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TORA E PICCILLI – Autovelox, la Corte dei Conti contro l’ex giunta Mammoli: restituite 700mila euro al comune

TORA E PICCILLI – Scandalo autovelox, la Corte dei Conti punta l’indice contro l’ex giunta di Antonio Mammoli. La Procura dell’organo contabile chiede agli ex amministratori comunali del comune di Tora e Piccilli, oltre 700mila euro. La somma – che dovrebbe essere versata nelle casse del comune – sarebbe il danno erariale prodotto da quella giunta. Intanto la vicenda assume anche risvolti penali tanto che davanti al giudice ci sono dieci persone, in pratica le due giunte dei due governi Mammoli. Il prossimo luglio il giudice stabilità se dovranno essere rinviati a giudizio oppure assolti. Gli indagati sono, oltre al sindaco Antonio Mammoli, Daniele De Cesare, Loris Esanti, Antonio Cardente, Maria Segrella, Eugenio De Filippis,  Francesco Lepore, Monia Giannandrea, Angelo Capuano e Raul Cairoli. Per loro le accuse, a vario titolo, sono di abuso d’ufficio, falso e turbativo d’asta.  Fra i difensori degli indagati figurano gli avvocati Vincenzo Cortellessa e Renato Jappelli. I legali si mostrao sicuri di riuscire a scardinare l’impianto accusatorio e dimostrare l’estranetà dei loro assisstiti.  Le indagini hanno avuto per oggetto il rilevamento delle infrazioni, evidenziando un sistema che secondo gli investigatori “rappresentava un modo di facile, ingiusto e rilevante profitto”.
Ora per molti degli indagati, entro pochi mesi, si deciderà sul destino processuale.=

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