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foto di repertorio

TEANO – Disservizi postali, interrogato il Ministro. Il Movimento Cinque Stelle vuole fare chiarezza sull’intera vicenda

TEANO –  La gravità dei disservizi postali che da tempo pesano sulla città sidicina, arriva in Senato attraverso il Movimento Al Ministro dello sviluppo economico.   “Premesso che  la città di Teano (Caserta), con quasi 14.000 abitanti e un territorio comunale che conta 33 frazioni, è la seconda per estensione nell’alto casertano;  allo stato attuale, nel servizio di recapito postale, la città è servita soltanto da un nucleo di 5 portalettere; tale condizione deriva dalla riorganizzazione aziendale di Poste italiane SpA per effetto della quale, nel mese di settembre 2013, il settore recapito di Poste italiane di Teano è stato portato da 7 a 5, rendendo molto più complicato il già difficile svolgimento del servizio di recapito da parte dei portalettere. A rendere ancora più critica la condizione si è aggiunta la scelta, in sede di riorganizzazione aziendale, di spostare in blocco il settore recapito posta di Teano presso il CSD (centro secondario di distribuzione) di Sessa Aurunca, distante oltre 20 chilometri da Teano.   Per avere un metro di paragone, proprio il territorio comunale di Sessa Aurunca è organizzato in 23 zone di recapito ed è servito da 17 portalettere. Per effetto delle scelte effettuate in sede di riorganizzazione tutte le mattine i portalettere di Teano sono costretti a recarsi a Sessa Aurunca, per registrare e selezionare tutta la posta destinata al territorio teanese, e poi ritornare a Teano per svolgere il servizio di recapito che ha inizio non prima delle ore 11.00, mentre prima del trasferimento la consegna a Teano aveva inizio al massimo alle 9.30.
Terminate le consegne, i portalettere devono ritornare a Sessa Aurunca per depositare le auto di servizio, con un evidente notevole aggravio di spesa per Poste italiane in termini di costi per il carburante.
Tale situazione ha generato spesso una forte congestione del servizio di recapito con conseguenti forti disagi per la cittadinanza, che spesso si è ritrovata vittima di episodi di posta smarrita e/o consegnata talvolta con ritardi anche di settimane. Si deve aggiungere la mole di traffico del materiale “messi notificatori” Equitalia, il che rende la situazione lavorativa teanese impossibile da gestire e a volte totalmente paralizzata. Considerato che: i locali precedentemente occupati dal settore recapito a Teano sono di proprietà di Poste italiane e sono attualmente sgombri; tale situazione evidenzia che non comporterebbe alcun aggravio di spesa un eventuale ritorno in sede del servizio di recapito attualmente spostato a Sessa Aurunca.  Gli addetti al settore recapito di Teano hanno più volte protestato per le scelte di riorganizzazione operate da Poste italiane, ritenute incomprensibili; Poste italiane, più volte interrogata sulle motivazioni che hanno portato a tali scelte, non ha mai fornito risposte adeguate e precise, limitandosi solo ad indicare come causa un presunto calo dei volumi di corrispondenza.  Tale calo, secondo quanto manifestato dai lavoratori nelle loro istanze, sarebbe basato esclusivamente su statistiche di carattere nazionale che non rispecchiano affatto le realtà locali come quella di Teano, nella quale la forte vocazione rurale e il poco rinnovamento tecnologico sono tali da indurre addirittura un aumento dei volumi di corrispondenza invece di una diminuzione;  sulla base di queste motivazioni e del disagio manifestato da ampi settori della cittadinanza, gli stessi addetti hanno chiesto all’ente Poste il ritorno a Teano del settore recapito, pertanto il ritorno alle 7 precedenti zone di recapito a fronte delle 5 attuali. Si chiede di sapere: se il Ministro in indirizzo sia al corrente della condizione di disagio che si è venuta a creare nella città di Teano e che potrebbe essere tale anche in numerosi comuni italiani caratterizzati da problematiche similari;
se intenda procedere quanto prima alla verifica delle criticità espresse dagli addetti al servizio di recapito e nel caso, a porre in essere provvedimenti volti al ripristino ovvero al miglioramento delle condizioni di effettuazione del servizio di recapito nell’interesse dei lavoratori di Poste italiane e dell’utenza.

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