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TEANO – Fondi alle associazione e polemica politica, la replica di Tizzano all’opposizione

TEANO – Fondi alle associazioni e polemica politica contro l’assessore Gemma Tizzano, ecco la risposta dell’assessore ai consiglieri di opposizione:  “Credo che sia venuto il momento di chiarire una volta per tutte gli aspetti di una vicenda che sta costando molto in termini di tempo e di energie, che potrebbero essere spese meglio per il benessere dei cittadini, e che ormai rasenta il ridicolo. Giusto quindi  che si conoscano i particolari e  l’esatta cronistoria della vicenda. Nel periodo delle manifestazioni garibaldine del passato ottobre, fra le varie attività previste, vi era anche una mostra d’arte moderna organizzata dall’associazione Area 51. L’associazione in questione chiedeva all’Amministrazione comunale semplicemente l’utilizzo della sala del “Loggione” per poter effettuare tale mostra. Si ricorda che l’uso di questa sala viene concesso a qualsiasi associazione che ne faccia richiesta per usi leciti. Ma ecco che il capogruppo dell’opposizione, avv. Giovanni Scoglio, pur ammettendo che “Il Loggione” dovesse essere concesso, eccepisce che in tale occasione (delibera di Giunta) ci sia stato da parte mia un comportamento illegittimo, onde le mie dimissioni!

E quale sarebbe stato questo comportamento illegittimo? Non essermi astenuta al momento della deliberazione di Giunta che concedeva l’uso del “Loggione”  all’associazione, astensione prescritta dall’art.78, comma 2, del D.Lgs 267/2000 e sul presupposto che mio figlio Florestano fosse socio  dell’associazione medesima; secondo l’avv. Scoglio al momento della deliberazione di Giunta sarei dovuta  andare a fumare una sigaretta. A questo punto sorgono spontanee due considerazioni: la prima è l’enorme sproporzione tra la richiesta di dimissione di un assessore a fronte della concessione di una sala comunale, da utilizzare peraltro per una mostra d’arte che aveva come unico scopo quello di “arricchire” culturalmente le manifestazioni garibaldine; la seconda, a quanti cittadini teanesi può seriamente interessare che io fossi o meno andata a fumare una sigaretta? E soprattutto, quale danno avrei cagionato alla cittadinanza e quale vantaggio, invece, avrei procurato all’associazione ?

“Ma la legge è questa – replica lo Scoglio – e va rispettata “. Benissimo, la legge va rispettata, ma va anche correttamente interpretata e applicata.  Perché a nessuno dei quattro consiglieri di minoranza, firmatari della richiesta, di cui due sono avvocati (che mi hanno accusata di  ignorare la legge), è venuto in mente di andare a verificare quali fossero i veri soci dell’associazione Area 51?  Non sanno che prima di affermare che ha goduto di un beneficio un’associazione di cui un figlio dell’assessore è membro, debbono accertarsi che tale asserzione corrisponda al vero?  Si giustificano dicendo che l’appartenenza all’associazione l’hanno desunta da alcuni manifesti o da sentito dire o dal fatto che in qualche occasione Florestano Iannaccone avesse offerto la sua collaborazione all’amico Paolo Feroce, e allora la domanda risolutiva è : mio figlio Florestano era o no socio  dell’associazione Area 51 ? La risposta è semplicemente NO !  Come risulta dagli atti ufficiali, ovvero statuto dell’associazione e libro soci della stessa.

Ebbene, io “ignorante”  in diritto, chiedo agli avvocati :   per la legge fanno fede gli atti ufficiali  oppure i sentito dire o qualche erronea indicazione riportata su un manifesto o  su un sito internet ?  Allora mi viene il dubbio che pur di mettere in difficoltà una persona,  che come ha asserito il consigliere Scoglio – sono parole sue – è stimata e rispettata da tutti, si sollevi un polverone gratuito, contando sul fatto  che almeno un  danno d’immagine ci sarebbe stato comunque. Il  paradosso si raggiunge, però, quando lo stesso capogruppo Scoglio afferma che avrei favorito anche un’altra associazione: “Amici dei musei”, di cui sono membro del consiglio direttivo. È verissimo che io faccio parte dell’associazione in questione, ma è pur vero che questo meritorio sodalizio si è sempre prodigato, a titolo assolutamente gratuito, per venire in aiuto a qualunque ente, e a quello Comunale in particolare, ogniqualvolta avesse ricevuto delle richieste.

Anche in questo caso offriva il proprio supporto gratuito per delle eventuali visite guidate ai principali monumenti della città. E allora dove sta il problema? Se si volesse avallare la posizione della Minoranza, si dovrebbe concludere  che a Teano ad un Amministratore o a un suo parente è vietato offrire gratuitamente la propria opera di collaborazione all’Ente Comunale per la buona riuscita di una qualsiasi manifestazione, il risultato sarebbe semplicemente  avvilente !!!

Passando alla lettura dell’art. 78, secondo comma, del TUEL, norma ritenuta violata dalla scrivente,  si legge che: “ gli amministratori … devono astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado. L’obbligo di astensione non si applica ai provvedimenti normativi di carattere generale, quali i piani urbanistici, se non nei casi in cui sussista una correlazione immediata e diretta fra il contenuto della deliberazione e specifici interessi dell’amministratore o di parenti o affini fino al quarto grado “.

Anche se non sono una “giurista”, credo che la ratio della legge sia abbastanza chiara: l’amministratore deve astenersi ogniqualvolta si crei una situazione di conflitto di interessi,  ovverosia si debba deliberare su fatti dai quali l’amministratore possa ricavare un vantaggio economico ovvero una utilità personale o a favore di un parente o affine, che violerebbe il  principio della trasparenza e imparzialità dell’azione amministrativa. Il presupposto ineludibile (per far scattare l’astensione) è  quindi la sussistenza di un “interesse”  immediato ed oggettivamente percepibile che deriverebbe all’amministratore o a un suo parente dalla delibera alla cui adozione abbia illegittimamente preso parte.  Poiché è indiscutibile che nel mio caso non si è creata alcuna situazione di favore o vantaggio né per me né tantomeno per mio figlio, tenuto conto che il nostro apporto è stato assolutamente gratuito, senza causare  alcuna ipotesi di imparzialità nei confronti di altri soggetti, si può concludere che la violazione di legge invocata dalla Minoranza è palesemente insussistente, sicché dopo questo ulteriore chiarimento, certamente doveroso per i cittadini, non intendo più spendere altre mie energie dietro questa assurda e ridicola questione.  Se invece l’Opposizione intende continuare con questa spregevole  mistificazione, faccia pure !

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4 commenti

  1. Leggendo l’articolo mi sono venute in mente antiche vicende legate al periodo storico governato dalla balena bianca. Anche a Teano la DC spadroneggiava. Io ero un bambino, e come tale seguivo mio padre, militante del PCI, agli incontri presieduti dall’illustre Professor Gigino Vernoni, e in quelle occasioni sentivo spesso pronunciare la parola “RACCOMANDAZIONI”, con lo stesso Gigino che spesso, sbattendo i pugni sul tavolo, invocava il ricorso alla magistratura. Raccomandazione a quei tempi significava vincere un concorso pubblico. Non ricordo i nomi che a quei tempi facevano parte della DC, ricordo solo i volti. Non si avvilisca Signora Tizzano.

  2. Signora Tizzano, la legge va applicata non interpretata.
    Vi sono troppi scienziati al Comune ( super dirigenti e super amministratori)che, le cose le interpretano e non le applicano.
    Lei Signora Tizzano, sa molto bene che l’interpretazione è un fatto soggettivo e a volte, il più delle volte dipende da tante cose, anche da chi ascolta in quel momento.
    Conosciamo il SuperDirigente e Lei quasi ogni giorno lo incontra che interpreta norme, regolamenti e leggi solo per per il proprio IO .
    Sbaglia, si doveva dimettere.
    Pare che quella mostra serviva anche a vendere qualche opera .

    Non interpreta la legge per se o per gli amici e non l’applica solo per i nemici dei suoi amici.

    Cordialmente.

  3. Se il sig. Polase avrebbe il coraggio di firmarsi col suo vero nome e non usare solo lo stesso “mi pare” che ha fatto fare la brutta figura agli avvocati dell’opposizione, rischierebbe una denuncia.

    Non perseverate, che già avete fatto una figura marrone!!!

  4. Caro Peppino ma questi nel marrone ci sono sempre stati. E ci stavano anche bene perché avevano la loro mollica di pane. Venivano trattati come i piccioni di piazza S.Marco, una mollica e stai in un angolo in silenzio. Oggi le molliche sono finite e allora vogliono trovare il modo per lamentarsi.