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CASERTA – Allarme Tasi a Caserta e provincia, tra interrogativi e aspettative si rischia il caos

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CASERTA (di Nando Silvestri) –   Al solo parlare di “servizi indivisibili” viene la pelle d’oca ai contribuenti di Caserta e provincia. Non solo perché i comuni non hanno ancora chiarito aliquote e modalità di versamento, ma perché sfugge lo stesso concetto di servizio effettivamente fruibile e funzionante. La Tasi, la neonata tassa sui sevizi indivisibili, difatti, reclama alla cassa anche gli inquilini da semplici utilizzatori degli immobili e, dal momento che si avvicina la scadenza del 16 giugno che li riguarda in prima persona, non è ancora chiaro come ripartire il carico fiscale tra essi e i proprietari . Una burla tutta italiana aggravata dal disorientamento della classe dirigente nazionale, sempre più approssimativa e superficiale. Il valore di riferimento per calcolare il nuovo onere fiscale è lo stesso dell’ Imu, ovvero la rendita catastale rivalutata e moltiplicata per gli appositi coefficienti. L’aliquota di base è pari all’1 per mille, mentre i comuni possono anche azzerare del tutto il tributo. L’opaca normativa vigente impone tra l’altro che la somma della Tasi e dell’Imu non possa eccedere il 10,6 per mille che è anche l’aliquota massima operante in materia di Imu ma, a poco tempo dalle scadenze imposte agli inquilini degli immobili, le amministrazioni non hanno ancora sgombrato il campo da dubbi e incongruenze. La riscossione del nuovo tributo condurrà al Comune di Caserta una ragguardevole somma di danaro superiore ai 2 milioni di euro e il sindaco, da professionista del settore, si è giustamente detto “consapevole del peso che la manovra fiscale avrà su cittadini e imprese locali”. In un momento così precario e complicato per i contribuenti del capoluogo di Terra di Lavoro una rassicurazione simile infonde coraggio e conforta non poco famiglie ed esercenti, lasciando tutti ben sperare. Ma quali sono i servizi indivisibili? La gamma è molto ampia e include manutenzione delle strade, sicurezza, pulizia e illuminazione: si avverte dunque il sentore che la geografia urbana potrebbe cambiare radicalmente. Il condizionale è d’obbligo dal momento che siamo rassegnati ad imbatterci quotidianamente in marciapiedi dalla pavimentazione divelta tipica degli scenari di guerra come quelli che conducono i visitatori all’ospedale di Caserta costretti ad inciampare e a lugubri pediluvi nelle sudice acque piovane. Non mancano segnali cadenti e indicazioni stradali fissate alle inferriate col nastro adesivo in via Tazzoli, sporcizia, degrado, deiezioni e sterpaglia in borghi, frazioni e aree prossime alla Scuola di Polizia nelle quali, per ora, emergono solo rutilanti progetti di edilizia comunale.

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