprietà comunale, praticamente adiacente quella della ditta proponente. La parola definitiva spetterà alla conferenza dei servizi indetta dal Genio Civile di Caserta. Ma le condizioni ormai sono tutte “favorevoli”. Difatti il sì della conferenza dei servizi sembrerebbe ormai quasi solo una formalità vista l’apertura formale della Valentino al progetto Cava, sua prima azione amministrativa.  A questo punto la domande nasce, veramente, spontanea: ma il buon Gennaro Oliviero consigliere regionale PSI che ha fatto dell’ambiente il cavallo di battaglia delle sue campagne elettorali e della sua azione politica, ne era al corrente? Approva la scelta di Valentino di procedere ad un’estrazione pari a cinque campi di calcio? Oppure, a Caserta, ci troviamo di fronte ad una vera crisi di identità del Partito Socialista? Ma soprattutto cosa ne pensano gli abitanti di Tora e Piccilli visto che saranno loro a dover vivere fra polveri sottili e il traffico di mezzi pesanti che rovineranno le già fragili strade? In uno scenario simile, cosa ne pensa Nencini? La rotonda chiesta da Valentino al viceministro Nencini del PSI in occasione della sua visita durante la campagna elettorale, a cosa servirebbe? A consentire il passaggio dei mezzi pesanti per il trasporto del calcare cavata?

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2 commenti

  1. Vergogna!!! E questi sarebbero i giovani che dovrebbero cambiare la politica che delusione…si sta rovinando anche uno degli ultimi territori puliti dell’alto casertano

  2. Speriamo che i socialisti dell’alto casertano facciano sentire la propria voce!!!
    Basta!