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SESSA AURUNCA / CAIANELLO – Omicidio Galdiero, l’ultimo saluto all’imprenditore. Resta ancora il giallo sul movente del delitto. Ecco le foto del funerale

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SESSA AURUNCA  (di Maria Rea) –  Si sono svolti oggi pomeriggio, venerdì 30 maggio, i funerali di Gennaro Galdiero, presso la chiesa di San Francesco d’Assisi, ubicata in Baia Domizia. L’imprenditore di Sessa Aurunca di quasi 41 anni ha perso la vita nella notte di martedì scorso, dopo essere stato ferito da più colpi di arma da fuoco nei pressi del casello autostradale di Caianello. La Santa messa è stata celebrata dal vescovo Orazio Francesco Piazza, insieme a cinque sacerdoti e un diacono. Sono stati in molti a partecipare alla funzione religiosa per dare l’ultimo saluto a Gennaro; oltre alla famiglia non sono di certo mancati gli amici, i compagni di scuola, i soci, i dipendenti; presenti anche il sindaco Tommasino e la polizia municipale. Un dolore che non trova risposte, la vita di Gennaro si è conclusa troppo presto e in un modo ingiusto. Nonostante la giovane età, l’imprenditore aveva però contribuito concretamente al rilancio dell’economia delle terre aurunche: dapprima con l’Organizzazione di Produttori Società Cooperativa per Azioni, nata nel 1999, composta da 45 aziende agricole, che nel 2010 si trasforma nel Consorzio Serena, unendosi ad un’altra organizzazione di produttori: Alto Casertano. Con l’ingresso della O. P. La Flacca, nel 2013, costituita a sua volta da altre 70 aziende agricole, quella di Gennaro Galdiero era divenuta una delle realtà produttive di frutta, ortaggi e verdure più rappresentative del basso Lazio e dell’alto casertano, contando oggi 140 soci, 1600 ettari di terreni e 140 di serre. Durante la funzione religiosa, proprio il vescovo ha raccontato che conosceva Galdiero e di essersi recato nella sua azienda nel periodo natalizio, restando colpito da quel suo desiderio di guardare al futuro portando avanti un impegno con entusiasmo, dedizione e amore umano, perché oltre ad essere un imprenditore, Gennaro era un cittadino che amava le sue terre e si occupava degli altri. “Non c’è una ragione valida, ma dovete avere la stessa speranza che Gennaro ha comunicato a me, era fiero di dare lavoro e futuro – ha enunciato il vescovo – Abbiamo bisogno di non creare vittime, non solo fisiche, ma anche sociali e morali. Anche se queste vicende sono così crudeli non disorientatevi! Proseguite l’opera intrapresa da Gennaro senza timore e con decisione. Gennaro era una persona fiera ed appassionata, bisogna proseguire senza disorientarsi mai.” Quella di Gennaro Galdiero è una vicenda che non ha un senso ed ha fortemente sconvolto il territorio aurunco, dove ieri in tantissimi hanno espresso il proprio cordoglio.

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