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CASERTA – Scandalo Asl, l’ex sindaco Gasparin sorvegliato speciale: ha tentato il suicidio nel carcere di Frosinone

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CASERTA – Scandalo Asl, gesto disperato di Gasparin: voleva suicidarsi nella cella del carcere di Frosinone. Non solo deve restare in una cella del carcere di Frosinone, dove fu trasferito a distanza di due mesi dall’arresto avvenuto nel novembre scorso. Giuseppe Gasparin, ex dirigente dell’Asl di Caserta, coinvolto nell’inchiesta sugli appalti pilotati assieme ad imprenditori e politici di spicco, dovrà rimanervi anche sotto stretta sorveglianza dopo un tentativo di suicidio dettato molto probabilmente dalla disperazione d’essere recluso. L’altro ieri aveva appreso che  la Cassazione aveva respinto la richiesta di remissione in libertà dell’ex funzionario Asl ed ex sindaco di Caserta, uno dei primissimi coinvolti dalla tangentopoli casertana (era il 1992). Ma qualche giorno prima, esattamente venerdì della passata settimana, dopo essersi chiuso a chiave nel bagno della cella e dopo aver rotto lo specchio sul lavabo, ha afferrato un pezzo di vetro dello stesso ed ha tentato di recidersi le vene di una gamba tagliandola dall’altezza del ginocchio e fino al polpaccio. L’ex politico ha perso molto sangue nel tentativo del gesto disperato. E’ quindi svenuto e, forse, proprio questo gli ha salvato la vita: nella caduta in terra – Gasparin è di grossa corporatura – ha provocato un tonfo che ha svegliato il suo compagno di cella. E’ stato questi a dare l’allarme e a richiamare l’attenzione dei secondini che lo hanno condotto nell’infermeria del carcere dove è stato rianimato e dove gli è stata suturata la ferita

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