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PIEDIMONTE MATESE – Ricatto sessuale per pagare una bolletta Enel, il processo Pepe mette a nudo i “vizi” della politica

PIEDIMONTE MATESE / Ricatto sessuale in cambio del pagamento di una bolletta dell’Enel. La vittima però non cede, non intende prostituirsi. Nonostante lo stato di necessità, nonostante la pressante necessità di riavere la corrente per la sua casa, per i suoi tre figli minori, preferisce mantenere la sua dignità. Va dalla guardia di Finanza e denuncia tutto. Anzi, proprio dagli uomini delle fiamme gialle trova quello che avrebbe dovuto trovare nel comune di Piedimonte Matese: comprensione. Infatti – come si legge nelle carte processuali a carico di Fabrizio Pepe – saranno stesso gli  uomini della Finanza, attraverso una semplice colletta fra loro a procurare i fondi che permetteranno alla donna di riavere l’energia elettrica. In sostanza Pepe – al quale la donna si era rivolta per ottenere un sussidio oppure un piccolo presito –  “aveva tentato di estorcere un rapporto sessuale alla donna, approfittando della condizione di inferiorità psichica della stessa.

La Signora – scrive il propcuratore –  e’ persona in grossa difficoltà’ economica, madre di tre figli minori che vive in condizioni di indigenza ed e’ disoccupata. Tale condizione della donna è evidente agli occhi del Pepe che può rilevarla dal fatto che la stessa si è rivolta ai servizi sociali del Comune per chiedere dei sussidi. Si valuti – continui il Procuratore –  che le condizioni della donna sono talmente miserevoli che il personale della GdF che ha raccolto la denuncia, andando ben oltre doveri istituzionali, ha provveduto con una colletta a pagare la bolletta alla vittima, al fine di ripristinare condizioni minirtie per l’abitabilità della sua casa.

Tale condizione di indigenza è, certamente, idonea a determinare una situazione di debolezza in quanto il timore dei pregiudizi che possono derivare (a lei ed alla sua famiglia) dal mancato pagamento della bolletta, potrebbe indurla a soggiacere alle proposte oscene dell’indagato. Circa l’abuso della qualità o dei poteri, lo stesso si evidenzia da quanto lo stesso profferisce a fronte del diniego della vittima, allorquando afferma “ti arrangi e vedi tu come devi fare, tanto non trovi nessuno che ti aiuta” .

Tale affermazione – scrive il Procuratore – lascia  chiaramente intendere il suo potere di influenza sugli uffici comunali e, quindi, sostanzialmente, minaccia la donna, facendo così insorgere nella  stessa il timore che le istituzioni la avrebbero lasciata nella sua situazione ove non si fosse prestata alle richieste del Pepe”.
Sulla vicenda si innesta, inoltre, si innesta anche un altro aspetto: l’influenza degli amminsitratori sulla gestione delle politiche sociali.

“Le dichiarazioni rese da Raviele Nicolina (responsabile del servizio sociale) hanno escluso un interessamento diretto del Pepe Fabrizio in favore della donna. Tuttavia Raviele ha precisato come le decisioni finali, circa la erogazione del contributo, vengono concordate con l’assessore addetto al ramo. Orbene, tale affermazione è importante, evidenzia come ci sia una influenza “politica” anche nella concreta erogazione dei contributi agli indigenti (condotta che si pone in contrasto con la normativa del TUEL 267\00, il quale prevede la separazione fra gli organi elettivi che hanno poteri di “indirizzo e controllo” ). Ciò, nella utenza, può ingenerare la convinzione che effettivamente vi sia un potere decisionale comqunue condizionato dalla politica locale.

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10 commenti

  1. Mi rivolgo agli organi competenti.Chiedo di indagare direttamente l’ufficio della responsabile del sociale perche come sanno tutti parte tutto da li-

  2. quando incominciate a portarli via tutti?

  3. dalla parte dei deboli

    Se tutto ciò fosse vero è la classica tattica dell’accerchiamento. Il servizio sociale a conduzione personale nega l’aiuto spingendo la vittima nelle braccia del carnefice che la usa come ——————————————————————————-
    Ha ragione Maria sopra, c’è bisogno di un serio accertamento presso il servizio socialem, oltre che un accertamento patrimoniale su tutti i dipendenti comunali, perchè non è possibile che i soldi vengono dati secondo discrezione del dirigente; non è possibile che vengano messi cittadini uni contro gli altri come bestie. C’è bisogno di regole certe e ruoli di rilascio delle risorse a seconda delle priorità stabilite sulla base di effettive necessità, altrimenti queste persone vengono usate solo per votare alle primarie l’idiota di turno, con la promessa di qualcosa e il giorno dopo invece abbandonate come fossero stracci. Dietro queste persone, al di là di chi parla a vanvera dal comodo della sua posizione, è bene ricordare che, ci sono bambini, a volte malati, genitori altrettanto e alcune delle quali vivono in condizioni abitative pessime. I politicanti (non Politici) si dovrebbe vergognare per tutto questo e si dovrebbero immedisimare nella loro condizione, per capire che cosi facendo non fanno altro che perpetrare una forma di maltrattamento, che se fino ad oggi non è evoluto in atti di disperazione, è solo grazie alla professionalità del Capitano dei C.C. Falso e dei suoi uomini che ha fatto da cuscinetto.
    In un mondo civile non si lascia indietro nessuno, perchè se anche uno solo cade è come se cadessero tutti e tutti dovremmo avvertire il senso del fallimento e per primo chi si è proposto ad amministrare i destini delle persone.
    Esorto questi signori comandanti a rivedere la propria condotta, perchè non è mai tardi per riabilitarsi la coscienza, magari facendo appello a risorse giuste ed efficienti idonee per poter raggiungere lo scopo e non continuare a servirsi di cameriere e sguattere buoni solo per portare avanti disegni discutibili. Questa è l’unica strada che porta al nostro perdono.

    Un abbraccio ————–

  4. dalla parte dei deboli

    Ah, nel commento precedente ho dimenticato di elogiare la Guardia di Finanza per la comprensione e la colletta a favore d———
    W La Guardia di Finanza! E per favore, toglieteli tutti dalle p…e sti prepotenti che usano la politica come spranga per colpire fessi e avversari (pochi).

    Approfitto anche dell’occasione per esprimere il mio schifo profondo per questa opposizioni di cartoni animati, che quando non fanno finta di attaccare l’avversario (si fa per dire), ci vanno a mangiare insieme.

  5. Milvuccio Dellespade (sannita)

    Le dichiarazione della Raviele, credendo di fare cosa buona o semplice scaricabarile e squallido scaricabarile, denotano tutta la sua ignoranza in termini professionali, in quanto, lei stessa dice al Sig. Porcuratore che, per elargire fondi, si deve prima consultare con il politico addetto la ramo, quando invece la legge affida a lei ogni responsabilità in tal senso, proprio per evitare le ingerenze della politica nella vita amministrativa. Come si sa, una volta approvato il DEF e il bilancio, ogni decisione spetta ai capisettore, che non devono in alcun modo consultarsi proprio con nessuno, nemmeno con sua signoria il Sindaco, ma devo solo dar conto del operato, cosa che non succede mai, anzi, percepiscono premi per “obbiettivi conseguiti” fittizzi, visto che gli obbiettivi conseguiti corrispondono sempre ad un peggioramento dei servizi rispetto all’anno precedente, quindi, IMMERITATI!

    Ma sappiamo che cosi non è. D’altronde, quale amministratore nominerebbe responsabile uno che poi non esegue i suoi ordini in modo fedele in prospettiva clientelare? Questo vale per la Raviele e vale per tutti i Capi nominati da questo esecutivo.

    Alla luce di quanto dichiarato dalla Raviele, a meno che non abbia mentito, direi che è già sufficiente per deporla dal suo compito e fare spazio a qualche laureato (cosa che lei non è) proveniente da fuori, che non china la testa davanti allo strapotere della politica e si preoccupi solo dell’efficienza del servizio, con efficienza, efficacia ed economicità. Questo vale per tutta la dirigenza.

    A proposito: il segretario comunale, ricordandogli che il suo ruolo va oltre le garette d’appalto e relative percentuali dei diritti segreteria extra stipendio, di tutto questo, cosa ne pensa?

  6. Prima di gettare fango sulle persone, bisogna aver a disposizione tutte le prove concrete, e le dichiarazioni di entrambe le parti. Nei vari articoli ho solo letto le dichiarazioni delle parti offese; siamo sicuri al 100% che siano vere??? Quindi aspettiamo la sentenza e chi ha colpa, pagherà.

  7. La cosa giusta da fare era quella di far accettare alla signora(per finta)l’incontro per fare sesso e poi la guardia di finanza intervenire per beccarlo sul fatto.Oppure intercettarlo.Come si fa ad accertare la verità in questi casi?

  8. Chi non sa presto parla

    A Piedimonte qualcuno cerca di racimolare soldi infangando persone perbene….lo sanno tutti. Dalla lettura dell’articolo ci sono solo le dichiarazioni della donna ancora tutte da provare…….

  9. E’ una vergogna quanto sta succedendo. Servizi sociali al servizio del politico di turno, anziché al servizio dei bisogni degli indigenti, come ha ammesso la stessa assistente sociale Raviele, che andrebbe soltanto per questo rimossa dal ruolo dirigenziale che ricopre, ma che continua a ricoprire proprio perché è disponibile a ricevere ordini. Non sorprende che non vi siano soldi per il pagamento di una bolletta della luce di una indigente, che dignitosamente chiede aiuto a chi ha il dovere di venirle incontro, mentre i fondi dell’assistenza per pagare oneri da capogiro al Coordinatore e a qualche altro componente dell’Ufficio di Piano, per loro i soldi ci sono, perché anche questi sono al servizio del sistema politico .Interroghiamoci per quale ragione ancora non esiste un fondo dedicato ai finanziamenti della 328, e per quale motivo non è stato mai redatto il bilancio sociale dei servizi sociali dell’ambitoC6 . Meditate gente…Meditate!

  10. errata corrige per il commento di joe sarnataro: si legga “conto dedicato” come prevede la legge 328/2000, anziché “fondo dedicato”.