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VAIRANO PATENORA / MARZANO APPIO – Incidente mortale, Risi patteggia la pena: condannato a due anni e sei mesi. Pena sospesa

VAIRANO PATENORA / MARZANO APPIO – Si è chiuso il processo a carico di  Pierluigi Risi per la morte  della sua amica Laura Carella. La condanna, giunta poche ore fa, è stata di 2 anni e sei mesi con il beneficio della pena sospesa.E’ arrivata attraverso un patteggiamento. Si chiude così, almeno in sede penale, la dramamtica vicenda che scosse due comunità e strappò la vita dalla giovanissima Laura.  Risi era accusato di omicidio colposo aggravato dall’assenza di patente (che gli era stata ritirata per tre mesi) e guida sotto effetto di sostanze alcoliche. Al momento – ha sostenuto la difesa – dell’incidente erano scaduti i tre mesi e quindi, tecnicamente, la patente non era più sospesa. Inoltre la difesa dell’imputato ha evidenziato che le analisi (quelle per rilevare la presenza di alcol nel sangue) vennero eseguite dopo la somministrazione di pesanti farmici, necessari per le cure dopo il tremendo incidente.  La famiglia della vittima, Laura Carella,  si è costituita parte civile.  L’incidente avvenne un anno fa, la notte fra venerdì 15 e sabato 16 marzo. Laura, di  Marzano Appio, morì sul colpo, il suo amico, Pierlugi, di Vairano Patenora, diciannove anni anche lui, restò gravemente ferito. Ricoverato  nel reparto di terapia intensiva all’’ospedale civile di Caserta, lottò contro la morte per diversi mesi prima di ritornare a casa.  La vettura, una Opel Corsa di proprietà della ragazza, per cause ancora in corso di accertamenti, fuoriusciva dalla sede stradale andando ad impattare violentemente contro un albero. Alla guida della vettura si trovava Risi. Ora la condanna che chiude un aspetto della vicenda. La difesa di Risi è stata curata dall’avvocato Ernesto De Angelis

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13 commenti

  1. La vita di una diciannovenne vale solo 2 anni e mezzo? Questa è l’Italia, vergognatevi

  2. Non mi sembra un commento giusto , Pierluigi è stato condannato perchè non aveva la patente , non perche l’ha uccisa , è vittima anche lui dell’incidente e se era alla guida erano amici se non di più , quindi smettetela di trattarlo come un assassino ….

  3. Pierluigi e’ stato ha riconosciuto di essere colpevole di omicidio colposo la mancanza di patente e’ una aggravante. Ci mancherebbe che avesse voluto uccidere la povera Laura. Ma il comportamento tenuto post incidente e guarigione non ha certamente giovato alla sua immagine. Per quanto attiene l’entità della condanna concordo che forse per queste tipologie di reato, fatti i dovuti distinguo, la legge prevede delle pene troppo blande, se si pensa che il massimo sono cinque anni.

  4. Pensatela come volete ma se fosse successo a vostra figlia, 2 anni e mezzo non vi sarebbero bastati. Possono parlare di medicinali forti ma il fatto che era eccessivamente ubriaco è risaputo; una persona sobria non sarebbe mai andata a sbattere contro un albero senza alcun fattore esterno…2 anni e mezzo sono troppo pochi!

  5. Ingiustizia è fatta

    Volete sapere come funziona la giustizia in questo paese?
    Un ragazzo per aver semplicemente fatto un palpeggiamento al sedere di una ragazza senza nessuna violenza sessuale si è preso, sulla base della sola testimonianza della ragazza (perchè lui negava di averla toccata), una condanna a cinque anni di reclusione per violenza sessuale.
    Nel caso dell’articolo, da quanto è dato sapere, il Pierluigi si è voluto porre alla guida con la patente ritirata e quindi senza patente (altro che tecnicamente abilitato, come sostiene il suo avvocato, allora secondo questa astrusa teoria tutti gli ultradiciottenni senza patente sarebbero tecnicamente abilitati alla guida PER GUIDARE DEVI AVERE LA PATENTE NON ESISTONO SCAPPATOIE TECNICHE) con un altissimo tasso alcolemico nel sangue e quindi doppiamente consapevole di violare un divieto dell’autorità e di correre un rischio che sarebbe potuto costare la vita a sè e a chi conduceva al fianco.
    Egli, quindi, è stato il responsabile della morte di Laura e se nè è uscito, a fronte di prove inconfutabili (tanto che ha patteggiato la pena) con una condanna di soli 2 anni e 6 mesi.
    Ma vi sembra giusto?
    E’ giustizia questa se confrontata con il caso del palpeggiatore di una chiappa che, ammesso fosse stato vero (e vi è la parola di uno contro quella dell’altra mentre nel caso della povera Laura Carella la prova è certa), ha subito rispetto a quello del Risi una condanna sproporzionata che non ha potuto neanche essere sospesa con la condizionale?
    Ma al di là della pena, dico che il fighetto de noantri dovrà portare sulla coscienza (se mai ce l’avrà una coscienza e di questo ne dubito per quanto leggo nei commenti) la morte di una ragazzina nel fiore degli anni e il dolore infinito di una famiglia!

  6. padre di famiglia

    bloccate questi assurdi commenti che faranno solo piu male alle persone interessate e alle famiglie.

  7. Ale-Staffiero per Paesenews

    Gentile “Padre di famiglia”,
    grazie per l’interesse che ci dimostra. Quando un cittadino manifesta la libertà di scrivere il suo pensiero e lo fà con fatti dimostrabili ed un linguaggio “pulito”, nessuno può permettersi di manipolare il suo pensiero per scopi personali. Noi non bloccheremo nessun commento finchè lo stesso non leda la libertà altrui e contenga frasi offensive e violente. Grazie

  8. Ma come ti permetti (ingiustizia è fatta). Ma che ne sai tu di cosa è successo quella sera e di cosa è successo in quella macchina? Che ne sai tu che il ragazzo è stato costretto a mettersi alla guida perchè, forse, la ragazza non stava bene. Sei sicuro che l’incidente non è stato causato da un’altra auto in sorpasso? Stai zitto. Augurati di non avere figli che escono la sera e che, per tanti motivi diversi, si potrebbero trovare nelle condizioni di Pierluigi e Laura. Lascia stare. Abbi la bontà di far vivere nel silenzio e nel dolore questi momenti alle due famiglie. Non sei nessuno per giudicare

  9. padre di famiglia

    Capisco la libertà di pensiero e la necessita di fare del buon giornalismo,ma non di lasciare speculare sulle disgrazie e il dolore della povera gente.

  10. Ingiustizia è fatta

    Stai calmo Pasquale non scalmanarti con la tua ridicola invettiva perché cozza contro i “fatti” e, mai come in questa vicenda, i fatti parlano da soli e parlano chiaro.
    E’ andata come è andata e chi ci ha rimesso la vita per un’oggettiva condotta colpevole e scriteriata del bamboccione è stata solo la povera Laura.
    E certamente la vita di questa ragazza diciottenne non poteva valere 2 anni e 6 mesi tanto più se questa pena (per di più sospesa) si raffronta con reati molto meno gravi (come l’esempio che ho fatto) puniti con molta maggiore severità e senza condizionale.
    Perciò al nostro fighetto che – a detta di Alfio – ha avuto un comportamento post incidente e guarigione che non ha certamente giovato alla sua immagine, come a dire che questa morte gli è scivolata addosso, per questo ho parlato di coscienza.
    Per quel che è accaduto quella notte non lo sa nessuno e, forse, per le condizioni in cui si trovava, non lo sa nemmeno il Risi, visto l’alto tasso alcolemico che gli obnubilava la mente, però non mi si venga a dire che “il ragazzo è stato costretto a mettersi alla guida perchè, forse, la ragazza non stava bene” perchè questa è una menzogna bella e buona smentita dai “fatti”.
    La macchina era diretta a Vairano e non a Marzano quindi se Laura non si sentiva bene come avrebbe potuto mettersi alla guida e raggiungere casa sua dopo aver scaricato il fighetto de noantri in quel di Vairano?
    Trovate qualche giustificazione più plausibile se mai ci può essere una giustificazione in una tragedia immane come questa e, soprattutto, pseudo “Pasquale” e “padre di famiglia” (voi che fate parte del clan familiare del fighetto) non vi permettete di mettere sullo stesso piano il dolore della famiglia Carella con il vostro che è finito nel momento in cui il Pierluigi è uscito fuori pericolo e da quel momento in poi vi siete dati da fare solo per limitare i danni con la giustizia e con una causa civile per risarcimento che la famiglia Carella potrebbe pretendere e ne avrebbe ben donde.
    Non c’è nessun paragone tra voi e loro, il dolore è solo loro e non il vostro, voi tecete per rispetto e per pietà verso una famiglia che è stata colpita da un dolore che è come una ferita che non si rimarginerà MAI e ciò per colpa del vostro fighetto che con la sua condotta “irreprensibile” ha spezzato una vita.

  11. ma quale pena sospesa , il carcere a vita merita , e dico questo anche per il comportamento assunto dopo l’accaduto . Sono questi i momenti dove vedo che la giustizia italiana e nel “bagno”

  12. buttate la chiave

  13. A tutti i scriventi vi siete chiesti perche il sogetto gli e stato ritirata la patente, nonvi meravigliate ma per guida in stato ubriaco, e sapete che sia il fratello e gli amici non lo portavano a casa perche ubriaco e incosciente. Sicuro che lui abbia confiscato la macchina a laura, anche il comportamento dopo lincidente verso i poveri genitori della laura, vergognoso io penso che un indomani il soggerto avra forse anche lui una figlia che crescera con amore e dignita….e se ci sara avra luogo anche per lui il giudizio UNIVERSALE.