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SESSA AURUNCA – Poliziotto in coma, le speranze e la forza di Paola

SESSA AURUNCA (Maria Rea) – Pochi giorni fa ci sono stati due concerti in favore del giovane poliziotto, a breve nascerà anche l’associazione “Fabio: tutto ha un senso”, stesso nome della pagina del social network. Sono trascorsi sei mesi da quando Fabio Graziano, a bordo di uno scooter, è stato investito da un furgone che procedeva contromano. Era il 7 settembre del 2013 e il giovane poliziotto di 32 anni stava percorrendo la Riviera di Chiaia per tornare a casa dopo il lavoro. Da quel giorno a lottare con lui c’è sempre stata la sua compagna, Paola Volpe, di Sessa Aurunca, che non si è mai arresa. La donna ha aperto una pagina facebook “Fabio: tutto ha un senso” per non dimenticare e tenere vivo il ricordo di Fabio, ma soprattutto si è battuta per la raccolta dei fondi necessari a curare il giovane fuori dall’Italia. Nel nostro Paese, infatti, per Fabio non poteva esserci alcuna possibilità di cura, però grazie ai fondi raccolti il poliziotto è stato trasportato lo scorso 28 gennaio nell’ospedale universitario di Innsbrunck, in Austria. La clinica austriaca è specializzata sul coma ed è l’unico luogo dove Fabio potrà ricevere le terapie che lo porteranno al recupero della coscienza.  Come ha dichiarato Paola «Fabio adesso fa circa tre ore di terapia al giorno per fare in modo che gli impulsi dal corpo arrivino al cervello, per far riprendere l’attività celebrale. I dottori stanno lavorando per farlo risvegliare dal coma, hanno ipotizzato che ci vorrà un minimo di sei mesi perché purtroppo Fabio ha riportato dei danni». Per aiutare Fabio si è smosso il mondo. I primi tre mesi di cure ad Innsbrunck sono stati pagati (97.000 euro), ma la raccolta fondi continua. Il 5 e 6 marzo scorso ci sono stati due concerti al Palapartenope (Napoli) in suo favore. «Dovremmo pagare altri 97.000 euro per gli altri tre mesi ed è stato pagato anche un trasporto di 14.000 euro. Questi fondi ci sono arrivati dalle innumerevoli manifestazioni che si sono succedute e dalle donazioni. Adesso verrà creata un’associazione per tutelate prevalentemente Fabio fin quando ne avrà bisogno, e poi persone che sono nella sua stessa condizione, perché purtroppo in Italia non si è all’altezza per poter aiutare e accompagnare sia le persone malate come Fabio sia i familiari». Per quanto riguarda la cifra raccolta grazie ai due concerti, gli amministratori dell’associazione “Sott’e’Ncoppa” di Giovanni Russo stanno ancora chiudendo i conti. Al concerto hanno partecipato circa 2.000 persone.

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