Ultim'ora

PIEDIMONTE MATESE – Autovelox, Piedimonte come Orte: tanti soldi spesi e tanti dubbi sui risultati

PIEDIMONTE MATESE –   Autovelok, Piedimonte Matese come Orte. Il comune laziale ha installato  circa una trentina di carcasse di “Auto Velo ok”, quello di Piedimonte Matese una ventina. Se si considera che ognuno di quelle scatole di plastica vengono cedute ai comuni per poco meno di 3mila euro, il conto è presto fatto. Il valore commerciale di ognuna di quei contenitori non supera i 200 euro. Allora perchè un comune è disposto a pagarli anche dieci volte il loro valore?
Questi ad altri aspetti ancora sonbo finiti, nei giorni, sotto la lente d’ingrandimento della trasmissione in onda su Italia 1, i Velo ok, scatoloni arancioni ai bordi delle strade che dovrebbero essere autovelox, ma che in realtà non lo sono.  A Piedimonte Matese, come è noto da qualche mese, l’Amministrazione comunale  ha voluto promuovere sul territorio comunale un piano per la sicurezza stradale battezzato “Noi sicuri”, in risposta alle numerose segnalazioni e richieste pervenute dalla cittadinanza, predisponendo l’installazione, nelle principali arterie stradali cittadine, di dissuasori conosciuti come “Velo ok”. Scopo di queste strutture, come ribadito dal sindaco Vincenzo Cappello e dall’assessore delegato Marcellino Iannotta, non è “fare cassa”, ma quello di introdurre deterrenti alle infrazioni dei limiti di velocità, inducendo l’automobilista al rispetto delle norme lungo tutta la tratta in cui sono posizionate le cabine. Sono 20 quelle previste,  alcune sono state già installate in questi giorni lungo la SP 331, via Aldo Moro, via Sannitica, via Matese e via Vecchia per Alife. Altre sono in fase di posizionamento.
E’ opportuno evidenziare, per prevenire sterili polemiche, che i Velok sono strutture non omologate, e quindi non autorizzate a compiere rilevazioni sulla velocità. Sono prive delle apparecchiature preposte a questa attività. Svolgono una funzione dissuasiva contro l’infrazione dei limiti massimi di velocità, e costituiscono pertanto strumenti di supporto alla rilevazione, come i cavalletti o i veicoli di servizio solitamente utilizzati. Omologato deve invece essere il dispositivo che sarà posizionato al loro interno.quindi la volontà di difendere e garantire la sicurezza stradale di ogni cittadino, e non, invece, quella di tartassarlo.

Guarda anche

Consorzio Metano: 10 comuni “resistono” contro l’ordine di Zannini

Piedimonte Matese – E’ rotto l’accordo fra Giovanni Zannini e Gennaro Oliviero per la nomina …

un commento

  1. Bene, a Vairano con l’accordo di opposizione e maggioranza si intende installare questi inutili bidoni e già si conosce la ditta fornitrice. Ma come i paladini della giustizia sono concordi a compiere questa illegalità? Non ci posso credere! Sarò certamente e prontamente smentito!