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PIGNATARO MAGGIORE – Violenza e minacce, sotto processo il dirigente scolastico Bovenzi

PIGNATARO MAGGIORE – Dirigente scolastico intollerante contro gli insegnanti che chiedeva “trasparenza” finisce davanti al giudice Minacce e violenza, finisce sotto processo il dirigente scolastico Giorgio Bovenzi, attualmente numero uno dell’Ipia di Alife già dirigente del circolo didattico di Pietramelara. Bovenzi è finito davanti al giudice per fatti accaduti nel 2005 quando dirigeva una struttura scolastica di Mondragone. La vittima – che si è costituita parte civile – è l’insegnante Giulia Di Lorenzo che ha affidato la propria difesa all’avvocato Giovanni Zannini.  Secondo l’accusa avrebbe usato violenza, minacciato e rinchiuso in un antibagno una insegnate che chiedeva solo di visionare gli atti prima che gli stessi venissero deliberati dal consiglio d’istituto. In due occasioni distinte Bovenzi, che per tutelare i propri interessi ha scelto l’avvocato Piergiorgio Mazzuoccolo, avrebbe minacciato e offeso la vittima.

L’episodio di Formia
Durante una cena in un locale della cittadina laziale, Bovenzi senza indugio avrebbe minacciato l’insegnante di rimuoverla da ogni incarico se non avesse lasciato il sindacato di cui era attivista.

La donna rinchiusa in un bagno
L’insegnante non si lasciò intimidire e continuò a chiedere al proprio dirigente  di visionare – così come previsto dai regolamenti – gli atti prima della delibverazione degli stessi in seno al consiglio d’istituto. Una richeista che fece infuriare il dirigente che incrociò la donna in un corridoio, la blocco per un braccio e la trascinò in un bagno della scuola dove la richiuse per oblbigarla, in quel posto, a visionare gli atti che lei intedeva vedere. “Questo è il posto adatto a Te”. Avrebbe più volte minacciato Bovenzi contro la Di Lorenzo.

I soccorsi
Arrivarono alcune colleghe della malcapitata che intanto era svenuta. Intervennero anche i medici del 118 che prestarono le cure necessarie alla donna che si riprese poco dopo.

L’udienda di ieri
Davanti al giudice Enea, del tribunale di Carinola, ieri, sono sfilati ben undici testimoni (sette dell’accusa e quattro della difesa). Il prossimo marzo ci sarà l’ultima udienza nella quale sarà ascoltato lo stesso imputato. Subito dopo il giudice potrebbe emettere la sentenza di primo grado.

L’udienza preliminare.
Due capi di imputazione contro Bovenzi caddero già davanti al Gup che assolse il dirigente dall’accusa di abuso d’ufficio e omissioni d’atti d’ufficio.

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