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CASERTA – Dalla beneficenza allo squallore, il Comune sentenzia la fine del Comitato Civico Rione Tescione in vecchi containers.

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CASERTA (di Nando Silvestri) – E’ ufficiale. I membri del Comitato Civico Rione Tescione, attivi sul territorio dal lontano 2001 per scopi filantropici, umanitari e sociali, al fianco di anziani, bisognosi, ammalati e  meno abbienti saranno sbattuti in vecchi containers arrugginiti senza servizi, attualmente stoccati nei dintorni di Maddaloni, defraudati per sempre della loro encomiabile dignità. Lo ha stabilito l’ingegnere Iovino del Comune di Caserta in un incontro del 17 aprile scorso con il segretario del Comitato Dau, nel corso del quale non è stata ventilata peraltro alcuna sistemazione alternativa giuridicamente accettabile per la Colonia Felina di Rione Tescione. Le amministrazioni comunali succedutesi nel tempo ci hanno quasi assuefatti a distorte procedure gestite alla carlona e, quella dello sfratto incondizionato intimato al Comitato, alla Colonia Felina e al Circolo Anziani di Rione Tescione per predisporre i lavori di realizzazione di un asilo nido in loco ne è una palese e drammatica conferma. Tutto cominciò nel lontano 2009, quando un esponente minore del PD locale sottopose al vaglio della Regione Campania   un ambiguo progetto recentemente approvato, avente per oggetto l’edificazione di un microasilo in un’area di piazza Cavour, ad oggi non ancora accatastata dal Comune, senza minimamente accennare alle strutture ivi presenti da circa 10 anni tutelate dalla legge. Da allora sono trascorsi 5 anni e nessun esponente delle istituzioni locali si è mai degnato di organizzare delle allocazioni decenti e decorose atte ad accogliere propriamente Colonia e Comitato, pur riscuotendone gli esosi tributi locali. Non è un caso che proprio tra la gente del Comitato, della Colonia Felina e dell’attiguo Circolo Anziani che il Comune vuole scalzare malamente i politicanti di centrodestra e centrosinistra si siano aggirati da decenni per reclamare consensi dietro promesse peregrine finite nel nulla. In ogni caso la questione della Colonia è stata portata dallo scrivente all’attenzione del presidente nazionale dell’Enpa, avvocato Carla Rocchi di Roma che, dopo alcune ispezioni, ha richiesto al primo cittadino delle rassicurazioni per iscritto senza le quali procederà alternativamente. Su segnalazione dello scrivente anche Radio 24 (Il Sole 24 ore) e alcune redazioni afferenti programmi di clamorosa denuncia mediatica  in onda sulle reti Mediaste si sono dichiarate interessate e pronte a divulgare coram populo  le suddette asimmetrie dell’amministrazione comunale. Intanto è partito il tamtam e il passaparola nel popoloso rione Tescione, nostalgicamente memore dell’autorevolezza, della serietà  e della considerazione del compianto Gigino Falco: “Ci considerano zingari da confinare nel degrado; se il Comune tratterà la nostra gente disumanamente diserteremo in massa e in  ogni modo tutte le future competizioni elettorali e respingeremo senza indugio l’intera propaganda politica”.

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