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PIETRAVAIRANO – Autovelox, danno da 967mila euro. La Corte dei Conti punta l’indice contro la gestione Rotondo

PIETRAVAIRANO –  “Presunti illeciti nelle procedure di affidamento del servizio di rilevamento delle violazioni al codice della strada. Messa in mora”. E’ questa, in sintesi, la motivazione con cui l’organo di controllo contabile ha invitato alcuni degli ex amministratori – quelli della gestione targata Dario Rotondo.  La Corte dei Conti chiede  in totale  oltre 967mila euro oper fatti commessi dal 2006 al 2009, quindi molto vicino alla prescrizione. Per molti anni gli autovelox sono stati il terrore degli automibilisti, anche di quelli corretti.  Sulla Casilina, poi, il fenomeno era diventato “straordinario” con sette autovelox in meno di trenta chilometri di statale. Degli otto comuni dell’Alto Casertano che affacciano sulla statale Casilina, solo il piccolo centro di Marzano Appio rinunciò alla sorveglianza elettronica della velocità; tutti gli altri enti usano impianti fissi o mobili – alcuni in noleggio, altri di proprietà – per multare le vetture che superano i limiti di velocità lungo una strada troppo stretta e inadeguata al traffico moderno, caratterizzata da continui dossi, curve e incroci. Iniziando dal territorio di Calvi Risorta per finire a quello di San Pietro Infine,  rispettare la velocità massima imposta dalla segnaletica diventa sicuramente difficile, a volte risulta addirittura complicato seguire la continua modifica del  limite massimo ad ogni curva, dosso o incrocio. Percorrere quel tratto di Casilina diventa un’avventura anche per il guidatore più prudente e rispettoso del codice.   Mediamente il limite massimo consentito è quello dei quaranta  chilometri orari.  Calvi Risorta, Teano, Vairano Patenora, Tora e Piccilli, Mignano Montelungo e San Pietro Infine, hanno già impianti attivi  per la rilevazione della velocità.   Pietravairano il suo impianto lo aveva collocato lungo la Telesina, poco dopo lo svingolo che porta proprio in paese.

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2 commenti

  1. Mi chiedo 900 mila per presunte irregolarità, ma quanti avvocati e pseudo studi associati hanno mangiato in questo ultimo quinquennio incaricati ad parentatum .

  2. Le irregolarità non sono presunte ma reali e ammontano a un milione di euro scarso mentre le parcelle ammontano a 7000 euro per un obbligo di legge. Fatti due conti