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GIOIA SANNITICA – “I Territori di Gioia Sannitica”, il lavoro di dieci giovani autori

GIOIA SANNITICA – Il “Borgo Antico” di Gioia Sannitica la location, nella meravigliosa cornice di una campagna che all’imbrunire ha accolto, sabato 12 aprile, un gran numero di ospiti eccellenti e di cittadini gioiesi che volevano essere presenti alla presentazione del testo “I Territori di Gioia Sannitica – Storia, tradizioni e Prospettive di Sviluppo”, a cura di Michelangelo Raccio. Ma forse la cosa più bella e più magica è stata l’emozione palpabile dei dieci giovani autori del libro, che hanno scritto della loro terra, guidati da Michelangelo Raccio, Professore Incaricato di Management ed Economia dell’Ambiente presso la Seconda Università degli Studi di Napoli e attualmente Assessore alla Cultura del Comune di Gioia Sannitica. Un libro che analizza, tra le altre cose, i fattori di sviluppo dell’Alto Casertano, dati anche “dall’insieme dei valori che rappresentano gli elementi distintivi di un territorio e che sono portatori di un valore aggiunto per lo stesso”, come afferma Raccio nel capitolo introduttivo del testo.  Sei capitoli che danno ampio respiro alle radici dei giovani autori, spaziando dal marketing territoriale alla disamina di Gioia Sannitica tra storia e leggenda, al territorio e l’ambiente che la ospitano fino ad arrivare ad allargare il giro toccando tutto il territorio del Parco Regionale del Matese compreso anche un approfondimento sulla cultura medica popolare. Interessante anche il capitolo dedicato ad un focus amministrativo dove viene fuori una cosa tanto bizzarra quanto importante, una deliberazione del Consiglio Comunale del 23.06.1918 che aveva per oggetto l’acquisto di “foglie di gelsi”. Una pratica diffusa nel territorio gioiese, perché le foglie di gelso venivano utilizzate per la produzione dei bachi da seta, la ricchezza di un tempo passato.

 

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