Ultim'ora

TEANO – Lascia la casa per curarsi, la vicina occupa l’appartamento. Provvidenziale intervento dei carabinieri

TEANO –  Lascia il proprio appartamento per alcuni giorni, il tempo necessario per curarsi. Appena la donna lascia l’appartamento, la sua vicina di casa lo occupa. Provvidenziale l’intervento dei carabinieri che dopo diverse ore riescono a convinvere la signora a liberare la casa. E’ comunque scattata la denuncia a piede libero per violazione di domicilio. Protagonista della vicenda due donne: Lucia M. e l’aziana Teresa, vittima della “invasione”.
E’ una vicenda che ha suscitato molto clamore in paese, soprattutto per come si è consumata. Pochi giorni fa, Teresa, accusa qualche lieve malore. Decide di andare dalla figlia – che vive lontano da Teano – per eseguire degli accertamenti e per curarsi. Passa pochissimo tempo e Lucia, che abita al piano superiore con la madre, decide di attuare il suo “diabolico” piano: sfonda la porta dell’appartamento e lo occupa. Qualche vicino, però, nota ogni cosa e avvisa i carabinieri. I militari dell’arma, agli ordini del maresciallo Forziati, giungono sul posto e dopo ore di trattative  convincono Lucia a ritornare dalla madre. Per lei scatta comunque la denuncia, a piede libero, per violazione di domicilio. L’occupazione delle case popolari è, purtroppo, un fenomeno mai spento. C’è chi occupa per “speculazione” e chi, invece, occupa per stato di necessità. L’occupazione abusiva di case popolari, stato di necessità, diritto all’abitazione. Lo ha stabilito la Cassazione penale che precisa: “Non si configura il reato di occupazione abusiva di case popolari se il fatto è commesso in stato di necessità. Il “danno grave alla persona”, necessario per la sussistenza dell’esimente di cui all’art. 54 c.p., si verifica non solo nel caso di lesioni dirette della vita o dell’integrità fisica del soggetto, ma anche nel caso di lesioni indirette: la mancanza di un alloggio costituisce un’ipotesi di lesione indiretta dell’integrità fisica, poiché il diritto di abitazione rappresenta un diritto primario della persona”. Sul punto ritiene il Collegio di dover innanzi tutto evidenziare che, ai fini della sussistenza dell’esimente dello stato di necessità previsto dall’art. 54 c.p., rientrano nel concetto di “danno grave alla persona” non solo la lesione della vita o dell’integrità fisica, ma anche quelle situazioni che attentano alla sfera dei diritti fondamentali della persona, secondo la previsione contenuta nell’art. 2 della Costituzione; e pertanto rientrano in tale previsione anche quelle situazioni che minacciano solo indirettamente l’integrità fisica del soggetto in quanto si riferiscono alla sfera dei beni primari collegati alla personalità, fra i quali deve essere ricompresso il diritto all’abitazione in quanto l’esigenza di un alloggio rientra fra i bisogni primari della persona.

Guarda anche

TEANO – Appalti e corruzione nella sanità, Bove resta ai domiciliari

TEANO – Non cambia la misura cautelare imposta all’imprenditore teanese. Anche dopo l’interrogatorio di garanzia …