PIEDIMONTE MATESE – Scandalo Boffo e dati personali violati proprio nei luoghi dove maggiormente dovrebbero essere tutelati. Fra le persone sotto processo c’è anche un cancelliere di Piedimonte Matese. Boffo era stato vittima di una campagna stampa da parte del direttore de Il Giornale che aveva dato notizia di presunti problemi giudiziari per molestie dell’allora direttore del giornale Cei. Per quella violazione di dati sono finiti sotto processo tre cancellieri, due in pensione e uno ancora in servizio, sono stati ascoltati ieri dal giudice Paola Lombardi del tribunale di Santa Maria Capua Vetere nel processo a carico di Francesco Izzo di Piedimonte Matese. E’ uno dei tre cancelliere della procura di Santa Maria accusato di accesso abusivo alla banca dati del casellario giudiziario del tribunale a carico di Dino Boffo, il direttore dell’Avvenire fino al 2009. I tre cancellieri, ieri, hanno spiegato il meccanismo che permette l’accesso ai dati «sensibili». Il pm Gianfranco Scarfò della procura antimafia di Napoli ha chiesto, con l’accordo delle parti, l’acquisizione dei verbali del direttore della testata resi nel 2009 agli inquirenti di Napoli, subito dopo lo scandalo. Boffo, dunque, non dovrà recarsi in tribunale per rendere testimonianza. La prossima udienza del processo è prevista a maggio.
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